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Cronaca

Ragalna, disservizi idrici per il maltempo che ha provocato un guasto a due impianti

Nei giorni scorsi l’Acoset, a seguito di controlli che non hanno nulla a che fare con i disservizi di oggi, ha appurato l’esistenza di diversi allacci abusivi in altrettante diverse zone servite dall’azienda

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Disservizi idrici a Ragalna dove a causa del maltempo registratosi la notte scorsa, si sono verificati dei guasti agli impianti Adua e Mollacchina con conseguenti problemi nell’approvvigionamento idrico. “Entrambi gli impianti sono già stati ripristinati- si legge in una nota dell’Acoset l’azienda che gestisce idrico in città- ma per la normalizzazione del servizio bisognerà attendere i necessari tempi tecnici di riempimento delle condotte”.

Intanto l’Acoset nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio(azione che non ha nulla a che fare con i disservizi delle scorse ore),  volto alla prevenzione e repressione dei reati di furto della risorsa idrica, ha rilevato diversi allacci abusivi in altrettante diverse zone servite dall’azienda, e sta procedendo alla denuncia alle forze dell’ordine. In particolare, da controlli effettuati su Ragalna, è stato possibile accertare un illecito sistema messo in atto da alcuni residenti i quali, manomettendo gli impianti, hanno effettuato degli allacci abusivi collegando dei tubi, in alcuni casi anche in acciaio e debitamente occultati per non essere scoperti.

I tecnici dell’azienda hanno già interrotto la prosecuzione dell’attività illegittima, ripristinando le dovute condizioni di normalità, e hanno denunciato i residenti alle autorità competenti per furto aggravato. “Proseguiremo con le denunce dei trasgressori perché vogliamo fortemente evitare che taluni beneficino delle risorse pubbliche per propri scopi egoistici, a danno di altri e dell’azienda- dicono i vertici dell’Acoset-  In un momento delicato come questo bisogna avere tolleranza zero verso chi “ruba” l’acqua e non escludiamo di costituirci parte civile, chiedendo un risarcimento dei danni subìti. Abbiamo inoltre, tra i progetti in corso di sviluppo, quello di installare dei sistemi che permetteranno di individuare i tanti allacci abusivi” ha concluso l’Acoset

Cronaca

Catania, ricercato a livello internazionale, trovato con un tirapugni, mazze da baseball e golf

L’uomo è stato fermato dagli agenti della volante nell’ambito dei continui servizi di pattugliamento del territorio per prevenire fenomeni di illegalità diffusa

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La Polizia di Stato ha arrestato un catanese di 31 anni, ricercato in ambito internazionale per reati commessi in Albania.

L’uomo è stato fermato dagli agenti della volante nell’ambito dei continui servizi di pattugliamento del territorio per prevenire fenomeni di illegalità diffusa.

Durante un posto di controllo in via Acquicella, i poliziotti hanno notato un’auto sospetta con a bordo quattro persone. Hanno intimato l’alt per svolgere tutti gli accertamenti del caso. Il conducente si è fermato e quando i poliziotti si sono avvicinati ha chiesto di poter andare via perché aveva un appuntamento importante. Gli agenti, però, non hanno dato seguito alla goffa richiesta, posta, evidentemente, nel tentativo maldestro di eludere i controlli.

Non appena hanno ispezionato l’auto, i poliziotti hanno trovato nel portabagagli una mazza da baseball, una mazza da golf e un tirapugni. Anche in questo caso, il giovane conducente dell’auto ha tentato di imbastire una giustificazione poco credibile, riferendo di essere un appassionato di sport, senza però riuscire a spiegare le ragioni del trasporto delle due mazze in piena notte. Quanto ritrovato è stato prontamente recuperato e posto sotto sequestro.

Inoltre, dalle verifiche eseguite sul posto nella banca dati in uso alla Polizia è emerso come il giovane fosse ricercato in ambito internazionale. Pertanto, grazie alla Sala operativa dell’Interpol presso la Direzione Centrale Polizia Criminale, la squadra volanti ha ottenuto il provvedimento di cattura a carico del 31enne, condannato in Albania.

I poliziotti hanno provveduto ad arrestare l’uomo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per le eventuali determinazioni su un’eventuale estradizione in Albania. Altresì, lo hanno denunciato per il reato di porto di armi od oggetti ad offendere. Nei confronti delle altre persone non è emerso nulla a loro carico.

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Cronaca

Paternò, ragazzine molestate e arresto tunisino, i dettagli nella nota dei CC

In un primo episodio l’aggressore avrebbe sorpreso tre minorenni, costringendole a ricevere un bacio sulle labbra; in un secondo caso altre 2 giovani e la madre di una di esse sarebbero state avvicinate dall’uomo costringendole a baciarlo

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Nella giornata di oggi il comando provinciale dei carabinieri di Catania ha divulgato una nota in cui viene descritto, in dettaglio, cosa sia successo venerdì scorso a Paternò, quando un tunisino irregolare ha molestato delle minorenni, nel centro cittadino, per poi essere linciato dalla folla e salvato dai carabinieri.

Si tratta di un 25enne (non un ventenne come diffuso in precedenza dalle forze dell’ordine) di nazionalità tunisina arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata e lesioni personali. Il fermo dell’uomo è stato convalidato nelle scorse ore dal GIP. Era il pomeriggio del 16 maggio quando, tra le 19:00 e le 19:30 circa, la Centrale Operativa dei Carabinieri della Compagnia di Paternò ha ricevuto numerose segnalazioni, tramite il Numero Unico di Emergenza 112, relative alla presenza di un soggetto che avrebbe molestato alcuni i passanti nel centro cittadino.

Nell’immediato è stata allertata una pattuglia della Sezione Radiomobile, che ha subito raccolto le prime dichiarazioni di vittime e testimoni, secondo le quali un individuo aveva appena aggredito alcune giovani ragazze che stavano passeggiando, fuggendo poi per le strade circostanti.

Carabinieri che hanno iniziato la ricerca dell’uomo. Proprio durante l’attività di localizzazione una pattuglia ha individuato il sospetto all’incrocio tra via Emanuele Bellia e via Nazario Sauro, mentre era accerchiato da un gruppo di cittadini, che lo stava linciando.

I carabinieri sono riusciti a strapparlo dalle mani di alcuni cittadini mettendolo in sicurezza per condurlo in caserma. Nel frattempo, diversi residenti si sono recati presso la compagnia carabinieri  per sporgere denuncia, proprio in relazione alle molestie patite ad opera del cittadino straniero.

Le indagini  hanno consentito di ricostruire l’accaduto.  In due episodi distinti, avvenuti a breve distanza di tempo l’uno dall’altro, l’aggressore avrebbe quindi sorpreso tre minorenni tra i 15 e i 17 anni che passeggiavano in via Tripi, zona Via Poggio, costringendole a ricevere un bacio sulle labbra; anche nel secondo caso, in via Nazario Sauro, altre 2 giovani e la madre di una di esse sarebbero state avvicinate dal fermato, che avrebbe utilizzato lo stesso precedente modus operandi, afferrandole il volto per costringerle a baciarlo.

Durante la prima aggressione, inoltre, mentre il 25enne cercava di schiaffeggiare le ragazze, una di esse, cercando di difendersi, ha riportato una leggera escoriazione sul viso, come refertato dai medici del pronto soccorso dell’ospedale del posto.

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