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Cronaca

Catania, terremoto nella sanità siciliana, 9 arresti per corruzione e falso ideologico

Si tratta di quattro Direttori di U.O.C. di Aziende Ospedaliere delle province della Sicilia orientale, tre rappresentanti di società di distribuzione locale di multinazionali produttrici di dispositivi medici, un rappresentante di tali multinazionali e un provider per l’organizzazione di eventi

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Terremoto nella sanita siciliana. Nove persone sono finite ai domiciliari nell’inchiesta della guardia di finanza di Catania denominata “Vasi comunicanti”. I Finanzieri del comando provinciale etneo  hanno dato esecuzione, nelle scorse ore,  nelle province di Catania, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Perugia,  ad un’ordinanza con cui il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania  ha disposto l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 9 soggetti (4 Direttori di Unità Operative Complesse Dipartimenti di Aziende Ospedaliere delle province della Sicilia orientale, 3 rappresentanti di società di distribuzione locale di multinazionali produttrici di dispositivi medici, un rappresentante di tali multinazionali e un provider per l’organizzazione di eventi) indagati a vario titolo per i reati di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.

In particolare i finanzieri hanno “osservato” che tre società – distributori locali per conto di multinazionali operanti nel settore della commercializzazione di dispositivi medici – avrebbero promesso e poi elargito ingenti somme di denaro per l’organizzazione da parte dei dirigenti sanitari indagati, operanti in strutture sanitarie della Sicilia orientale, di convegni e congressi di medicina finalizzati alla formazione, l’ultimo dei quali svoltosi a Catania nel mese di maggio.  Secondo la procura dette sponsorizzazioni economiche avrebbero avuto lo scopo di ottenere in cambio l’impegno degli stessi di favorire le “ditte più generose” garantendogli l’uso effettivo di un numero maggiore di propri dispositivi medici nel corso degli interventi chirurgici.

Finiti ai domiciliari  quattro professori, rispettivamente direttori di unità complesse o dipartimenti di cardiologia presso i Policlinici universitari di Catania (Corrado Tamburino) e Messina (Antonio Micari) e i poli ospedalieri di Siracusa (Marco Contrarini) e Ragusa (Antonino Nicosia), membri di un Comitato medico-scientifico del progetto SCA “Sicilian Cardiovasculary Academy” che si occuperebbe dello sviluppo di formazione nella specializzazione di competenza.

Ai domiciliari  gli imprenditori Rosa Vitale, Caterina Maugeri e Giancarlo Antonino Girlando delle tre società catanesi – rispettivamente, Presifarm s.r.l., Archigen s.r.l. e Cardiovascular s.r.l., nonché il referente di una di queste ultime, Francesco Dottorini. Le società si occupano del settore della produzione di valvole aortiche, endoprotesi coronariche e vascolari.

La Procura di Catania ritiene “intraneo al sistema corruttivo anche Pietro Sola, amministratore della Collage S.p.A. di Palermo, esercente “attività delle agenzie di viaggio”, che avrebbe assunto il ruolo di “provider degli eventi del progetto di ricerca scientifica promosso dai dirigenti sanitari, ponendosi quale diretta figura di riferimento di questi ultimi per le sovvenzioni in denaro formalmente destinate all’organizzazione di incontri formativi”.  In un recente evento svoltosi a Catania a maggio sarebbero state raccolte somme dalle imprese produttrici di TAVI e STENT per cifre consistenti, pari a circa 500 mila euro.

Cronaca

Etna, altra attività parossistica dal cratere Voragine caratterizzata da fontane di lava

Il modello previsionale della dispersione della nube eruttiva indica una direzione Est Sud-Est.

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A distanza di oltre 36 ore dall’ultimo parossismo l’Etna torna a farsi sentire con una nuova attività caratterizzata da fontane di lava e l’emissione di una densa colonna di cenere. Infatti l’’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha comunicato che dall’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza si è osservato dalla mezzanotte circa un graduale incremento dell’attività stromboliana a carico del cratere Voragine, che era ripresa nel pomeriggio di ieri.

Il modello previsionale della dispersione della nube eruttiva indica una direzione Est Sud-Est. L’ampiezza media del tremore vulcanico dalle 00.30 presenta un rapido incremento che intorno alle 01.20  ha raggiunto valori alti, dove tuttora permane con una tendenza all’aumento. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato a est della voragine ad una elevazione di circa 2800 m sul livello del mare. Gli eventi infrasonici hanno fatto registrare un incremento dell’attività caratterizzata da eventi e tremore infrasonico localizzati al cratere Voragine. L’ampiezza degli eventi è media con tendenza all’incremento.

L’analisi dei dati di deformazione del suolo non evidenzia variazioni significative alle stazioni delle reti GNSS, clinometrica e dilatometrica, Al momento non si registrano disagi per l’operatività dell’aeroporto di Fotntanarossa.

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Cronaca

Motta Sant’Anastasia, incidente stradale sulla SS121, feriti e traffico in tilt

Altro sinistro, sempre in territorio mottese, la notte scorsa lungo la SP 13 dove un’auto con due cittadini americani è uscita fuori strada

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Fine settimana caratterizzato da una serie di incidenti stradali. Oggi pomeriggio, poco prima delle 17.30, sulla SS121 in direzione Catania, all’altezza dello svincolo di Motta Sant’Anastasia si è registrato un sinistro che ha visto il coinvolgimento di tra autovetture. Si tratta di una Renault Clio, una Jeep e una Fiat Panda, rimaste coinvolte in uno scontro; la Panda a seguito dell’impatto è finita in testa-coda con l’auto che si è posizionata nel senso opposto di marcia. Scattati i soccorsi sul posto personale medico del 118 che ha prestato aiuto agli occupanti delle autovetture; da quanto si apprende non ci sarebbero feriti gravi.  Per i rilievi i carabinieri della compagnia di Paternò e per la viabilità agenti della municipale di Misterbianco. Il traffico ha subito pesanti rallentamenti con il formarsi di una fila di auto lunga circa 6 chilometri.

Sempre a Motta la notte scorsa, intorno alle 00.30, si è registrato un altro incidente stradale. Si tratterebbe di un sinistro autonomo che ha provocato il ferimento di due persone e che è avvenuto lungo la SP 13, all’altezza dell’omonimo svincolo. Per cause in corso di accertamento una Opel Mokka con a bordo due cittadini statunitensi di 25 e 23 anni, è uscita fuori strada. I due occupanti hanno riportato ferite non rilevanti. Sul posto per i rilievi i carabinieri della compagnia di Paternò.

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