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Cronaca

Calcio Eccellenza, il Paternò ha battuto in casa per 1 a 0 l’Imesi Atletico Catania

Adesso testa e gambe alla partita di mercoledì alle ore 15 al Falcone Borsellino, valida per il ritorno dei quarti di finale della fase nazionale di Coppa Italia Eccellenza, contro il Manduria (l’andata era finita 0-0)

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foto pagina ufficiale "Facebook" Paternò Calcio

Con la testa già a mercoledì 13 marzo alla partita di ritorno dei quarti di finale della fase nazionale di Coppa Italia Eccellenza, in programma al Falcone – Borsellino alle ore 15 contro il Manduria (l’andata era finita 0-0), il Paternò di mister Filippo Raciti ha superato in casa oggi pomeriggio l’Imesi Atletico Catania con una rete ad inizio ripresa di Valenca. Una gara in cui i rossoazzurri hanno affrontato, forse la squadra più in forma del momento del campionato di Eccellenza. Grande merito alla formazione di Natale Serafino che ha giocato con ordine e agonismo, mettendo in difficoltà il Paternò.

La cronaca. Al 3’ Paterno pericoloso con Micoli che vince un contrasto in area di rigore: l’attaccante calcia ma la sfera finisce a lato di poco. Al 10’ e al 13’ si fanno vedere gli ospiti: dapprima con Sakho il cui colpo di testa finisce fuori di poco e successivamente con Mangiameli che, contrastato in area di rigore, cade nei 16 metri avversari e reclama un rigore; per l’arbitro è tutto regolare.  Al 16’ ancora Atletico on Leonardi il cui colpo di testa su cross dalla sinistra è parato da Truppo. Un minuto dopo ancora Leonardi che calcia dalla distanza Truppo tocca di quel tanto la palla che finisce sul palo alla sua destra. Scampato il pericolo Al 20’ il Paterno è pericoloso con Micoli la cui conclusione a due passi dal portiere è deviata da un difensore ospite.  Al 25’ Leonardi defilato sulla sinistra calcia una punizione che sorvola di poco la traversa. Al 34’ ci prova Sangarè dalla distanza, Vitale para. Un minuto dopo Giannaula per Maimone il cui sinistro a incrociare finisce fuori di poco alla sinistra di Vitale.

La ripresa si apre con la rete del vantaggio del Paterno con Valenca: angolo di Maimone con la sfera che finisce sul secondo palo dove si trova appostato il centrocampista rossoazzurro il quale da due passi batte Vitale. Da quel momento il Paterno prova controllare la gara. Solo al 43’ si registra un altro tiro in porta. Asero dalla distanza calcia con la sfera che termina a lato alla sinistra della porta difesa da Vitale. In pieno recupero Micoli solo davanti al portiere si fa respingere il tiro da quest’ultimo. E adesso testa e gambe al Manduria.

TABELLINO

Paternò 1

Imesi Atletico Catania 0

 

Marcatore: St 2’ Valenca

 

Paternò (3-5-2): Truppo, 6,5; Sangarè 6,5; Mollica 6,5, Godino 6,5; Virgillito 6 (10’st Napoli 6), Fratantonio 7, Valenca 7,5, Maimone 6,5 (34’st Greco sv), Messina 6 (40’ st Asero sv); Micoli 6,5, Giannaula 6 (20’st Viglianisi 6). A disp: Coriolano, Panarello, Lo Monaco, Grasso, Catania. All.: Filippo Raciti 7.

 

Imesi Atletico Catania (4-4-2): Vitale 6; Zanella 6 (20 ‘st La Mesa 5,5), Bertolo 6, D’Arrigo 5,5, Spampinato 5,5; Sakho 6 (40’ st Ranno sv), Maiorano 6 (20’ st Faraone 5,5), Anastasio 6 (24’ st Gomez 5,5) Mangiameli 6; Leonardi 6,5 (33’st Mascara sv), Diallo 5,5. A disp.: Genovese, Russo, Zagami, Ilardi. All.: Natale Serafino 6

 

Arbitro: Marco Colazzo di Casarano 6,5 (Camarda di Trapani- Cono di Palermo)

 

Note: Ammoniti: Godini per il Paternò; Maiorano, D’Arrigo, Spampinato, Vitale per l’Atletico Catania. Spettatori circa  400;  angoli 8 a 7 per il Paternò. Recuperi: Pt 2′, St 5′.

