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In Primo Piano

Benvenuto Autunno, alcuni consigli per viverlo al meglio tra sagre e paesaggi pittoreschi

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Con qualche perturbazione e la promessa di qualche grado in meno é iniziato ufficialmente l’equinozio d’autunno che  saluta definitivamente l’estate, inaugurando così il cammino verso le stagioni più fredde dell’anno. Il nome “autunno” deriva dal participio passato del verbo latino augere, che significa “aumentare”, “arricchire”. Autunno è infatti la stagione dell’abbondanza: è in autunno che si concentrano i grandi raccolti della frutta. È in autunno che si svolge la vendemmia e la raccolta delle olive. È anche la stagione delle mele delle pere, delle castagne. Non è autunno senza l’odore delle caldarroste nell’aria, l’olio e il vinello nuovo, le zuppe e i risotti. Questa stagione inoltre ci regala panorami pittoreschi con i colori del rosso e dell’arancio, che rendono l’atmosfera suggestiva per lunghe passeggiate tra il foliage. La Sicilia si presta alle migliori ambientazioni autunnali con il Monte Spagnolo, il sentiero dei Monti Sartorius e Piano Provenzana con i vicini Monte Timparossa e Grotta dei Lamponi, il bosco Malabotta in provincia di Messina e il Parco dei Nebrodi. Con l’arrivo dell’autunno iniziano anche le sagre, la famosa Ottobrata a Zafferana Etnea che si svolge ogni domenica di ottobre. Per l’occasione, il centro storico ospita decine di stand dove poter apprezzare le bontà etnee: la mostarda, il miele, le noci, le mele dell’Etna, i funghi porcini. A Trecastagni invece, si celebra la Festa del Castagno, ogni sabato e domenica di ottobre dalle 10 alle 22, tra stand di prodotti tipici e artigianali, passeggiate con il carretto siciliano e visite guidate. A Santa Venerina, dal 22 al 24 settembre 2023, l’appuntamento è con EnoEtna, tra degustazioni di vini DOC, mostre, spettacoli e visite alle cantine. Per gli amanti del pistacchio, a Bronte ogni anno centinaia di visitatori si affollano per la Sagra dell’oro verde che quest’anno si svolgerà nei weekend dal 13 al 15 ottobre e dal 20 al 22 ottobre. Dunque, l’autunno è la stagione perfetta per vivere a pieno le ricchezze del territorio etneo, prima dell’arrivo della stagione più fredda.

Cronaca

Caltagirone, controlli per contrastare la guida in stato di ebbrezza e sotto effetto di droga

L’intervento è stato coordinato dai poliziotti del locale commissariato, accanto ai quali hanno operato gli agenti della Polstrada calatina nonché dell’Ufficio Sanitario della Questura etnea

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La Polizia di Stato ha condotto una vasta e articolata operazione di controllo nel territorio di Caltagirone finalizzata alla prevenzione e al monitoraggio delle infrazioni al Codice della strada, con particolare riguardo all’uso di sostanze alcoliche e stupefacenti da parte di coloro che si pongono alla guida di veicoli, costituendo una delle principali cause di incidenti stradali, anche particolarmente gravi.

L’intervento è stato coordinato dai poliziotti del commissariato di Caltagirone, accanto ai quali hanno operato i poliziotti della Polstrada calatina  nonché dell’Ufficio Sanitario della Questura di Catania.

L’articolata azione di controllo ha riguardato diversi punti della città con un pattugliamento capillare del territorio alternato all’istituzione di diversi posti di controllo nei principali snodi stradali, a cominciare dai punti d’ingresso in città e dalle aeree a maggiore densità veicolare, con particolare riferimento alla zona della “movida calatina” che richiama una significativa presenza di giovani di varie fasce d’età provenienti dai paesi dell’hinterland.

A molti conducenti di auto è stato intimato l’alt per accertare l’eventuale stato di alterazione psico-fisica dovuta all’assunzione di alcool e di sostanze stupefacenti, somministrando direttamente in strada alcool test e drug test.

L’azione dei poliziotti ha consentito di identificare complessivamente oltre 100 persone e controllare 55 veicoli. Sono stati sottoposti ad accertamenti con etilometro 15 conducenti, mentre ad altri 10 è stato somministrato il drug- test. Dalle verifiche un conducente è risultato positivo alla cannabis e, pertanto, gli è stata ritirata la patente.

