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Cronaca

Catania, operazione antidroga “Devozione” eseguite all’alba di oggi 13 misure cautelari

Ad operare la Squadra Mobile che ha stroncato un intenso traffico di cocaina sull’asse Calabria-Sicilia.

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E’ scattata all’alba di oggi l’operazione antidroga “Devozione” condotta dalla Questura di Catania. Dalle prime ore di questa mattina, infatti, circa 100 operatori della Polizia di Stato sono impegnati nell’esecuzione di un’ordinanza con cui il Giudice per le Indagini Preliminari presso il locale Tribunale, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia etnea, ha disposto misure cautelari personali nei confronti di 13 soggetti a vario titolo indagati e con differenti profili di responsabilità dei delitti di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, detenzione e porto di armi da fuoco, spaccio di droga. In particolare, è stato documentato un intenso traffico di cocaina sull’asse Calabria-Sicilia.

 

AGGIORNAMENTO ORE 14.30 

I dettagli dell’operazione sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Catania all’interno della Questura di Piazza S.Nicolella dal Questore Giuseppe Bellassai e  dal capo della Squadra Mobile  Antonio Sfameni.

Il provvedimento restrittivo, emesso sulla base di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia ed eseguite dalla Squadra Mobile – Sezione Antidroga della Questura di Catania, accoglie gli esiti di una complessa e articolata attività investigativa avviata nel mese di giugno 2020.

L’indagine, supportata  da  intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche e videoregistrazioni, ha consentito di acquisire significativi elementi a carico di un sodalizio criminale dedito al traffico di cocaina sull’asse Calabria-Sicilia.  Secondo la Procura le attività avrebbero interessato inizialmente il gruppo capeggiato da Carmelo Scilio,  soggetto considerato tra i più noti trafficanti di cocaina operanti in questo capoluogo. In particolare, è stato possibile risalire al fornitore di cocaina di Scilio che sarebbe stato individuato nel calabrese Bruno Cidoni  che da anni sarebbe in affari con gruppi criminali catanesi e che da tempo si era stabilito nella città di Catania avendo la propria base operativa nel rione di San Giovanni Galermo.

Le indagini si sono concentrate quindi proprio sulla figura di Cidoni,  il quale, secondo la Procura,  avrebbe gestito un vasto traffico di cocaina dalla Calabria, avendo i suoi principali collaboratori  in altri due calabresi e in altre persone di Catania. Per trasportare la droga dalla Calabria sarebbero state utilizzate autovetture dotate di appositi vani occulti.

L’azione investigativa, oltre a permettere la ricostruzione della struttura interna del sodalizio che sarebbe stato capeggiato da Cidoni,  ha consentito di documentare, in poco meno di sei mesi, ben 20 trasporti e consegne di ingenti quantitativi di stupefacente che sarebbero state effettuate dall’associazione a numerosi pregiudicati catanesi, alcuni dei quali ritenuti legati a vari clan mafiosi del capoluogo.   Nel corso dell’attività di indagine sono stati, inoltre, effettuati diversi sequestri di sostanze stupefacenti (complessivamente, 11 Kg. di cocaina) e armi (sequestro di pistola revolver calibro 38 special con matricola abrasa e relativo munizionamento).  É stata altresì rinvenuta la somma di euro 90.300,00 in contanti, murata in una parete dell’abitazione di Cidoni.

Cronaca

Belpasso, tre minorenni pizzicati con la droga, due denunce e una segnalazione

I carabinieri hanno controllato un parcheggio che si trova accanto ad un chiosco e hanno notato tre 17enni e un 15enne appartati in una zona poco illuminata

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A Belpasso i carabinieri del locale comando stazione hanno effettuato dei mirati controlli nei punti di ritrovo di giovani e non, con l’obiettivo di accertare se in quei luoghi vi fossero degli spacciatori. Controllato in primis un parcheggio che si trova accanto ad un chiosco situato nel centro cittadino, presso il quale i carabinieri hanno notato tre 17enni e un 15enne appartati in una zona poco illuminata del parcheggio. Nello specifico, 2 giovani erano a bordo dei loro scooter mentre una ragazza e il 15 enne erano a piedi.

L’atteggiamento guardingo della comitiva ha messo in allerta i militari dell’Arma che hanno deciso di perquisirli: nelle tasche di uno dei 17enni i militari hanno recuperato quasi 5 grammi di hashish sigillati in una bustina con chiusura ermetica. L’altro giovane 17enne, invece, ha nascosto negli indumenti intimi non solo 5 grammi di hashish ma anche 3 grammi di marijuana. Inoltre trovato un pacchetto di sigarette con all’interno quasi 200 euro. Nelle tasche del 15enne trovati 1,25 grammi di hashish, forse da poco ricevuti dai due pusher di poco più grandi di lui. I due 17enni sono stati denunciati per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, mentre il 15enne è stato segnalato amministrativamente. Soltanto la ragazza, anche lei opportunamente perquisita da personale femminile, non aveva droghe nella sua disponibilità.

I carabinieri hanno inoltre proceduto anche alle verifiche del rispetto delle norme imposte dal Codice della Strada, per contrastare quelle condotte di guida che mettono a repentaglio l’incolumità di tutti gli utenti della strada, automobilisti e pedoni.  A tal fine, varie pattuglie hanno controllato circa 33 veicoli e 42 persone, elevando 16 sanzioni al Codice della Strada per guida con il cellulare e senza cinture di sicurezza, e sequestrando 8 veicoli per, mancanza di copertura assicurativa RCA. Il totale delle sanzioni ha superato i 12 mila euro.

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Cronaca

Etna, soccorsa escursionista ferita nella serata di ieri nella zona Monte Cacciatore

I soccorritori hanno raggiunto a piedi la donna ferita ad auna caviglia ed accompagnata fino al Rifugio Timparossa, dove ad attenderla si trovavano i vigili del fuoco del distaccamento di Randazzo

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foto Repertorio

Soccorritori in azione ieri sera poco dopo le 23 sull’Etna. I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano sono intervenuti per il recupero di un’escursionista infortunatasi ad una caviglia, nella zona di Monte Cacciatore, ad una quota di circa 2100 metri sul versante nord dell’Etna.

I soccorritori del CNSAS hanno raggiunto a piedi la donna ed accompagnata fino al Rifugio Timparossa, dove ad attenderla si trovavano i vigili del fuoco del distaccamento di Randazzo, giunti con un mezzo fuoristrada attraverso la Pista Altomontana e il sentiero che porta al bivacco.

Costantemente in contatto con la centrale operativa del 118, la squadra d’intervento del soccorso alpino ha concordato il punto d’incontro con l’ambulanza, lungo la strada “Mareneve” nei pressi del Rifugio Ragabo, dove la donna  è stata trasportata, a bordo di un 4×4 dei pompieri per essere consegnata ai sanitari del 118 che hanno provveduto all’ospedalizzazione in pronto soccorso.

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