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Cronaca

Belpasso, ladri sradicano colonnina distributore automatico stazione di servizio

I ladri hanno agito all’alba di oggi portando via la colonnina self-service, il bottino, da una prima stima si aggirerebbe sui 15 mila euro.

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Sarebbe di circa 15 mila euro il bottino di un furto messo a segno all’alba di oggi a Belpasso, sulla SP 160 (Ragalna – Nicolosi) da parte di una banda di ladri (si parla di almeno 4 banditi) che ha sradicato la colonnina del distributore automatico della stazione di servizio “Cogekat”. Banditi che hanno agito poco prima delle 04.30 e che sarebbero giunti sulla SP 160 a bordo di tre questi: uno di essi (un autocarro) sarebbe stato utilizzato a mo’ di ariete, in retromarcia, per staccare la colonnina self service. Una volta che quest’ultima è stata “abbattuta” sarebbe stata poi caricata su un altro mezzo e portata via.

A lanciare l’allarme il proprietario della stazione di servizio che ha allertato i carabinieri della compagnia di Paternò, i quali hanno avviato subito le indagini. Sul luogo del furto anche i militari del “SIS” (servizio investigazioni scientifiche) del comando provinciale di Catania che hanno effettuato tutti i rilievi del caso alla ricerca di elementi utili alle indagini. Nei pressi della stazione di servizio è stato rinvenuto il mezzo pesante utilizzato per abbattere la colonnina.

Si tratta di un autocarro rubato ad una impresa di Paternò. Al vaglio degli investigatori le immagini di video sorveglianza registrate dalle telecamere presenti in loco. Ingenti i danni subiti dal rifornimento. Nel 2022 un banda composta da diversi soggetti agì in modo simile ai ladri oggi: nel 2022 tra febbraio e marzo i malviventi misero a segno due colpi a Belpasso e a Santa Maria di Licodia ai danni di due stazioni di servizio.

Cronaca

S.Gregorio di Catania, prima litiga con i parenti e poi si mette alla guida un po’ “brillo”

L’uomo è stato denunciato e gli è stata sospesa la patente di guida

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Intervento dei carabinieri a San Gregorio di Catania.

Allertati da due cittadini di una lite in atto con un congiunto, i militari della radiomobile della compagnia di Gravina di Catania si sono recati sul posto. Dopo aver ascoltato le versioni dei fatti e calmato gli animi dei presenti, i carabinieri hanno invitato i coinvolti a sporgere denuncia in relazione alla loro disputa di carattere patrimoniale.

Nonostante fossero le 11:00 di mattina, uno dei 3 uomini, un 37enne del posto, era già alquanto brillo, pertanto gli è stato intimato di non mettersi assolutamente alla guida. Ma in barba a quanto intimato dai carabinieri, dopo circa un’ora, l’equipaggio è tornato sul luogo della lite per assicurarsi che la situazione fosse tranquilla ed ha beccato in flagrante proprio il 37enne al volante del suo mezzo e in procinto di allontanarsi.

Fermato e fatto scendere dall’auto, è stato accertato che presentava i tipici sintomi di abuso di alcol: andatura incerta e barcollante, difficoltà a esprimersi correttamente e bocca impastata.

A peggiorare la sua situazione, ha contribuito anche il suo rifiuto di sottoporsi agli esami tossicologici presso il pronto soccorso. L’uomo è stato denunciato e gli è stata sospesa la patente di guida.

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Cronaca

Zafferana Etnea, spari in c.da Poggiofelice, arrestato incensurato trovato con fucili e munizioni

Un 38enne incensurato è stato accusato di detenzione di armi clandestine

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A Zafferana Etnea i carabinieri hanno arrestato un 38enne incensurato poiché responsabile di detenzione di armi clandestine. In particolare i carabinieri, durante un servizio di perlustrazione delle periferie rurali del paese, hanno udito l’esplosione di un colpo d’arma da fuoco. I militari intuendo che i colpi provenivano dall’abitazione del 38enne, una villetta circondata da ampi spazi verdi, hanno avviato i dovuti accertamenti.

Dall’analisi dei dati della banca dati è merso che l’uomo non era in possesso di alcun porto d’armi né di autorizzazioni alla detenzione di fucili o pistole: pertanto gli uomini dell’Arma hanno deciso di chiedere l’ausilio del nucleo Cinofili di Nicolosi per procedere ad una perquisizione. Dopo l’arrivo del personale dell’unità cinofila assieme ai cani “King” e “Loki”, addestrati per la ricerca di armi ed esplosivi, i carabinieri hanno fatto “irruzione nell’abitazione del 38enne, che è stato subito bloccato e messo subito in sicurezza” dicono dal comando provinciale.

Scattata  la perquisizione in tutta l’abitazione per la ricerca delle armi, è stato trovato  nascosto nella legnaia di un antico forno, un fucile automatico calibro 12, con matricola abrasa, a 5 colpi. L’ispezione dell’arma ha accertato che nel serbatoio c’erano soltanto 4 delle cartucce previste, a riprova che una era stata già sparata e, verosimilmente, era stata proprio quella a produrre il rumore udito dalla pattuglia. Dalla cucina, i due cani cinofili, si sono poi diretti in soggiorno dove hanno “puntato” una credenza.

I conduttori dei cani hanno, quindi, aperto il mobile, nel quale erano nascoste 2 carabine ad aria compressa, 24 cartucce calibro 12 a pallini e una cartuccia calibro 12 a palla unica, nonché una scatola di piombini calibro 4,5 per carabine.   Il 38enne è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato l’arresto, mentre le armi e le munizioni sequestrate saranno inviate al R.I.S. dei Carabinieri di Messina per le necessarie indagini di laboratorio.

 

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