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Cronaca

Adrano, denunciato per trasporto animali senza autorizzazione e in condizioni pietose

Un uomo di 38 anni è stato denunciato per maltrattamenti di animali mentre viaggiava a bordo di un furgone al cui interno si trovavano tre agnellini di circa quattro mesi e un vitellino di appena dieci giorni

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Ad Adrano agenti di polizia del locale commissariato, durante un’ordinaria azione di controllo del territorio, ha sorpreso un uomo di 38 anni di Tortorici mentre trasportava alcuni animali in condizioni pietose, all’interno di un furgone non idoneo e senza alcuna autorizzazione. L’uomo è stato denunciato per maltrattamenti di animali che è stato intercettato lungo la strada statale 284. L’uomo viaggiava spedito per fare rientro a Tortorici, alla guida di un furgone cassonato che è stato fermato e sottoposto a controllo di polizia.

 

All’interno, sono stati trovati tre agnellini di circa quattro mesi e un vitellino di appena dieci giorni, tutti in un evidente stato di particolare sofferenza, con le zampe legate, riversi sul pianale del veicolo, in uno spazio angusto, senza alcuna forma di aerazione, con un caldo asfissiante.  Sono emerse, quindi, sin da subito le condizioni irrispettose e incompatibili con il trasporto di animali, se si considera che persino la ventilazione all’interno del mezzo è risultata ostruita dalle lamiere, peraltro roventi viste le alte temperature degli ultimi giorni. I poliziotti hanno immediatamente liberato gli animali dai lacci e rimosso il pannello in lamiera per consentire condizioni più favorevoli in attesa dell’intervento del personale veterinario dell’Asp che ha prestato le cure agli animali, in particolar modo al vitellino che presentava un vistoso ascesso.

Inoltre, i controlli hanno permesso di constatare l’assenza di auricolari o di marchi di identificazione, fondamentali per il tracciamento animale, a tutela della salute pubblica, motivo per cui si è proceduto ad applicare i marchi in dotazione specifici per specie, con registrazione dei tre agnellini e del vitellino che sono stati sequestrati amministrativamente e trasferiti con un veicolo idoneo e autorizzato. I controlli degli agenti del commissariato di Adrano si sono estesi anche alla verifica di tutta la documentazione utile e necessaria, prevista dalla legge, per il trasporto di animali vivi ed è emersa la totale assenza dei documenti di accompagnamento per il trasporto, come pure per il furgone l’autorizzazione al trasporto di animali. Al conducente del mezzo sono state comminate le opportune sanzioni pecuniarie e, in quanto proprietario degli animali, è stato denunciato in stato di libertà per il reato di maltrattamenti, previsto e punito dall’art. 544 del Codice penale che, a riguardo, prevede la reclusione da tre a diciotto mesi e una multa da 5 mila a 30 mila euro.

Cronaca

Paternò, ennesimo parcometro vandalizzato nella notte

Continuano le azioni vandaliche da parte di ignoti, ai danni delle colonnine di sosta

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Non si placa l’ondata di vandalismi che sta mettendo a dura prova il sistema di parcheggi a pagamento della città. La notte scorsa, ignoti hanno preso di mira un parcometro situato in via Emanuele Bellia, distruggendolo completamente e compromettendone il funzionamento. L’episodio rappresenta l’ultimo di una serie di atti vandalici che negli ultimi giorni hanno interessato diverse zone del centro cittadino, creando non pochi disagi per automobilisti e commercianti della zona. Un elemento che potrebbe rivelarsi decisivo nelle investigazioni è rappresentato dalle telecamere di videosorveglianza di un istituto bancario presente nelle immediate vicinanze del luogo dell’episodio. Le immagini, se disponibili, potrebbero fornire elementi fondamentali per ricostruire la dinamica dei fatti e individuare gli autori del danneggiamento.

Quello di via Bellia non è purtroppo un caso isolato. Negli ultimi giorni, la città di Paternò ha registrato una preoccupante escalation di vandalismi ai danni dei parcometri per il pagamento della sosta. Altre colonnine erano state infatti prese di mira in via Roma e nel parcheggio antistante l’ospedale Santissimo Salvatore. La sistematicità di questi episodi sta destando crescente preoccupazione tra l’amministrazione comunale e i residenti, che si trovano a fare i conti con un fenomeno che, oltre a comportare costi significativi per la riparazione e sostituzione delle apparecchiature, compromette il normale funzionamento del sistema di parcheggi a pagamento.

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Chiesa

Catania, omicidio Re, intervento Arcivescovo: “Anche se aggressore è straniero non si deve alimentare odio”

“Esprimo, a nome dell’intera Arcidiocesi di Catania- scrive Mons. Renna- la più sentita vicinanza alla moglie, alla figlia e a tutti i familiari di Santo”

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Sull’uccisione del pasticcere 30enne di Mascalucia, Santo Re, avvenuta a Catania ad opera di un 37enne dello Zimbabwe, uno straniero irregolare sul territorio nazionale c’è da registrare l’intervento dell’Arcivescovo di Catania Mons. Luigi Renna.

“La notizia della brutale uccisione di Santo Salvatore Giambattista Re, giovane padre e stimato lavoratore, ha profondamente scosso la nostra comunità. In un momento in cui si apprestava a tornare dalla sua famiglia, la sua vita è stata tragicamente spezzata da un atto di insensata violenza.

Esprimo, a nome dell’intera Arcidiocesi di Catania- scrive Mons. Renna- la più sentita vicinanza alla moglie, alla figlia e a tutti i familiari di Santo. Possa il Signore donare loro conforto e forza in questo momento di indicibile dolore”.

Santo Re

Il Capo della Chiesa catanese ha invitato i fedeli a pregare per l’anima del giovane 30enne a sua anima e a riflettere “sull’importanza di costruire una società fondata sul rispetto reciproco, sulla solidarietà e sulla giustizia.

Il fatto che l’aggressore sia uno straniero non deve in alcun modo alimentare odio o diffidenza verso chi è diverso da noi o si trova nel bisogno- ha proseguito Renna-Ogni persona porta con sé una dignità inviolabile, e la via del Vangelo ci chiama a rispondere al male con il bene, alla paura con l’accoglienza, al rancore con il perdono”.

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