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Cronaca

Paternò, domani lutto cittadino in città, alle 15.30 i funerali di Riccardo Gorgone

Le esequie saranno celebrate nella Chiesa dello Spirito Santo; proseguono le indagini finalizzate a ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente

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Domani pomeriggio la città di Paternò darà l’ultimo saluto a Riccardo Gorgone,  il 17enne morto  in contrada Tre Fontane a seguito dell’incidente registratosi  lungo una delle bretelle sulla SP 58 e che portano alla ex zona ASI. Saranno celebrati alle 15.30 nella Chiesa della Spirito Santo i funerali di Riccardo; il sindaco Nino Naso in occasione delle esequie funebri  ha proclamato il lutto cittadino.  La salma di Riccardo nelle scorse ore  è stata sottoposta ad ispezione cadaverica eseguita al Policlinico di Catania come disposto dal sostituto  Antonella Barrera. L’incidente  in cui ha perso la vita il 17enne (sarebbe diventato maggiorenne tra pochi giorni) è avvenuto ieri mattina intorno alle 07.45. Riccardo a bordo della sua Vespa Piaggio 50 ( da quanto si apprende indossava il casco) si stava recando a scuola all’istituto tecnico economico “Gioacchino Russo” di Paternò.

Il motociclo, per cause in corso di accertamento, nei pressi di un incrocio si è scontrato con una Dacia Duster con alla guida un 48enne paternese .  Subito dopo l’incidente sono scattati i soccorsi con il personale medico del 118 che  ha prestato le prime cure al ragazzo, tentando di rianimarlo ma senza successo.  Le condizioni del 17enne sono apparse sin da subito critiche. Sull’incidente di contrada Tre Fontane indagano gli agenti della locale polizia municipale, i quali nelle indagini saranno supportati dalle immagini dei sistemi di video sorveglianza presenti in zona. Al vaglio della Procura la posizione dell’autovettura: il 48enne nelle fasi successive al sinistro è  stato sottoposto al droga test e all’alcool test; gli esiti si conosceranno tra qualche giorno; i mezzi coinvolti sono stati posti sotto sequestro dalla Procura etnea . Intanto l’intera citta è sconvolta e incredula per l’accaduto che si è stretta attorno alla famiglia di Riccardo Gorgone, distrutta da una morte assurda.

Cronaca

Ss121, tamponamento in territorio di Belpasso

Sul posto un’ambulanza di Eccedenza 118 della Misericordia di Santa Maria di Licodia

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Un tamponamento si è verificato intorno alle 13:00 di oggi sulla Ss 121 in territorio di Belpasso, corsia di marcia direzione Catania, poco distante dal centro commerciale Etnapolis. Sul posto è intervenuta un’ambulanza di Eccedenza 118 della Misericordia di Santa Maria di Licodia per prestare soccorso ai feriti. Il traffico sta subendo al momento rallentamenti.

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Cronaca

Randazzo, tentata truffa ai danni di anziana di quasi 100 anni, sventata dai carabinieri

Denunciati due uomini di 20 e 21 anni perché ritenuti responsabili dei reati di tentata truffa continuata in concorso e di resistenza a pubblico ufficiale. I due avrebbero agito mettendo in atto la truffa del “finto carabiniere”

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Ancora una volta gli incontri tenuti dall’Arma nei luoghi di aggregazione frequentati soprattutto da persone ritenute più vulnerabili, finalizzati ad illustrare ai partecipanti le metodologie maggiormente utilizzate da malviventi specializzati in truffe a persone anziane, ha consentito ai carabinieri della compagnia di Randazzo, in sinergia con i loro colleghi della compagnia di Patti (ME), di denunciare due catanesi incensurati di 20 e 21 anni perché ritenuti responsabili dei reati di tentata truffa continuata in concorso e di resistenza a pubblico ufficiale.

Vittime di turno, stavolta, un 79enne di Bronte e, addirittura, un’anziana 99enne di Santa Domenica di Vittoria (ME), presi di mira dai due malviventi che dicevano di essere carabinieri al telefono, tentando di abbindolarli con la solita scusa: <<… sua nipote ha causato un grave incidente stradale ed è trattenuta in caserma …>>, con la successiva accomodante “proposta” di rilasciarla su cauzione a fronte della consegna di denaro e gioielli.

I due truffatori avevano agito nella mattinata, tanto che ai veri carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Randazzo erano già arrivate numerose segnalazioni di tentate truffe ai danni di anziani, sia nel territorio comunale sia in quello di Bronte. Tutti i tentativi erano falliti grazie alle informazioni diffuse dall’Arma di Catania durante gli incontri informativi con la cittadinanza. Appena ricevuta la notizia, i militari di Randazzo hanno immediatamente impiegato tutti gli equipaggi disponibili per individuare i responsabili e coglierli in flagrante, attivando diversi servizi di controllo sul territorio.

I due malviventi, però, avendo fatto terra bruciato in quelle località, si erano già spostati verso il messinese, a Santa Domenica Vittoria, dove hanno tentato la truffa ai danni di una 99enne. Provvidenziale è stato l’intervento dei vicini di casa e di un parente, che si sono accorti in tempo di quanto stava accadendo e hanno avvisato i carabinieri. I militari sono arrivati rapidamente sul posto, ma i due truffatori, notando la pattuglia, hanno abbandonato il bottino di 1.000 euro che stavano per ricevere dalla vittima e sono fuggiti a bordo di un’utilitaria a noleggio. Ne è scaturito un inseguimento durante il quale hanno anche rischiato di investire un carabiniere che aveva tentato di fermarli.

Allertati, quindi, tutti i Comandi limitrofi, gli investigatori dell’Arma delle due province hanno subito bloccato tutte le possibili vie di fuga dei malviventi, che correndo sulla SS116 hanno tentato di attraversare il viadotto Alcantara imboccandolo a folle velocità. Loro malgrado, a un passo dalla fine del ponte, sono stati dai carabinieri di Randazzo, che sono riusciti a bloccarli, costringendoli a fermarsi e a scendere dal mezzo.

I due sono stati perquisiti, ma non è stata trovata traccia di denaro o gioielli, evidente segno che i numerosi tentativi di truffa erano rimasti tali. Dall’analisi dei telefonini dei due giovani i dispositivi cellulari in loro possesso, gli investigatori del nucleo operativo hanno potuto rilevare messaggi e movimenti, dove si trovavano traccia dei loro tentativi di truffa. La loro partecipazione alla commissione dei reati, poco dopo però, è stata inoltre confermata dal riconoscimento da parte delle vittime e dei testimoni. I due giovani catanesi quindi, sono stati denunciati a piede libero per i reati di tentata truffa continuata, in concorso, e di resistenza a pubblico ufficiale.

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