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S.M. di Licodia, Mirella Rizzo: «Bilancio snaturato, a rischio stipendi dei dipendenti comunali»

Il vicesindaco invita la nuova maggioranza a ritirare in autotutela la delibera di approvazione del bilancio per approvare il vecchio schema presentato dall’amministrazione Buttò

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«Così come paventato in consiglio comunale, sul bilancio, tutti i nodi stanno venendo al pettine». Sono queste le parole con cui esordisce il vicesindaco di Santa Maria di Licodia Mirella Rizzo, in una intervista rilasciata ad Etnanews24 in merito alla situazione di «paralisi» che si sarebbe venuta a creare all’interno dell’ente comunale a seguito dell’approvazione di un bilancio stravolto dai consiglieri di opposizione ed indipendenti,  rispetto a quello presentato dall’amministrazione Buttò. A sostegno di quanto esposto dal vicesindaco licodiese nell’intervista, anche una nota a firma del responsabile dell’area contabile Dott. Giuseppe Musumeci avente per oggetto “Manifesta incoerenza fra i diversi documenti di programmazione e il bilancio di previsione 2023/2025 e conseguenti effetti sulla gestione della spesa del personale”.

Una relazione, quella del dirigente, che evidenzierebbe l’impossibilità per l’anno 2024 di poter far fronte alla spesa per il personale attualmente in servizio presso l’ente, con una copertura che permetterebbe il pagamento degli stipendi fino al mese di maggio 2024. E sulla scorta di questi timori, anche i dipendenti comunali si sono riuniti in assemblea lo scorso 8 febbraio, all’interno dell’aula consiliare licodiese, dove sono emerse tutte le loro preoccupazioni.

«Mi aspetto – prosegue il vicesindaco – che da parte di chi ha provocato questo disastro, ci sia una presa di coscienza e di responsabilità rispetto alle conseguenze che non possono passare inosservate alla corte dei conti. Questo bilancio in disequilibrio non può funzionare. Ce ne chiederà conto la Corte dei Conti e ce ne chiederanno conto i licodiesi, perché stiamo scherzando con la loro vita». Poi l’invito finale rivolto ad opposizione ed indipendenti: «Chiedo ai colleghi del nuovo gruppo di maggioranza un atto di responsabilità, ritirando in autotutela quella delibera che ha reso disastroso il bilancio comunale per approvare lo schema di bilancio così come presentato, eliminando gli emendamenti che lo hanno snaturato e reso inefficace».

Cronaca

Paternò, stranieri dentro la scuola “Falconieri”, la dirigente scrive alla Procura

Si tratta di cittadini extracomunitari che alloggiano nella parte in disuso e vandalizzata dell’immobile, vigili urbani e carabinieri effettuano sopralluogo dentro l’edificio per eseguire sgombero

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A Paternò cittadini extracomunitari alloggiano all’interno di un’area in disuso del plesso Falconieri di via Gaudio; la loro presenza preoccupa i genitori degli alunni delle 14 classi (dieci della primaria e quattro dell’infanzia) del comprensivo “G.Marconi”; aule che si trovano in quella parte proprio del plesso Falconieri riqualificato e messo in sicurezza negli anni precedenti. Genitori che si professano preoccupati per tale situazione.

A segnalare il tutto sono stati i componenti dell’associazione “Andiamo Avanti”, i quali  hanno ricevuto, al riguardo, nelle scorse ore, diverse segnalazioni. Non è la prima volta che i migranti sono presenti dentro l’immobile e la dirigente della Marconi Maria Santa Russo ha segnalato il tutto all’ente comunale. La dirigente della “G.Marconi” ha inoltrato una nota alla Procura della Repubblica di Catania, al  sindaco di Paternò, ai carabinieri e alla polizia municipale.

“Più volte, nel corso dell’anno scolastico è stata notata la presenza di persone all’interno del Corpo A del plesso Falconieri, chiuso perché inibito al pubblico e interdetto per la Scuola-  si legge nella missiva – in particolare sono stati visti dai genitori e dai docenti presenti diversi uomini che accendono fuochi all’interno del plesso scolastico in disuso, non rispettano le elementari norme igieniche e di decoro. Si tratta di extracomunitari che hanno rotto i sigilli, tagliato le reti, sventrato i muri per entrare e si sono nuovamente accampati all’interno del plesso, portando masserizie varie, prelevate presumibilmente da discariche- scrive ancora la Russo- Più volte abbiamo chiamato i Vigili urbani, il Sindaco e i Carabinieri, i quali hanno fatto sloggiare gli accampati che, però, sono ritornati subito dopo”.

Per la dirigente del comprensivo “Marconi” il comune paternese dovrebbe provvedere “a murare le aperture e a mettere in sicurezza la scuola oppure, come da tanto tempo chiede, a rendere disponibile per la scuola il plesso inibito, in modo che possiamo garantire noi la messa in sicurezza, sanificando i locali, occupando gli spazi necessari e provvedendo alla vigilanza”. E nella tarda mattinata di oggi la polizia municipale, supportata dai carabinieri della compagnia di Paternò, ha effettuato un sopralluogo all’interno del plesso Falconieri, accertando nell’immediato la presenza di almeno 4 posti letto. Appurato, inoltre, che le condizioni igienico sanitario all’interno dell’immobile sono davvero pessime. Nelle prossime ore, con molta probabilità, la polizia municipale dovrebbe provvedere a liberare l’immobile mentre tecnici del comune dovrebbe chiudere gli ingressi, murandoli, dell’edificio in modo tale da  impedirne in modo definitivo l’accesso agli intrusi.

“L’Amministrazione Comunale ha avviato un intervento immediato e coordinato con un sopralluogo congiunto con il personale dei vigili urbani e il reparto tecnico comunale al fine di valutare le criticità riscontrate- si legge in una nota stampa del comune- Si conferma che diverse aree all’interno dell’Istituto Falconieri sono attualmente coinvolte nell’occupazione da parte di migranti, generando una situazione d’emergenza che richiede un’azione tempestiva e mirata. In risposta a ciò, è stato avviato un processo di bonifica e sgombero delle aree coinvolte all’interno dell’istituto, con conseguente chiusura definitiva e l’impossibilità di accesso all’interno, al fine di garantire la sicurezza e l’idoneità degli spazi scolastici per gli studenti e il personale della scuola” ha sostenuto il comune di Paternò.

 

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Cronaca

Catania, arrestato dalla polizia un 22enne per spaccio durante evento musicale

Gli agenti della Mobile hanno notato il giovane intento a cedere della droga approfittando della confusione di coetanei che affollava la pista da ballo nella speranza di non essere notato

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A Catania la polizia di stato ha arrestato un 22enne per  detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso dei servizi di ordine pubblico, predisposti dal Questore di Catania Giuseppe Bellassai, in occasione dell’evento musicale  “One Day Music Festival – 2024”, tenutosi all’interno di un villaggio turistico, gli agenti della Squadra Mobile hanno notato il 22enne intento a cedere della droga, approfittando della confusione di coetanei che affollava la pista da ballo nella speranza di non essere notato.

I poliziotti, tuttavia, sono intervenuti per fermare il giovane, identificandolo e sottoponendolo ad  accertamenti senza compromettere o interrompere il regolare svolgimento dell’evento. La Squadra Mobile ha avuto modo di verificare come il 22enne detenesse illegalmente 10 involucri contenenti cocaina, una pastiglia di ecstasy e danaro contante ritenuto provento dello spaccio. Il giovane è finito ai domiciliari.

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