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In Primo Piano

Sport, dalla Regione voucher per i giovani dai 6 ai 16 anni

L’assessorato regionale allo sport ha stanziato 1,3 milioni di euro. Obiettivo: favorire la pratica sportiva tra i giovani

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Al via le domande per l’assegnazione dei voucher destinati dall’assessorato regionale dello Sport ai minori di età compresa tra i 6 e i 16 anni che svolgono attività sportiva e fanno parte di nuclei familiari con Isee non superiore a 12 mila euro annui.

È stato pubblicato l’avviso che mette in atto la misura del Fondo regionale per lo sport, voluta dal governo Schifani all’interno della legge di stabilità regionale.

 

Il voucher, di 50 euro mensili per ogni soggetto richiedente, potrà essere utilizzato esclusivamente per l’iscrizione e la partecipazione alle attività sportive delle associazioni e società dilettantistiche con sede legale in Sicilia, affiliate a federazioni sportive o enti riconosciuti dal Coni (Comitato olimpico nazionale italiano) oppure dal Cip (Comitato italiano paralimpico). La dotazione finanziaria complessiva per quest’anno ammonta a 1,3 milioni di euro e sarà ripartita per provincia in base alla popolazione potenzialmente interessata, stimata in oltre 471 mila ragazzi residenti nell’Isola.

 

«È una misura che ho fortemente voluto in Finanziaria – afferma il presidente della Regione Renato Schifani – e che ha una duplice valenza: sotto il profilo sanitario, perché lo sport aiuta i ragazzi a restare in salute, e civile, perché sottrae tanti giovani a tentazioni socialmente pericolose».

 «È inoltre intenzione del governo – aggiunge l’assessore Elvira Amata – riproporre i voucher dall’anno prossimo su base triennale in modo da coprire tutto l’anno scolastico e offrire ai giovani siciliani la possibilità di fare attività sportiva durante tutto l’arco delle attività didattiche». 

 

 È possibile presentare la domanda entro i successivi quindici giorni dalla pubblicazione. L’avviso, con i relativi moduli, è consultabile sul portale istituzionale della Regione Siciliana.

Cultura

Paternò, appuntamento con la storia: “25 maggio 1965, un giorno da ricordare”

Alla vigilia della festa della Madonna della Consolazione, nel maggio di quell’anno, il Comm. Michelangelo Virgillito partecipò all’inaugurazione di importanti opere in città da lui finanziate

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Il 25 maggio di 60 anni fa fu  un momento di grande gioia per tutta la popolazione di Paternò, che visse con emozione la presenza del Comm. Michelangelo Virgillito per le innumerevole iniziative di carità svolte in città.  In particolare, alla vigilia della festa della Madonna della Consolazione, nel maggio di quell’anno, Virgillito partecipò all’inaugurazione di importanti opere da lui finanziate.

In quella occasione fu posta la prima pietra per la costruzione del circolo ricreativo per sordomuti, ciechi e artigiani in piazza Umberto, che in seguito divenne anche la sede della Polisportiva Paternò.

Lo stesso giorno, presenziò alla consacrazione della Chiesa di San Michele. Il commendatore nutriva una profonda stima per il parroco, padre Giuseppe Urso, apprezzandone l’onestà, l’oculatezza, e le doti organizzative e amministrative.

Fu proprio in quell’occasione che gli manifestò la volontà di istituire in città una “banca del povero”.  Padre Urso, sacerdote rigoroso sia con sé stesso che con i suoi parrocchiani, pur riconoscendo il valore dell’iniziativa, declinò l’invito a guidarla. Sebbene fosse solito chiedere donazioni per la parrocchia, non si sentiva adatto al ruolo di presidente di una banca: si considerava, prima di tutto, un uomo di chiesa.

La sera del 25 maggio 1965, dopo la consacrazione della chiesa, nell’aula consiliare di piazza della Regione, si tenne una cerimonia solenne alla presenza delle più alte autorità provinciali. In quell’occasione, il sindaco di Paternò, il prof. dott. Giuseppe Benfatto, consegnò a Michelangelo Virgillito, a nome dell’intera città, un’artistica chiave d’oro — disegnata da Bardamino Carmeni e realizzata dal prof. Vincenzo Strano — insieme a una pergamena decorata dal prof. Gaetano Palumbo, che attestava la gratitudine della comunità verso colui che aveva offerto costantemente segni concreti del suo affetto per la città.

Al termine della cerimonia, visibilmente commosso, Virgillito si rivolse alle autorità e ai cittadini leggendo una lettera aperta, diffusa in seguito in tutta Paternò, nella quale approfittò per togliersi anche qualche “sassolino dalle scarpe”.

Pochi giorni dopo, furono inaugurate altre due importanti opere: la Casa della Carità, dedicata a mamma Provvidenza, e la Casa del Fanciullo, dedicata a papà Domenico.

Come riportarono i giornali dell’epoca, il 27 maggio 1965 fu la nobildonna Nuccia Guido Torrisi, moglie del vicesindaco Antonio Torrisi, a tagliare il nastro inaugurale della Casa del Fanciullo. Tra i primi alunni a frequentare la scuola elementare annessa vi fu il figlio della coppia, Salvo Torrisi, stimato avvocato e futuro senatore della Repubblica.

 

 

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Fiumefreddo di Sicilia: interventi non a norma sulla spiaggia, sanzioni

Controlli dei Carabinieri e della Capitaneria di Porto sul litorale di Marina di Cottone a tutela delle aree demaniali marittime

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Nella mattinata di oggi, i Carabinieri della Stazione di Fiumefreddo di Sicilia hanno svolto un servizio di pattugliamento lungo il litorale di Marina di Cottone, nell’ambito delle attività di vigilanza sul rispetto delle normative che regolano l’uso del demanio marittimo. Si tratta di beni pubblici come spiagge e litorali, destinati alla fruizione collettiva e inalienabili per legge.

Durante il servizio, i militari hanno notato un mezzo meccanico che operava presso uno stabilimento balneare molto conosciuto. Per prevenire eventuali abusi o irregolarità, hanno deciso di controllare le modalità di intervento sull’area. Dopo aver identificato il conducente, un 30enne del posto, e aver verificato il modello del mezzo utilizzato, hanno coinvolto anche la Capitaneria di Porto di Riposto.

Le verifiche hanno mostrato che, sebbene l’intervento di ripianamento dell’arenile fosse formalmente autorizzato, il mezzo impiegato non corrispondeva a quello autorizzato dal Dipartimento Ambiente di Catania. In pratica, l’attrezzatura usata non era quella prevista dalla concessione.

Per questa irregolarità, la responsabile dell’intervento, una donna di 70 anni di Fiumefreddo di Sicilia, è stata sanzionata con una multa di 1.032 euro. La collaborazione tra Carabinieri e Capitaneria di Porto dimostra quanto sia importante mantenere alta l’attenzione sulla tutela del territorio e delle aree demaniali marittime, per garantire che siano rispettate le norme ambientali e che tutti possano godere in sicurezza delle spiagge.

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