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Tragedia nel bolognese, muore un 39enne originario di Paternò

L’uomo che ha perso la vita è Giuseppe Pesce, di 39 anni. Lascia una moglie e una figlia

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Dolore e sgomento a Paternò, con la città colpita dalla notizia di un nuovo, tragico, incidente stradale mortale.

A morire il 39enne Giuseppe Pesce, originario di Paternò ma residente da circa 15 anni in Emilia Romagna, nel piccolo Comune di Baricella.

L’incidente è avvenuto ieri sera (venerdì 7), alle 22 circa, mentre Giuseppe Pesce percorreva con la sua Peugeot 208 via Saletto, a Bentivoglio.

Secondo una prima ricostruzione della dinamica, l’auto con alla guida Pesce, uscita fuori strada per cause da accertare, dopo essere finita nel canale di scolo che costeggia l’arteria stradale si è ribaltata più volte su sé stesso, terminando la sua traiettoria in un campo.

Giuseppe Pesce era il nipote del compianto cantastorie paternese Nino Busacca. Lascia una moglie ed una figlia di un anno.

“A nome della città, nonchè da amico della famiglia Pesce, esprimo il più profondo cordoglio per la prematura scomparsa di Giuseppe” ha detto il sindaco di Paternò Nino Naso non appena ha appreso la notizia della morte del 39enne.

ambiente

Catania, tematica rifiuti, in tre mesi elevate centinaia di sanzioni pari a oltre 160 mila euro

Inoltre 27 persone sono state denunciate per abbandono di rifiuti in aree che, a causa dell’incuria, si sono trasformate in vere e proprie discariche abusive

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A Catania l’attività della Sezione Ambientale della Polizia Municipale ha registrato un significativo incremento nei primi tre mesi dell’anno, a conferma dell’impegno costante nella tutela del decoro urbano e del rispetto delle normative ambientali, supportato anche dall’arrivo di nuovi agenti assunti tramite concorso pubblico.

Nel primo trimestre del 2025, gli Ispettori e gli Agenti in abiti civili, supportati da auto civetta, hanno elevato ben 501 verbali, ciascuno con una sanzione edittale pari a 333,00 euro, per un totale complessivo di 163.833 euro. Le sanzioni hanno riguardato prevalentemente cittadini e titolari di attività commerciali che continuano a non rispettare la raccolta differenziata, nonostante le ripetute campagne di sensibilizzazione, creando delle vere e proprie micro discariche sparse per la città.  Le aree maggiormente interessate dai controlli sono state Corso Italia, Via Firenze, Via Androne, Via Ventimiglia, Via Pacini, Via Verdi, Piazza Carlo Alberto, Viale Mario Rapisardi, Via Negrelli, Via Medaglie d’Oro, Via Rasà, Via Aurora e Via della Regione.

Parallelamente, grazie all’analisi delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza installate in Via Calliope, Viale Nitta, Viale Bummacaro e Viale San Teodoro, sono stati identificati 307 persone sorprese a conferire rifiuti in modo non conforme. Le sanzioni in questo caso ammontano complessivamente a 102.231euro. Inoltre, 27 persone sono state denunciate per abbandono di rifiuti in aree che, a causa dell’incuria, si sono trasformate in vere e proprie discariche abusive: tra queste si segnalano Via Case Sante, Via Medaglie d’Oro, Via Calliope, Piazza delle Universiadi e l’area Macrì.

L’assessorato all’ecologia e la Polizia Ambientale rinnovano l’appello alla cittadinanza affinché vengano rispettate le normative vigenti in materia di gestione dei rifiuti. È fondamentale la collaborazione di tutti per il ripristino del decoro urbano e per ridurre i costi legati allo smaltimento dei rifiuti, che inevitabilmente ricadono sull’intera collettività.

Infine, nel pomeriggio di ieri, un uomo di 30 anni è stato denunciato a piede libero per aver abbandonato circa 2 metri cubi di rifiuti dal cassone di un autocarro in Via Barcellona. Le indagini, avviate dopo l’analisi delle immagini di videosorveglianza, hanno evidenziato che lo stesso veicolo era stato utilizzato nei giorni precedenti per altri abbandoni della stessa tipologia. Il mezzo è stato sequestrato.

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Catania, il Policlinico all’avanguardia nella cura dell’emofilia

Eseguita la prima terapia genica in Sicilia

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Un giovane paziente siciliano riceve il trattamento rivoluzionario che cambia il destino della malattia: il Policlinico “G. Rodolico – San Marco” firma una pietra miliare nella medicina dell’isola

Una data da segnare: il 1° aprile 2025, il Policlinico di Catania ha scritto una pagina di storia della sanità siciliana, eseguendo per la prima volta nell’isola una terapia genica per l’emofilia A, una rara patologia congenita legata alla coagulazione del sangue.

Il trattamento, innovativo e potenzialmente risolutivo, è stato somministrato a un giovane di 36 anni affetto da una forma grave della malattia. Il paziente, oggi in ottime condizioni, ha interrotto le precedenti somministrazioni endovenose e sarà seguito con controlli clinici regolari.

UN CAMBIAMENTO DI PARADIGMA NELLA TERAPIA DELL’EMOFILIA

L’emofilia A, causata dalla carenza del Fattore VIII, colpisce soprattutto i soggetti di sesso maschile e si manifesta sin dai primi anni di vita con emorragie spontanee o post-traumatiche. Fino ad oggi, i pazienti erano costretti a una vita scandita da infusioni endovenose di fattore carente. La terapia genica rappresenta un cambio radicale: introduce nel fegato del paziente un gene funzionante tramite un vettore virale, che consente la produzione autonoma del fattore mancante.

«Un intervento di altissimo valore scientifico e umano, che segna l’ingresso della nostra struttura nel ristretto gruppo dei centri italiani capaci di offrire questa terapia d’avanguardia», sottolineano Dorina Cultrera, dirigente medico dell’UOC di Ematologia, e Francesco Di Raimondo, professore ordinario di malattie del sangue all’Università di Catania e direttore dell’unità.

CATANIA COME MILANO, BOLOGNA E NAPOLI

La terapia genica è già realtà in alcuni dei più avanzati centri italiani – tra cui Milano, Padova, Bologna e Napoli – e il fatto che oggi anche la Sicilia possa offrire questa opportunità è motivo di orgoglio e speranza per decine di pazienti isolani. Ad oggi, solo 11 persone in Italia hanno potuto beneficiarne: il trattamento richiede requisiti specifici, come l’assenza di patologie infettive o anticorpi che interferiscano con il vettore, oltre a uno stato di salute generale ottimale.

Il Policlinico “G. Rodolico – San Marco” si conferma così un polo di eccellenza nella medicina del Sud, capace di accogliere e attuare le terapie più avanzate a livello internazionale.

OLTRE LA MALATTIA, VERSO UNA NUOVA VITA

Il successo del primo intervento di terapia genica in Sicilia apre le porte a una nuova era nella gestione dell’emofilia, una malattia che, senza le giuste cure, può diventare altamente invalidante. Ma oggi, grazie a medici, ricercatori e strutture che investono nell’innovazione, anche da Catania si può guardare al futuro con fiducia.

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