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Cronaca

Catania, operazione antidroga “Terzo capitolo”, 31 gli indagati dalla Procura

Sono accusati , a vario titolo, di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione di armi da fuoco e spaccio di droga

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Con l’operazione “Terzo capitolo” scattata all’alba di oggi la Squadra Mobile di Catania ha smantellato una fiorente piazza di spaccio gestita da un gruppo di soggetti legati alla cosca mafiosa Arena. Sono stati circa 200 gli agenti impegnati nell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 31 indagati. Tra questi per 23 è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, per sette un doppio obbligo, di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria, e per una persona la presentazione alla pg. Il provvedimento restrittivo, emesso dal gip su richiesta della Dda della Procura etnea, ipotizza a vario titolo e con differenti profili di responsabilità i reati di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione di armi da fuoco e spaccio di droga.

L’indagine, partita nel dicembre del 2021 e supportata da intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche e videoregistrazioni, ha consentito di acquisire significativi elementi a carico di un gruppo dedito al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina, crack, marijuana e skunk) che, da anni, gestirebbe una grossa “piazza di spaccio” nel quartiere Librino. Del gruppo farebbero parte, secondo la procura, Massimiliano Arena, di 41 anni, nonche Marco Turchetti, 30, Rosario Turchetti, di 57.

I soggetti responsabili della “piazza di spaccio” sarebbero da individuare nei due Turchetti, i quali avrebbero agito quali uomini di fiducia di Massimiliano Arena, attualmente detenuto. In questa zona della città, che costituisce attualmente una delle principali enclave di spaccio del capoluogo, sarebbero stati smerciati giornalmente ingenti quantitativi di cocaina, crack, marijuana e skunk tramite un articolato sistema di pusher, vedette, custodi della sostanza stupefacente e responsabili di piazza. Dalle indagini sarebbe emerso, secondo la procura, il fatto che la droga sarebbe stata confezionata all’interno dell’abitazione di una sessantanovenne arrestata per poi essere ceduta, per lo più, all’interno dell’androne di un palazzo ubicato nel quartiere Librino. Secondo la procura la cassa dell’associazione, invece, sarebbe stata tenuta dalla madre di uno dei Turchetti.

L’indagine ha poi permesso di ricostruire il sistema di rifornimento di cocaina e marijuana della “piazza di spaccio” che avrebbe avuto il principale canale di approvvigionamento in una delle articolazioni del clan mafioso Cappello-Bonaccorsi, storicamente dedito alla gestione del traffico e spaccio di droghe, che sarebbe attualmente capeggiata da Domenico Querulo. Durante l’attività sono stati operati svariati arresti. Sono stati, inoltre, effettuati diversi sequestri di droga di diverse tipologie (complessivamente, 470 gr. di cocaina, 130 gr. di crack e 3 kg. di marijuana).

Cronaca

Paternò, pauroso incendio a S.Marco: Tre capannoni in fiamme, evacuate abitazioni

Sul posto anche il 118, intossicati alcuni vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di spegnimento del rogo

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Un violento incendio è divampato in contrada San Marco, a Paternò, ed ha  interessato tre capannoni si cui uno adibito alla lavorazione del legno. Le fiamme, sviluppatesi all’esterno, si sono rapidamente propagate all’interno della strutture, coinvolgendo materiali infiammabili e, a quanto pare, anche alcuni mezzi presenti.

Grande preoccupazione tra i residenti delle abitazioni vicine, molti dei quali sono stati costretti a lasciare le proprie case per precauzione.

Sul posto  i Vigili del Fuoco di Adrano, un’autobotte da Catania, il corpo forestale, i volontari della Protezione Civile di Paternò. Presente anche un’ambulanza del 118 poiché alcuni operatori pare siano rimasti intossicati a causa del  fumo sprigionato dall’incendio e sono stati assistiti dal personale sanitario. traffico congestionato, a tal proposito giunti sul posto anche i vigili urbani di Paternò. Evacuate le abitazioni circostanti.

AGGIORNAMENTO

Sul posto diverse squadre di Vigili del Fuoco, inviate dai Distaccamenti di Adrano, Paternò ed Acireale, coordinate dal funzionario di servizio.

Si sta operando per lo spegnimento di sterpaglie le cui fiamme hanno coinvolto due capannoni adiacenti, adibiti a deposito di imballaggi, cartoni e materiali vari.

 

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Cronaca

Pedara e Trecastagni, controlli della Polizia di Stato nei due comuni etnei

Complessivamente, sono state identificate 160 persone e sono stati controllati 90 veicoli, tra auto e moto, elevando 18 verbali per infrazioni al Codice della Strada, comminando sanzioni amministrative per complessivi 5 mila euro

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Agenti del commissariato di Acireale hanno effettuato controlli accurati a Pedara e Trecastagni, nell’ambito dei servizi finalizzati a prevenire e a contrastare fenomeni di illegalità diffusa, a tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini.

Ad agire oltre agenti del commissariato acese anche tre pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Orientale” e dagli agenti della Polizia Locale di Pedara e di Trecastagni. I poliziotti hanno effettuato accertamenti in via Giovanni XXIII e in via Luigi Capuana a Trecastagni, in corso Ara di Giove, via Pirandello e nella rotatoria d’ingresso a Pedara.

Complessivamente, sono state identificate 160 persone e sono stati controllati 90 veicoli, tra auto e moto, elevando 18 verbali per infrazioni al Codice della Strada, comminando sanzioni amministrative per complessivi 5.000 euro e procedendo ad una decurtazione di complessivi 30 punti sulle patenti.

In due distinti posti di controllo, sono stati sanzionati tre automobilisti trovati alla guida senza l’obbligatoria copertura assicurativa per la responsabilità civile, per cui sono scattati i sequestri dei rispettivi veicoli.

Sei auto, invece, sono state sospese dalla circolazione per l’assenza della revisione periodica del mezzo.  Fermati pure due scooteristi in sella ai mezzi a due ruote senza indossare il casco protettivo, mettendo a repentaglio la propria incolumità. Vista la grave infrazione al Codice della Strada, si è proceduto al fermo amministrativo dei mezzi.

In un altro posto di controllo, una patente è stata ritirata in quanto scaduta, quattro conducenti non hanno esibito i documenti richiesti, uno è stato trovato senza cintura di sicurezza.

Inoltre, è stata fermata un’auto a due posti ma, al suo interno, erano presenti tre persone. Oltre ai controlli in strada, i poliziotti del Commissariato di Acireale hanno condotto un’attività di prevenzione mirata a scongiurare i reati predatori e ad assicurare ai cittadini la presenza costante delle forze di Polizia.

 

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