Durante l’attività sono state rilevate diverse infrazioni al Codice della strada che hanno fatto scattare le relative sanzioni previste dalla normativa vigente, complessivamente per un importo di circa 5400 euro, soprattutto per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, la mancata esibizione dei documenti, l’assenza di revisione periodica del mezzo, con la conseguente sospensione dalla circolazione dei mezzi interessati.

La presenza della Polizia in alcune zone del centro ha assunto una funzione di deterrenza e di sensibilizzazione nei confronti soprattutto dei conducenti più giovani ai quali è stato raccomandato di rispettare le regole che garantiscono una guida sicura per tutelare la loro incolumità e quella degli altri utenti della strada.

 

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In Primo Piano

Catania, CGIL e FP CGIL: “La nuova rete ospedaliera ignora i bisogni reali dei territori”

In particolare, la CGIL e la FP evidenziano una grave carenza di attenzione verso le aree interne della provincia etnea – tra tutti Bronte, Biancavilla e Acireale- già pesantemente penalizzate dai processi di razionalizzazione passati

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“La bozza della nuova rete ospedaliera siciliana non risponde alle esigenze di salute delle cittadine e dei cittadini, ma sembra orientata a logiche che nulla hanno a che vedere con il diritto alla cura e con la tutela del lavoro sanitario”. È questa la denuncia della CGIL e della FP di Catania, che per bocca dei rispettivi segretari generali, Carmelo De Caudo e Concetta La Rosa, esprimono forte preoccupazione per l’impianto del piano presentato dalla Regione, giudicato inadeguato, sbilanciato e in contrasto con i principi del Decreto Ministeriale 77.

In particolare, la CGIL e la FP evidenziano una grave carenza di attenzione verso le aree interne della provincia etnea – tra tutti Bronte, Biancavilla e Acireale- già pesantemente penalizzate dai processi di razionalizzazione passati. La riduzione dei posti letto e il focus sulla lunga degenza, a scapito della gestione delle fasi acute, vanno nella direzione opposta rispetto a quanto stabilito dalla riforma nazionale della sanità territoriale.

“Siamo davanti a una visione distorta – dichiarano De Caudo e La Rosa – che privilegia l’ospedalizzazione, senza investire sulla medicina di prossimità, sulla presa in carico del paziente e sull’integrazione sociosanitaria. Tutto ciò rappresenta l’esatto contrario di quanto previsto dal DM 77, che impone una riorganizzazione centrata sulla prevenzione, l’assistenza territoriale e la continuità delle cure”.

Il sindacato sottolinea inoltre la totale assenza di un piano di potenziamento dei Pronto Soccorso, oggi tra i settori più critici del sistema sanitario regionale, colpiti da gravi carenze di organico e strutture inadeguate. “Non si può continuare a ignorare il collasso del primo presidio d’emergenza. Manca personale, mancano risposte, e ora manca anche una strategia”.

A rendere ancora più allarmante la bozza è l’assenza di una articolazione chiara delle strutture sanitarie: non vengono indicati i numeri delle strutture complesse, semplici o dipartimentali. “Questo – affermano i due segretari – rischia di aprire la porta a decisioni discrezionali e politiche, non basate su criteri oggettivi di salute pubblica, ma su dinamiche territoriali e spartizioni di potere”.

Il piano, così com’è stato redatto, viola apertamente quanto previsto dal DM 77, che impone la comunicazione della distribuzione del personale tra le varie articolazioni. Una violazione che potrebbe persino aprire la strada a una impugnazione da parte del Governo nazionale.

Per tutte queste ragioni, la CGIL Catania è FP CGIL chiedono l’immediata sospensione del piano e l’apertura urgente di un tavolo di confronto con le parti sociali e con le rappresentanze dei territori. “Non si costruisce il futuro della sanità pubblica calando dall’alto un modello sbagliato. Il diritto alla salute non è una variabile di bilancio né uno spazio di manovra politica. È un diritto costituzionale che va rispettato, garantito e costruito insieme a chi ogni giorno lo difende nei reparti, nei territori e nelle istituzioni”.

 

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