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Cronaca

Paternò, Servizio straordinario di controllo del territorio da parte dei Carabinieri

Sotto la lente di ingrandimento le case abbandonate della città

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Nell’ambito dell’intensificazione dell’azione di prevenzione disposta dal Comando Provinciale di Catania, volta a contrastare l’illegalità diffusa, i Carabinieri di Catania stanno svolgendo una serie di mirati servizi su tutta la provincia etnea, al fine di garantire ed innalzare la percezione di sicurezza reale e percepita nella popolazione.

In tale contesto, i Carabinieri della Compagnia di Paternò, con il supporto dei colleghi della C.I.O. del XII Reggimento Carabinieri Sicilia, hanno svolto una incisiva attività di controllo straordinario nel Comune di Paternò.
Le operazioni hanno avuto inizio nella mattinata e hanno interessato, in particolare, i luoghi di maggiore afflusso e aggregazione di giovani e, successivamente, anche le aree più periferiche della città.
Durante l’attività, infatti, i Carabinieri hanno effettuato numerose ispezioni all’interno di abitazioni abbandonate con l’obiettivo di verificare la presenza, naturalmente abusiva, di migranti irregolari. In effetti, il servizio ha permesso di individuare alcuni extracomunitari che avevano occupato, illegittimamente, alcuni immobili del centro storico formalmente dichiarati soppressi al catasto. Sono stati, quindi, identificati 2 stranieri risultati essere senza permesso di soggiorno per i quali, immediatamente sono scattate le procedure per la regolarizzazione della loro posizione sul territorio nazionale.
Le abitazioni controllate, e considerate pericolose poiché palesemente pericolanti, sono state chiuse e messe in sicurezza in attesa di ulteriori sopralluoghi ed accertamenti, da parte delle competenti autorità locali.
I militari dell’Arma, contestualmente, hanno anche effettuato numerosi controlli su strada, durante i quali hanno controllato 3 soggetti in possesso di circa 10 gr di Marijuana per uso personale, motivo per il quale, sono stati segnalati alla Prefettura di Catania.
Inoltre, durante il servizio, le numerose pattuglie di militari dislocate nei principali snodi viari di Paternò sono state impegnate a garantire l’osservanza delle norme del C.d.S. da parte degli automobilisti, sanzionando tutte quelle condotte di guida ritenute irresponsabili e pericolose per la sicurezza di tutti gli utenti della strada.
A conclusione del servizio straordinario di controllo, i Carabinieri hanno fermato nel complesso circa 26 veicoli e identificato oltre 45 persone, hanno elevato 12 sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 15.000,00 € per le violazioni, considerate più odiose e pericolose, come la “mancanza di copertura assicurativa” e “guida senza l’uso di cinture di sicurezza e casco” sequestrando 2 autoveicoli in quanto privi di assicurazione.

Cronaca

Palazzolo Acreide, tragedia in associazione disabili: morto un bambino di 10 anni

Sul posto i Vigili del Fuoco e i soccorritori del 118

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Una donna e un bambino di 10 anni sono precipitati questo pomeriggio all’interno di un pozzo profondo 15 metri, per metà pieno di acqua, in Contrada Falabia a Palazzolo Acreide. Secondo le prime ricostruzioni la vittima sarebbe un utente dell’associazione Anffas che si occupa di bambini con disabilità. La donna di 54 anni, invece, sarebbe un’operatrice della struttura. A nulla sono valsi, per il piccolo, i soccorsi dei Vigili del Fuoco speleo alpino fluviali che si sono portati sul posto. Ad essere recuperata in vita dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco è stata invece la donna che è stata poi affidata alle cure del personale del 118 intervenuto sul posto. Al momento non sono note le cause dell’incidente.

+++NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO+++

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Cronaca

Acireale, condanna definitiva per 71enne che durante lite in Chiesa ferì carabiniere

Si tratta di Camillo Leocata il quale nel settembre del 2021 ha sparato un colpo di pistola, ferendo Sebastiano Giovanni Grasso, un carabiniere libero dal servizio intervenne per aiutare i colleghi a sedare una rissa nella parrocchia di Santa Maria degli Ammalati durante una Prima comunione

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E’definitiva la condanna a 12 anni di reclusione, emessa dalla Corte d’Appello di Catania, per Camillo Leocata, l’uomo di 71 anni che il 5 settembre del 2021 ha sparato un colpo di pistola, ferendolo gravemente il vicebrigadiere dei carabinieri Sebastiano Giovanni Grasso, di 43 anni, che, fuori dal servizio, era intervenuto per aiutare suoi colleghi a sedare una rissa nella chiesa di Santa Maria degli Ammalati, frazione di Acireale, durante una Prima comunione. Leocata è accusato di tentato omicidio e porto illegale di arma da fuoco.  Nelle scorse ore la Cassazione non ha accolto i ricorsi presentati sia dal legale di Leocata, l’avvocato Michele Ragone, che aveva sostenuto la tesi dell’eccesso colposo di legittima difesa, sia dalla Procura generale di Catania e dalle parti civili sull’esclusione delle aggravanti.

Sono state confermate, in secondo grado, le pene accessorie e le statuizioni civili, fissate in 805 mila euro alla vittima della sparatoria, che era in chiesa per la Prima comunione del figlio ed ha subito gravi danni al canale midollare a una vertebra cervicale, e 20 mila euro al ministero della Difesa- Comando generale dei Carabinieri. Leocata, che era agli arresti domiciliari, è stato già condotto in carcere.

I processi sono stati celebrati con rito abbreviato. In primo grado l’imputato era stato condannato a 17 anni e 4 mesi di reclusione.  Il movente della rissa, secondo la Procura, era da collegare all’assegnazione dei posti in chiesa per la Prima comunione anche del nipote dell’arrestato, i cui genitori sono separati. Leocata ha sostenuto di essersi allontanato durante la funzione per andare casa a prendere la pistola “dopo avere percepito le minacce rivolte al figlio dai parenti dell’ex moglie” e che, durante una colluttazione, ha sparato “contro una persona che non ho ben capito che stesse facendo, se colpendo o no mio figlio”. Poi l’uomo sarebbe rimasto con la pistola in mano “nonostante i carabinieri gli avessero intimato più volte di metterla giù, il tutto fino all’intervento di suo figlio che, con un gesto repentino, gliela sfila dalla mano”.

 

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