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Cronaca

Catania, ai domiciliari avrebbe preferito il carcere anzichè convivere coi familiari

Un 25enne si era reso protagonista di un episodio estorsivo ai danni di un minorenne e dopo la denuncia del ragazzino era finito ai domiciliari ma la convivenza forzata con la famiglia avrebbe rappresentato un problema insormontabile

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A Catania in meno di sette giorni un uomo di 25 anni è stato arrestato per tre volte. Dapprima per estorsione dai carabinieri della stazione di Piazza Dante, poi per evasione dagli arresti domiciliari da parte dei carabinieri della Stazione di Librino e, infine, è finito nel carcere di Piazza Lanza sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria che ha inteso aggravarne la misura cautelare.  L’uomo si era reso protagonista di un episodio estorsivo ai danni di un minorenne che, come testimoniato anche in un video, si era fermato per fare rifornimento di benzina al proprio motociclo ma era stato costretto a pagare il pieno di benzina, per quasi 100 euro all’auto del 25enne.

Dopo la denuncia del ragazzino, l’uomo era finito ai domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, ma la convivenza forzata con la famiglia avrebbe rappresentato per il 25enne un problema insormontabile al punto che, dopo soli 6 giorni, ha deciso di telefonare ai carabinieri della stazione di Librino e preannunciare la sua evasione per quella che si potrebbe definire “causa di necessità”. Dopo pochi minuti i carabinieri hanno verificato la sua fuga dall’appartamento, segnalata anche dall’allarme del braccialetto elettronico, e hanno iniziato a cercarlo, rintracciandolo a poca distanza da casa, in compagnia della fidanzata che cercava di convincerlo a rientrare.

Ferma e perentoria la risposta del 25enne che ha riferito ai carabinieri di non avere intenzione di rimettere piede nell’abitazione e, ancor più, che qualora fosse stato costretto a farlo, avrebbe messo in pericolo l’incolumità dei familiari conviventi. A questo punto, di concerto con la magistratura, al fine di evitare spiacevoli conseguenze, l’uomo è stato arrestato per l’evasione e condotto  dapprima presso le camere di sicurezza della caserma di via Giovanni da Verrazzano e poi, dopo la convalida dell’arresto da parte del GIP, rinchiuso presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza, in esecuzione dell’aggravamento della misura cautelare.

 

Cronaca

Catania, pedone investito lungo il Viale dei lidi Playa, sul posto soccorritori

Presenti personale del 118 e agenti della locale polizia municipale

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Un pedone è stato investito questa sera poco dopo le ore 21 lungo Viale Kennedy a Catania, nei pressi della spiaggia libera nr. 3 . Le notizie sono ancora frammentarie. Da quanto si apprende dalla centrale operativa della polizia municipale del capoluogo etneo, l’uomo sarebbe rimasto ferito e si trova riverso a terra.

Da capire se al momento dell’investimento stava per attraversare la strada oppure camminava ai margini della strada. A soccorrere il pedone investito sarebbe  stato lo stesso conducente dell’autovettura che l’ha travolto. Il pedone teneva in mano un pallone. Sul posto è giunto il personale del 118 . Non si conoscono le sue condizioni di salute. Sul posto agenti della locale polizia municipale per i rilievi del caso.

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Cronaca

Catania, denunciato titolare di autolavaggio per impiego manodopera straniera irregolare

Sospesa l’attività imprenditoriale in quanto i carabinieri hanno trovato, su 8 lavoratori, sette irregolari

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I carabinieri del comando stazione di Catania Librino, nel corso di un controllo sul territorio, hanno proceduto all’ispezione di un autolavaggio situato nel quartiere Zia Lisa, dove hanno riscontrato la presenza di sette cittadini stranieri extracomunitari intenti a lavorare senza contratto e privi della documentazione necessaria per svolgere regolarmente attività lavorativa in Italia.

Accertate già nelle prime fasi del controllo gravi violazioni in materia di lavoro, i carabinieri della Stazione hanno richiesto l’ausilio dei colleghi specialisti del Nucleo Ispettorato del Lavoro (N.I.L.) di Catania, che hanno immediatamente valutato la situazione, accertando l’impiego illecito di manodopera straniera non regolarizzata e avviando le relative procedure amministrative e sanzionatorie.

Il datore di lavoro non ha verificato la regolarità dei permessi di soggiorno dei lavoratori, non ha formalizzato alcun contratto di assunzione e non ha effettuato le comunicazioni obbligatorie agli enti preposti prima dell’inizio dell’attività lavorativa.

Punito il datore di lavoro che occupa cittadini stranieri privi del permesso di soggiorno per motivi di lavoro e prevede, nei casi in cui una quota significativa del personale risulti impiegata in nero, l’adozione della sospensione immediata dell’attività imprenditoriale, come avvenuto nel caso specifico in cui 7 lavoratori su 8 sono risultati irregolari.

Il titolare, un uomo di 25 anni, incensurato e residente a Catania, è stato deferito in stato di libertà.  Sono state inoltre elevate sanzioni amministrative per un totale di 36.600 euro, di cui 2.500 euro relative al provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per impiego irregolare di manodopera. L’operazione ha anche consentito il recupero di contributi previdenziali e assistenziali per un importo pari a 7.000 euro, precedentemente omessi a danno degli enti di competenza.

 

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