A Catania poliziotti del commissariato Borgo Ogni hanno denunciato per truffa assicurativa in concorso, due donne di 20 e 42 anni, residenti nella provincia di Caserta. A far scattare le indagini è stata una denuncia presentata a carico di ignoti, da parte di un giovane originario della provincia di Ragusa, rimasto vittima della truffa dell’assicurazione. Il ragazzo, dovendo stipulare una polizza assicurativa per responsabilità civile sulla propria autovettura, collegatosi in rete, aveva inserito i propri dati in un motore di ricerca specializzato in polizze assicurative, al fine di individuare l’offerta più vantaggiosa. Dopo neanche qualche minuto era stato contattato telefonicamente sulla propria utenza da un soggetto che, spacciandosi per agente di una nota compagnia assicurativa, gli avrebbe proposto la stipula dell’assicurazione per la cifra di 288 euro.
Il truffato, allettato dalla convenienza economica dell’offerta, gli avrebbe dato il proprio assenso, effettuando un bonifico all’Iban fornito dal sedicente agente assicurativo, che lo avrebbe rassicurato che a breve avrebbe ricevuto sulla mail il contratto, la polizia assicurativa e la ricevuta di pagamento. Trascorse alcune ore, non ricevendo alcuna mail, il giovane ha chiamato più volte il numero di telefonia mobile dal quale era stato contattato senza, tuttavia, ricevere alcuna risposta. Deciso a chiamare direttamente la sede legale della compagnia assicurativa per chiedere chiarimenti ha scoperto di essere stato vittima di un raggiro, in quanto a suo nome non sarebbe risultato alcuna alcuna polizza, tanto più che l’iban usato per effettuare il bonifico non faceva capo a quella agenzia assicurativa.
Una volta acquisita la denuncia a carico di ignoti, gli agenti del commissariato Borgo Ognina hanno avviato le indagini riuscendo a risalire, attraverso l’analisi dei movimenti bancari e delle utenze telefoniche coinvolte, agli autori della truffa assicurativa: due donne residenti nel casertano, specializzate, secondo la procura , in questo tipo di attività illecita.
” Il fenomeno delle frodi assicurative è in forte crescita- si legge in una nota della Questura- le truffe più comuni avvengono solitamente attraverso falsi intermediari, operatori telefonici fraudolenti, email contraffatte (phishing), siti web non ufficiali. Bisogna assolutamente diffidare dai siti internet che non forniscono determinate informazioni quali il nominativo, la sede sociale e la partita iva della compagnia assicurativa, nonché, da tutti gli agenti assicurativi contattabili esclusivamente tramite WhatsApp o cellulare, che non forniscono un numero fisso di call center. Al fine di prevenire le truffe è utile consultare il sito dell’IVASS, l’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, dove sono indicate tutte le compagnie assicurative abilitate ad operare in Italia”.