Cronaca

Catania, raccolta scommesse abusiva in un bar di Viale Rapisardi, denunciati i titolari

Sono accusati di esercizio abusivo dell’attività

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A Catania gli agenti di polizia del commissariato di Nesima hanno eseguito un controllo ad un bar ubicato su viale Mario Rapisardi, al cui esterno era pubblicizzata l’esercizio di attività di raccolta scommesse per conto di un operatore del settore.

Nel corso dell’attività ispettiva eseguita all’interno dei locali, i poliziotti hanno notato che, oltre alle attrezzature tipiche dell’attività di bar, con somministrazione di alimenti e bevande, vi erano, in un angolo, accesi e funzionanti, due computer, quattro monitor e due stampanti termiche e, inoltre, su un bancone hanno rinvenuto un programma di eventi sportivi con le relative “quotazioni”.

Approfondendo il controllo, poi, gli agenti  hanno appurato che il titolare era regolarmente autorizzato alla sola ricarica dei conti di gioco per conto del concessionario autorizzato, quale Punto di Vendita Ricariche, ma non alla raccolta di scommesse da parte dell’utenza. Avendo fondato motivo di ritenere che nell’esercizio pubblico locale si esercitasse attività abusiva di raccolta scommesse, gli agenti hanno, quindi, eseguito una perquisizione dei locali, rinvenendo, all’interno dei cestini per i rifiuti alcuni scontrini, relativi a scommesse effettuate attraverso un conto di gioco intestato alla titolare dell’attività, una donna di 77 anni.

In tal modo, i poliziotti hanno constatato che, all’interno del locale, effettivamente gestito dal figlio della titolare, un uomo di 59 anni, i clienti avrebbero scommesso sugli eventi sportivi, utilizzando un conto di gioco messo loro a disposizione dal gestore ed intestato alla madre, titolare dell’attività. A seguito del controllo avendo accertato che madre e figlio, fossero autorizzati ad esercitare solo attività di ricarica dei conti di gioco, ma non la raccolta diretta di scommesse, sono stati denunciati per esercizio abusivo dell’attività e il materiale rinvenuto è stato sequestrato.

Il gestore è stato denunciato per la violazione delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, in quanto, all’interno dell’attività sono stati rinvenuti estintori non revisionati.

Sulla base di quanto emerso nel corso dell’attività ispettiva, nei confronti del gestore sono state comminate sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 15 mila euro per l’installazione di apparecchi da gioco con vincite in denaro (c.d. “slot”), prive della documentazione prevista, per l’omessa comunicazione al Questore dell’esercizio di attività di offerta al pubblico di giochi con vincita in denaro e per la mancanza di materiale informativo sul rischio di dipendenza della pratica di giochi con vincita in denaro.

 

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Cronaca

Catania, arrestato dai carabinieri un 54enne incensurato, nascondeva armi in casa

Scovate 3 carabine tipo guerra e una pistola a salve modificata nella canna e nel tamburo per renderla offensiva e altamente letale, oltre a 7 proiettili calibro 7,65

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Nascondeva armi clandestine in un deposito ubicato nel quartiere di San Cristoforo, a Catania.  In manette ad opera dei carabinieri della compagnia di Piazza Dante c’è finito un 54enne incensurato catanese.

I militari, a seguito di un’attività info investigativa che li aveva messi sulle tracce dell’uomo, hanno avviato una serie di pedinamenti nei quali è venuto fuori che il 54enne, formalmente residente a Vaccarizzo, si aggirava spesso nel popoloso quartiere del centro catanese, recandosi all’interno di un vecchio garage, nel quale permaneva anche ore intere. Per scoprire cosa “bolliva in pentola” gli investigatori hanno deciso di intervenire e, in dopo essersi organizzati in più squadre di intervento, hanno deciso di controllare accuratamente dapprima la sua abitazione e subito dopo il garage in questione.

Alla vista dei militari, l’uomo ha dapprima negato di avere in uso quel deposito, ignaro che i carabinieri lo seguivano da giorni, e questo suo atteggiamento non ha fatto altro che confermare che quella seguita dagli investigatori era la pista giusta.

Una volta entrati nel deposito i militari hanno scovato 3 carabine tipo guerra e una pistola a salve modificata nella canna e nel tamburo per renderla offensiva e altamente letale, oltre a 7 proiettili calibro 7,65.  Il controllo delle 3 armi ha permesso di accertare, inoltre, che si trattava di armi clandestine, perché non censite nella banca dati nazionale.  Le armi e le munizioni rinvenute sono state sequestrate e inviate al R.I.S. dei Carabinieri di Messina per le ulteriori necessarie indagini di laboratorio. Mentre l’uomo è stato arrestato.

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