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Cronaca

Biancavilla, rissa in città i carabinieri denunciano 8 giovani, di cui 5 minorenni

Due degli indagati, un 16enne e un 21enne di Adrano, sono stati denunciati anche per “porto di armi od oggetti atti ad offendere”, perché hanno partecipato alla rissa armati di una mazza da baseball e di un bastone di legno

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Rissa aggravata è il reato contestato dai carabinieri del comando stazione di Biancavilla a 8 ragazzi di cui 5 minorenni. Tutti sono stati denunciati a piede libero. Due degli indagati, un 16enne e un 21enne di Adrano, sono stati denunciati anche per “porto di armi od oggetti atti ad offendere”, perché hanno partecipato alla rissa armati di una mazza da baseball e di un bastone di legno.  Un “cold case” risolto grazie ad una meticolosa e articolata indagine, che ha permesso ai militari dell’Arma sia di ricostruire le fasi della rissa, sia di identificare i partecipanti alla violenta e prolungata lite consumatasi in zona “Casina”, ovvero presso i giardinetti di Piazza Martiri d’Ungheria del comune di Biancavilla.

Era appunto il 20 novembre 2023 quando, una chiamata al 112, ha segnalato una zuffa tra ragazzi ma, anche se all’arrivo della pattuglia, sulle panchine del parchetto vi era soltanto un gruppo di giovani intenti a parlare pacificamente tra loro. Tutti, in quel frangente, avevano negato di aver litigato con alcuno.  Nonostante quella sera non sia stato possibile ricostruire gli eventi, i carabinieri hanno comunque voluto approfondire la vicenda, procurandosi tutti i filmati degli impianti di videosorveglianza della zona. Nel frangente, l’analisi delle registrazioni ha fornito spunti utili per individuare le targhe delle autovetture che, in quei momenti, erano parcheggiate nei pressi della piazza, risalendo in questo modo ai proprietari dei veicoli, 3 dei quali erano di Adrano.

Convocati in caserma, i 3 uomini si sono presentati accompagnati dai figli minorenni, le cui dichiarazioni hanno fatto emergere come la lite avesse coinvolto un gruppo di ragazzi di Biancavilla e di Adrano, senza un apparente motivazione.   I carabinieri hanno acquisito nuovi dettagli sulle dinamiche dell’evento e hanno individuato e ascoltato i testimoni oculari. Il quadro indiziario, ricostruiscono i militari dell’Arma, è stato consolidato anche dalla comparazione tra i fotogrammi estrapolati dai file video della rissa e le fotografie dei profili social diffuse online dai partecipanti.  Tra questi, in particolare, anche 2 minorenni di Adrano, che avevano già avuto problemi con la Giustizia per reati contro la persona e contro il patrimonio, mentre tutti e 3 i maggiorenni coinvolti, sono risultati essere pregiudicati per vari reati, tra cui il “porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere”.

Cronaca

Calcio Eccellenza, Paternò torna in serie D conquistando la Coppa Italia dilettanti

La rete della vittoria arriva al 15’ del primo tempo con Asero la cui conclusione non lascia scampa al portiere avversario, mentre Romano nella ripresa para un calcio di rigore calciato da Scapinello

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foto "Lega Nazionale Dilettanti"

Il Paternò torna in serie D e lo fa alla grande aggiudicandosi la Coppa Italia Eccellenza Nazionale battendo nella finale giocato oggi pomeriggio a Firenze, allo stadio “Bozzi” la Solbiatese. Una vittoria che consente agli etnei di ritornare, dopo un anno di purgatorio, nella quarta serie nazionale. Paternò che dinanzi a diverse centinaia di tifosi arrivati dalla cittadina paternese con mezzi privati, autobus organizzati e anche in aereo, ha sofferto meritando la vittoria contro una squadra, quella lombarda, tecnicamente valida e molto grintosa.

La Cronaca. Primo tempo di marca rossoazzurra con Belluso che già dai primi minuti mette in ansia la retroguardia avversaria. Al 10’ a Belluso viene annullata una rete per un sospetto fuorigioco. La pressione degli etnei si fa sempre più evidente e al 15’ arriva la rete del vantaggio: cross dalla destra di Panarello sul secondo palo su cui si avventa Asero la cui conclusione si insacca alla destra di Setaj.  Alla mezz’ora Micoli sfiora il raddoppia con un tiro da lontano con l’estremo difensore ospite che respinge la minaccia.

