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A Paterno’ attivo un Osservatorio Violenza e Suicidio

Firmato un protocollo d’intesa tra il comune di Paterno’ e l’Osservatorio nazionale contro la violenza in tutte le sue forme e il rischio suicidario

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Presentato ieri pomeriggio, 23 febbraio,  presso il salone della biblioteca comunale G.B. Nicolosi, il neonato Osservatorio contro la Violenza e il Suicidio.

L’Osservatorio sarà, a Paterno’, presidio di una realtà che opera da tempo sul territorio nazionale  e che ha lo scopo di contrastare ogni genere di violenza e la tendenza al suicidio che,  numeri alla mano, è un fenomeno in allarmante crescita, specie tra i giovani, anche nel nostro territorio.

L’accordo per il lancio della sede, distretto di Paterno’,  è stato siglato ieri, alla presenza del presidente nazionale dell’Osservatorio, Stefano Callipo.

E’ stata dunque ufficializzata un’intesa a seguito della quale, l’ente nazionale ha assicurato alla nostra realtà locale la disponibilità  a fornire supporto psicologico, legale, orientamento, formazione/informazione e gestione delle crisi suicidarie.

Presenti, oltre ad un numeroso pubblico, autorità civili, con il sindaco Naso in testa, e poi associazioni, club services, docenti, carabinieri e forze dell’ordine.

Responsabile della nascente realtà paternese, la psicologa Rita Rosa Virgillito, a capo di un team composto dalle avvocate Flavia Indaco, Carmela Filo e dal dott. Giovambattista Caruso.

La volontà esposta dal nascente Osservatorio è quella di entrare in dialogo con le forze sociali di Paterno’ più attive per creare una rete di sensibilizzazione e costituire un luogo ampio e articolato, composto da diverse figure, e capace di fornire l’ascolto adeguato e competente che in situazioni di vero disagio umano e sociale può davvero fare la differenza.

 

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Paternò, il PD sollecita il consiglio comunale a votare la sfiducia a Naso, dopo rivelazioni di un pentito

Da registrare anche l’intervento della ex deputata regionale M5Stelle Martina Ardizzone: “Non ne possiamo più di questa narrazione. Vogliamo ripartire dalla legalità. Prima si riesce a mettere un punto su questa storia, prima riusciremo a rinascere”

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“Ventiquattro consiglieri comunali tengono in ostaggio 50 mila cittadini. Chi vuole veramente il bene della Città, si adoperi per mandare al più presto al voto i cittadini, senza indugio”.

A scriverlo sono componenti del Partito Democratico di  Paterno i quali sono intervenuti in merito alle recenti dichiarazioni del nuovo collaboratore di giustizia Sebastiano Di Mauro, riportate dalla stampa, il quale sarebbe a conoscenza “dei rapporti fra il sindaco Nino Naso e gli esponenti della famiglia Morabito”.

Il sindaco di Paternò Nino Naso è indagato nell’inchiesta “Athena” con l’accusa di voto di scambio politico -mafioso .

“Paternò continua a balzare agli onori della cronaca. Una città in agonia in cui si rincorrono clientele e collusioni e in cui non sembra ci sia ancora spazio per la bella politica del bene comune. Senza voler entrare nel merito delle dichiarazioni diffuse a mezzo stampa, se il sindaco non sente la necessità di dimettersi, per difendersi nelle opportune sedi giudiziarie, i consiglieri comunali devono intervenire a difesa di questa città e delle sue istituzioni locali e non restare attaccati a piccoli interessi di bottega e legati alla comoda “gettonata” poltrona” scrivono i DEM .

Il Partito Democratico ha evidenziato che i consiglieri comunali di opposizione e in particolare quelli di Fratelli d’Italia “ non sono riusciti – perché non lo vogliono- a sottoscrivere e votare una mozione di sfiducia e a scrivere la parola fine all’onta che si estende sulla nostra città , comunità che ogni giorno sprofonda in un baratro senza fondo. Noi non siamo interessati alle questioni penali, che sono personali e che ognuno dovrà chiarire con i Magistrati , il problema è squisitamente politico e la politica lo deve risolvere. Chi vuole veramente il bene della Città, si adoperi per mandare al più presto al voto i cittadini, senza indugio ; in caso contrario, voi 24 ,  avrete la  responsabilità morale della “distruzione” di una Comunità”  scrivono quelli del PD.

Martina Ardizzone, ex consigliere comunale ed ex deputato regionale del Movimento 5 stelle, esprime su un post pubblicato sulla propria  pagina sociale la propria preoccupazione sul delicato momento che sta vivendo la città.

“Sulle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Di Mauro, relative al presunto rapporto tra il Sindaco Naso e il clan Morabito per il supporto alle elezioni del 2022, mi sento di dire che su una cosa siamo assolutamente d’accordo: confidiamo che questa storia si chiuda, una volta per tutte. Proprio per questo ci saremmo aspettati un passo indietro, già mesi fa, da parte del Sindaco. Abbiamo tutto l’interesse, da paternesi, a lasciarci alle spalle questo orrendo capitolo e a liberarci di questo peso, di questo macigno.  Che sia il prefetto o la magistratura, che sia il consiglio comunale con la sfiducia o il Sindaco stesso con le dimissioni: l’importante è che si molli finalmente la presa sulla nostra città. Non ne possiamo più di questa narrazione. Vogliamo ripartire dalla legalità. Prima si riesce a mettere un punto su questa storia, prima riusciremo a rinascere” chiude così il poste di Martina Ardizzone .

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Catania, oggi secondo turno di votazioni per eleggere il Rettore dell’Università

Dopo la rinuncia dei candidati Baglio e Nicotra, in lizza per l’elezione restano Enrico Foti e Pierfrancesco Veroux, che nella prima tornata avevano conquistato, rispettivamente 598 e 508 preferenze. Il quorum per l’elezione rimane di 860 preferenze

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Oggi a Catania dalle 9 alle 19, si terrà il secondo turno di votazioni per l’elezione del rettore dell’Università degli Studi per il sessennio 2025/31.

Nel primo turno, che si è svolto lunedì scorso, nessuno dei quattro candidati aveva infatti raggiunto il quorum di 860 preferenze necessario per l’elezione.

In questa seconda consultazione saranno nuovamente chiamati ai seggi 1355 docenti, 1146 dipendenti del personale tecnico-amministrativo (il cui voto ponderato verrà considerato equivalente a 271 voti pieni) e 93 studenti e studentesse, eletti in Senato accademico, Consiglio di Amministrazione e nelle Commissioni paritetiche dipartimentali.

Dopo la rinuncia trasmessa martedì sera al decano dai candidati Baglio e Nicotra, in lizza per l’elezione restano al momento il prof. Enrico Foti e il prof. Pierfrancesco Veroux, che nella prima tornata avevano conquistato rispettivamente 598 e 508 preferenze. Il quorum per l’elezione rimane di 860 preferenze anche per il secondo e per l’eventuale terzo turno (30 giugno 2025).

Per agevolare le operazioni di voto, sono stati costituiti quattro seggi elettorali: due al Palazzo Centrale (Aula Magna e Aula 3, primo piano) e due al Dipartimento di Matematica e Informatica (Aula 3 e Aula 24).

Dopo la chiusura delle operazioni di voto, la Commissione elettorale procederà allo scrutinio che si svolgerà in seduta pubblica nell’aula magna del Palazzo Centrale. Sarà possibile seguire lo scrutinio in diretta streaming a partire dalle 20,00 circa sul canale YouTube dell’Università di Catania.

 

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