L’ Arcivescovo di Catania Mons. Luigi Renna ha espresso attraverso una nota stampa solidarietà ai lavoratori della STMicroelectronics, i cui vertici hanno messo in cassa integrazione per due settimane oltre 2500 lavoratori del sito di Catania.
“Esprimo solidarietà a tutti voi per le preoccupazioni che nascono dall’annunciato periodo di cassa integrazione che vi coinvolgerà nelle prossime settimane. Il periodo suscita in tutta la città e nelle sue istituzioni, una certa fibrillazione, perché tutti abbiamo salutato con favore, lo scorso anno, la volontà della grande azienda in cui lavorate di investire in una Sicilia che ha bisogno di fermare una emorragia di giovani che la caratterizza purtroppo da anni”.

Mons. Renna ha specificato che un’azienda come la ST fa sperare perché offre prospettive di futuro che, proprio perché costituiscono un comparto delle nuove tecnologie, “speravamo che non avrebbe intaccato tutto ciò che nasce da un lavoro sicuro: la nascita di nuove famiglie e la crescita della società civile con una “classe media” che va ad arricchire il nostro territorio.
Le nuove tecnologie hanno certamente bisogno di essere inserite in una programmazione di lungo termine, per non lasciare, come spesso è accaduto per tante attività, delle “cattedrali nel deserto” che poi costringono ad emigrare o a compiere azioni di salvataggio economico molto faticose- continua Renna- In queste tecnologie confida anche l’impegno per una transizione ecologica alla quale vediamo che molti Paesi hanno rinunciato, e auspichiamo che l’Italia non si tiri mai indietro da una progettualità che investe in energia pulita.
Confidiamo che la sensibilità dei Dirigenti, l’interesse del Sindaco che ha avuto un colloquio carico di speranze con il Ministro dell’Impresa e del Made in Italy, l’azione dei sindacati, riconsegnino sicurezza a tutti voi dipendenti della ST e alle vostre famiglie” ha concluso Mons. Luigi Renna