Secondo tempo di marca nerazzurra lombarda. Nel secondo tempo la Solbiatese avanza il proprio baricentro di gioco con il Paternò che prova ad amministrare la gara. Al 15’ l’arbitro assegna un rigore per la Solbiatese per un fallo di mano commesso da un difensore etneo. Dal dischetto Scapinello che tira centralmente ma è bravo Romano che para in due tempi. Il portiere paternese che si ripete qualche minuto dopo che devia un tiro di Torraca. Paternò che si difende con ordine fino alla fine della partita. Al fischio finale scatta la festa in campo e sugli spalti con il apitano del Paternò Salvatore Maimone che ha sollevato in cielo la Coppa consegnatagli dal presidente Giancarlo Abete.

“Grandioso risultato. Oggi si è scritta la storia del calcio e Paternò è al centro del palcoscenico- scrive il sindaco Nino Naso presente sugli spalti dello stadio di Firenze-Con una vittoria incredibile, abbiamo conquistato la Coppa Italia Nazionale, portando a casa un trofeo che resterà nei libri di storia del nostro club e della nostra città.  Sono veramente orgoglioso. Grazie Presidente e grazie ad ogni singolo membro della squadra, dello staff e di tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato epico. È un momento da celebrare e da ricordare per sempre. E grazie ai nostri meravigliosi tifosi che oggi sono stati veramente grandi, incitando e sostenendo i nostri ragazzi dal primo all’ultimo senza sosta. Oggi abbiamo vinto tutti”.

Il Presidente dell’ARS Gaetano Galvagno sulla propria pagina social ha scritto che si tratta “di una gioia immensa e un meritato premio per tutti i paternesi. Dopo la Coppa Italia di Serie C alzata dal Catania Fc, ecco arrivare la Coppa Italia dilettanti del Paternò. Novanta minuti intensi, sofferti con il grande gol di Asero e il rigore parato dal portiere Romano a matare la Solbiatese. Il Paternò alza un trofeo straordinario e un plauso va alla perseveranza del presidente Ivan Mazzamuto e a tutta la dirigenza rossoazzurra. Che la festa a Paternò abbia inizio”.

 

 

Solbiatese 0

Paternò 1

 

Marcatori: 15’ Pt Asero

 

Solbiatese (4-3-3): Seitaj 6; Lorenzo Lonardi 6, Novello 6, Sorrentino 6,5, Riceputi 5,5 (1′ st Daniele Lonardi 6); Manfrè 6 (29′ st Locati sv), Mira 6 (24′ st Giamberini 6), Marin 6;  Scapinello 5,5, Torraca 6, Mondoni 6. A disp.: Russo, Toure, Minuzzi, Iervolino, Colombo, Alabiso.  All.: Andrea Rota 6

 

Paternò (3-5-2): Romano 8; Mollica 7 (38′ st Sangarè sv), Intzidis 7, Godino 7, Panarello 7,5, Greco 7 (35′ st Virgillito sv), Valenca 8, Maimone 7 (8′ st Viglianisi 7), Asero 8 (42′ st Messina sv), Belluso 7 (16′ st Grasso 7), Micoli 7,5.  A disp.: Truppo, Napoli, Fratantonio, Giannaula. All.: Filippo Raciti 9.

Arbitro: Ambrosino di Torre del Greco 6,5 (La Regina-Bertaina)

Note: Ammoniti: Marin e Greco per la Solbiatese. Recupero: PT 2′, ST 6′.

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Cronaca

Camporotondo Etneo, arrestato 22enne sorpreso a rubare dentro bar

Il colpo era trasmesso in diretta video sugli schermi dalla sala operativa di un’agenzia di vigilanza metronotte che ha avvertito i carabinieri

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A Piano Tavola, frazione di Camporotondo Etneo, i carabinieri della compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato un 22enne con l’accusa di furto aggravato. Il giovane, assieme ad un complice che è sfuggito all’arresto, ha fatto irruzione in un bar-ristorante della frazione Piano Tavola,  quando il locale era chiuso, per rubare bottiglie di Champagne e di superalcolici, senza sapere che il furto era trasmesso in diretta video sugli schermi dalla sala operativa di un’agenzia di metronotte che hanno avvertito i carabinieri.

Il giovane di 22 anni si era nascosto in un ripostiglio chiudendosi dentro a chiave, ma è stato scoperto e catturato. Dalla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza gli investigatori hanno accertato che il suo complice era fuggito poco prima dell’arrivo dei carabinieri. Vicino al locale è stato trovato anche lo scooter con il quale i due avevano raggiunto Piano Tavola. Le chiavi erano nelle tasche dell’arrestato. Sono in corso indagini per risalire all’identità del fuggitivo, mentre il 22enne è stato posto a disposizione dell’autorità giudiziaria che ne ha convalidato l’arresto, disponendo per lui la custodia cautelare ai domiciliari.

 

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