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Cronaca

Bronte, arrestato 29enne per maltrattamenti, vittima la compagna 30enne

In una circostanza avrebbe aggredito la donna minacciandola di morte e puntandole un coltello alla gola dinnanzi alla loro figlia di 6 anni

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I carabinieri del comando stazione di Bronte hanno arrestato un 29enne brontese per maltrattamenti in famiglia; l’uomo è finito ai domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. Le indagini hanno permesso di accertare che l’uomo avrebbe tenuto un comportamento non certo “amorevole” verso la compagna 30enne, messo in luce soprattutto in presenza della loro figlia in tenera età.

 

In particolare il 29enne, dallo scorso mese di gennaio avrebbe acuito l’aggressività del proprio comportamento verso la donna; in una circostanza avrebbe aggredito la compagna minacciandola di morte e puntandole un coltello alla gola, ciò ancora una volta in presenza della loro bimba. Tali comportamenti avrebbero indotto la convivente a troncare la loro relazione sentimentale, abbandonandone l’abitazione familiare ma, per tal motivo, sarebbe stata da quest’ultimo ulteriormente “avvertita” che avrebbe utilizzato su di lei una pistola con nove proiettili, da egli detenuta.

 

La donna, ovviamente sconvolta da tutto ciò, solo da recente avrebbe deciso di denunciare tutto ai carabinieri, raccontando di essere stata presa a pugni e pedate anche durante la gravidanza, picchiata per immotivata gelosia, oppure, addirittura, l’aver subito un tentativo di strangolamento con una cintura o anche l’essere costretta dal compagno a dover ricorrere ai cosmetici per mascherare le ecchimosi, conseguenze dei colpi da lui stesso ricevuti.

 

La bambina di soli 6 anni inoltre, vittima incolpevole dell’insano rapporto dei suoi genitori, avrebbe poi riassunto con poche parole alla nonna materna il clima di terrore nel quale avrebbe da sempre vissuto. In occasione della decisione della madre di lasciare il compagno ed abbandonare l’abitazione familiare, infatti, la bimba avrebbe deciso di non seguire quest’ultima, restando invece in casa con il padre motivando così la sua decisione <<… nonna io devo andare perché se lo faccio arrabbiare lui alza le mani alla mamma! …>>.

Cronaca

Catania, coniugi nascondevano armi e droga, arrestati dai carabinieri

Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina nonche due pistole scacciacani modificate, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti anti proiettili

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A Catania una coppia di coniugi, di 59 e 46 anni, è stata arrestata dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale per detenzione abusiva di armi clandestine e per spaccio di sostanze stupefacenti. Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari dell’Arma hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina e una macchina per la preparazione di confezioni di sottovuoto.

In uno scantinato in uso alla coppia i carabinieri hanno sequestrato due pistole scacciacani modificate e rese offensive e letali considerate pertanto clandestine, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti antiproiettili. La coppia è stata arrestata e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento e disposto per entrambi la misura della custodia cautelare in carcere.

 

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Cronaca

Paternò, casa ospitalità Ipab “S.Bellia”, dal primo gennaio previsto aumento rette

Ci sarà un rincaro di 100 euro delle rette degli ospiti della casa d’ospitalità, una decisione a seguito di un incontro congiunto tra il sindaco Nino Naso, il commissario straordinario Giovanni Rovito e il referente del comitato degli ospiti Angelo Corsaro

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Non 150 euro ma 100 euro mensili. Sarà questo il rincaro nelle rette degli ospiti dell’Ipab Salvatore Bellia di Paternò, attivo da Gennaio 2025. La decisione a seguito di un incontro congiunto tra il sindaco Nino Naso, il commissario straordinario Giovanni Rovito e il referente del comitato degli ospiti Angelo Corsaro.

A disporre inizialmente l’aumento della retta di 150 euro era stato proprio Rovito, spiegando che il provvedimento si era reso necessario viste le difficoltà persistenti dell’ente e per fronteggiare anche la concorrenza delle strutture private. Da lì sono scaturiti malcontenti e dissapori dei familiari dei circa 40 nonnini ospiti presso l’Ipab, i quali hanno dato vita ad un comitato “spontaneo” e in una nota hanno comunicato di non condividerne l’aumento in quanto non riuscirebbero a sostenerlo.  Dunque si è arrivati ad una via di mezzo che può venire in qualche modo incontro alle esigenze dell’ente e contestualmente ai familiari degli anziani: nello specifico, le rette da passeranno dagli attuali 1250 euro a 1350 euro.

“L’IPAB Bellia- ha dichiarato il sindaco Naso – rappresenta per tanti concittadini un punto di riferimento fondamentale nella cura e assistenza dei propri cari. È per questo che mi sono attivato per cercare di venire incontro a chi vive ogni giorno la fatica e la preoccupazione di garantire il miglior sostegno possibile ai propri affetti. Ho quindi proposto al commissario- conclude – di ridurre l’entità dell’aumento delle rette, e sono lieto che la mia richiesta sia stata accolta”.

“Una decisione – conferma il commissario straordinario Rovito – presa alla luce anche delle prime dimissioni che si sono registrate nelle scorse ore. Ho proposte alle famiglie di rivolgersi a dei legali in modo tale che lavorando in sinergia si possa inoltrare all’Asp etnea la richiesta per ottenere dei sussidi soprattutto per gli ospiti che avrebbero delle difficoltà nel saldare le rette mensili”.

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