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Cronaca

Paternò, vandalizzato il parco giochi “Giardino del sorriso” di Viale dei Platani

Una bambinopoli inclusiva nata grazie alla solidarietà di numerosissime associazioni e aziende paternesi, ma anche singoli cittadini, che avevano contribuito con donazioni per realizzarla

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Era il 30 aprile del 2018 quando fu inaugurato il “Giardino del sorriso”, una bambinopoli inclusiva collocata nello spazio a verde di Viale dei Platini a Paternò non distante dalla sede dell’INPS. Sono trascorsi oltre 6 anni da quel giorno e il parco giochi si presenta agli occhi dei cittadini vandalizzata. Una delle due “altalene” presenti nel parco giochi, in particolare quella che può accogliere bambini disabili su carrozzina è totalmente fatta a pezzi e non utilizzabile. Evidentemente il “gioco” potrebbe essere stato utilizzato da uno o più soggetti probabilmente in contemporanea che praticamente si è staccato dal gancio in ferro rendendola al momento non utilizzabile.

Ed ancora altri giochi sono stati danneggiati che li renderebbero insicuri. Per non parlare di una panca in legno fatti a pezzi. Insomma coloro che sono gli autori di un simile atto vandalico avrebbero un senso civico pari a zero. Il parco inclusivo era nato da una iniziativa dell’associazione “Zona Franca”. Una bambinopoli inclusiva nata grazie alla solidarietà di numerosissime associazioni e aziende paternesi, ma anche singoli cittadini, che avevano contribuito con donazioni per realizzarla. Nel giorno della sua inaugurazione si parlò della presenza di telecamere di video sorveglianza per proteggerla da atti vandalici e furti. Ci si chiede se attualmente il sistema di video sorveglianza sia operativo oppure sparito per mano di qualche ladro o vandalo.

 

Cronaca

Catania, ingoia droga per sfuggire ad un controllo, salvato dai carabinieri

l militari dell’Arma hanno dovuto praticare una manovra anti-soffocamento, visto che il 42enne ha preso una busta in plastica e ha cercato di ingoiarla, non riuscendo a deglutirla

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A Catania un uomo di 42 anni ha rischiato di soffocare pur di non farsi prendere dai carabinieri con un’intera busta di droga. Il 42enne è stato arrestato dai militari dell’Arma dopo che quest’ultimi hanno dovuto praticare una manovra anti-soffocamento dal momento che l’uomo, in piazza Alcalà, una volta visti i militari, ha preso una busta in plastica dallo zaino e ha cercato di ingoiarla, non riuscendo però a deglutirla.

A quel punto, i carabinieri hanno prestato soccorso e grazie alla tecnica salvavita di primo soccorso, utilizzata in caso di ostruzione delle vie respiratorie, sono riusciti a fargli espellere la busta. All’interno, sono stati trovati più di 10 grammi tra ketamina, cocaina rosa ed ecstasy.

L’uomo era stato visto comportarsi in modo “sospetto”: aveva la testa coperta con il cappuccio della felpa e si guardava ripetutamente attorno, come se stesse aspettando qualcuno.  Nella tasca del jeans sono stati recuperati 1.700 euro e le chiavi di un’auto, un Alfa Romeo. Dopo aver raccontato alcune “frottole”, i carabinieri hanno disposto immediati accertamenti attraverso la banca dati in uso alle forze dell’ordine, smentendo tutti i racconti resi dal 42enne, risalendo alla sua identità in modo certo e all’indirizzo della sua abitazione.

Nell’appartamento i militari hanno trovato, sul comodino della camera da letto, altre dosi di droga, per un peso complessivo di 400 grammi, oltre ad eccipienti necessari per produrre la sostanza della cocaina rosa, tra questi creatina e polvere alimentare di colore – appunto – rosa. Quest’ultima sostanza, interamente sintetica e ottenuta da un mix di ketamina, metanfetamina, ecstasy e crack, mescolati insieme, produce effetti devastanti sul cervello e ha un costo di quasi 400 euro al grammo e, per questa ragione, viene denominata con l’espressione la “droga dei ricchi”.

Oltre alle droghe, l’uomo avrebbe nascosto in casa più di 12 mila euro, ritenuto guadagno dell’attività illecita. Infine, sono stati trovati pure bilancini di precisioni e materiale per il confezionamento delle sostanze stupefacenti. L’arrestato è stato ristretto nel carcere di Catania Piazza Lanza .

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Cronaca

Giarre, Ispettori del lavoro scoprono lavoratori in nero in cantiere

Sanzioni salate per l’azienda, compresa la sospensione del cantiere

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Nei giorni scorsi, gli Ispettori INL del Contingente Sicilia hanno effettuato a Giarre un accesso in un cantiere edile. La verifica ha consentito di accertare che tutti e 3 i lavoratori presenti erano in nero. Essendo stata superata la soglia del 10% di irregolari, è stata imposta la sospensione dei lavori. Nel corso dell’accertamento è stata altresì appurata la mancata effettuazione della visita medica dei lavoratori. Gli ispettori hanno irrogato sanzioni amministrative di sospensione per 2.500 euro, oltre alla maxi-sanzione fino ad un massimo di 14.200 euro, alle quali si aggiungono le sanzioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, fino ad un massimo di 5.695,36 euro.

 

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