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Rifiuti, da domani nuovamente non operativa la discarica di Lentini

Gli amministratori giudiziari della struttura hanno sottolineato il fatto che, in applicazione di un provvedimento di Schifani, hanno ricevuto la disponibilità al conferimento solo da due delle quattro società gestori di discariche citate dall’ordinanza

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Torna l’emergenza rifiuti per 200 comuni della Sicilia, compresa la città Catania e di diversi comuni della provincia etnea,  in quanto da domani la discarica di Lentini resterà nuovamente chiusa.  Gli amministratori giudiziari della struttura hanno sottolineato il fatto che dopo avere riavviato l’impianto il 26 giugno scorso, in applicazione di un provvedimento del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani,  che è anche commissario per l’emergenza rifiuti nell’isola, hanno ricevuto la disponibilità al conferimento solo da due delle quattro società gestori di discariche citate dall’ordinanza di Schifani, la Impianti Srr Ato 4 di Caltanissetta e la Catanzaro Costruzioni.

“In considerazione di questo e della conseguente saturazione degli spazi disponibili per lo stoccaggio delle balle filmate di rifiuto Eer 191212 – scrivono gli amministratori giudiziari della Sicula Trasporti – la scrivente società non potrà materialmente proseguire l’attività di trattamento, e quindi di ricezione, oltre il 02 luglio del 2024, riservandosi peraltro di limitare i conferimenti già da oggi se le condizioni di sicurezza dell’area conferimento lo richiedessero. Si chiede, con urgenza – conclude il documento – una visita ispettiva al fine di constatare quanto affermato da parte degli organi di controllo del territorio: Arpa Sicilia, Arpa Uos Attività produttive Catania, comando provinciale dei Vigili del fuoco e Asp di Catania”.

Dopo l’annunciata nuova chiusura del Tmb di Lentini arrivano le prime reazioni della politica. Il deputato di Sud chiama nord all’Ars, Giuseppe Lombardo ha diffuso una nota in cui ha affermato che “questa ennesima chiusura conferma l’incapacità e la gestione fallimentare del settore. Chiediamo le dimissioni immediate degli assessori regionali ai Rifiuti, Di Mauro, e all’Ambiente, Pagana. Non si possono lasciare i comuni siciliani alla mercé di un gestore di un impianto che, a causa della complicità di un sistema malato, continua a influenzare negativamente il sistema dei rifiuti in Sicilia. Il presidente Schifani deve trarre le conseguenze di questa situazione e dimettersi insieme ai suoi assessori”.

Critiche pesanti e richieste di dimissioni arrivano anche dalla segretaria provinciale del PD, Maria Grazia Leone: “Con temperature del genere, non dare gli strumenti necessari ai Sindaci per ripulire le loro strade è assurdo. Non avere notizie di come si vuole uscire fuori dall’ennesima crisi annunciata è una vergogna insopportabile- ha detto Leone- il presidente Schifani, che è anche Commissario per l’emergenza, si prenda le sue responsabilità. Delle due l’una: rimuova subito gli assessori, chiamati in causa nei giorni scorsi o sia pronto lui a rassegnare le dimissioni”, ha concluso Maria Grazia Leone.

Intanto in queste ore è in corso una riunione in video collegamento tra gli assessori regionali all’Energia, Roberto Di Mauro, e al Territorio, Elena Pagana, il capo di gabinetto di Palazzo d’Orleans Salvatore Sammartano, i dirigenti generali dei dipartimenti regionale della Protezione civile Salvo Cocina, dell’Ambiente Patrizia Valenti, di Acqua e rifiuti Arturo Vallone, di Arpa Sicilia Vincenzo Infantino, oltre a Domenico Baratta della Commissione tecnica specialistica per il rilascio delle autorizzazioni ambientali regionali e al direttore tecnico della Sicula Trasporti, Marco Morabito.

“Tutti gli uffici della Regione- ha detto Renato Schifani – sono stati mobilitati per l’individuazione di immediate soluzioni alle problematiche sollevate dagli amministratori di Sicula Trasporti, ai quali va il nostro ringraziamento per la interlocuzione responsabile e di profondo senso istituzionale. Ancor di più la vicenda di Lentini conferma la strategicità della realizzazione dei due termovalorizzatori già finanziati dal Fondo di sviluppo e coesione, la cui operatività spazzerà decenni di errate politiche sui rifiuti, figlie di assenza di coraggio in scelte strategiche che andavano assunte in precedenza” ha concluso il governatore siciliano

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Etna, alta colonna di cenere dalle aree sommitali

La cenere che fuoriesce dal cratere Voragine, sta ricadendo su diversi paesi pedemontani in direzione sud-est

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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalla rete di telecamere di sorveglianza che l’attività stromboliana al cratere Voragine è evoluta a fontana di lava e produce una colonna che raggiunge l’altezza di circa 4500 m slm e si propaga in direzione SE. E’ stata altresì segnalata la ricaduta di cenere su diversi abitati dell’area sud orientale etnea e fino a Catania. L’ampiezza media del tremore, dopo avere raggiunto il valore massimo intorno alle 14:30 UTC ha subito un repentino decremento fino a raggiungere l’intervallo dei valori medi. Intorno alle 15:00 UTC una nuova fase di rapido incremento ha riportato l’ampiezza su valori elevati, dove tuttora permane con valori molto alti. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico continua ad essere localizzato poco a est del cratere Voragine ad una elevazione di circa 2900 m sul livello del mare. Anche gli eventi infrasonici hanno visto un rapido decremento della frequenza di accadimento fino alla loro scomparsa tra 14:45 e le 15:25 UTC. Successivamente, si è osservata una ripresa dell’attività caratterizzata da eventi e tremore infrasonico. Questi sono localizzati al cratere Voragine e l’ampiezza degli eventi è alta.
L’analisi dei dati delle deformazione del suolo evidenziano un pattern complesso e ancora in rapida evoluzione. La rete clinometrica evidenzia una prima fase deformativa sommitale alle 14.40UTC, seguita da una breve fase di stabilità. La deformazione riprende alle 15.15UTC, coinvolgendo con un debole segnale (meno di 0.1 microradianti) anche una stazione a media quota (Monte Denza); al momento, la deformazione alla stazione sommitale di ECP (Cratere del Piano, ha raggiunto un’ampiezza di oltre un microradiante. Anche il dilatometro di monte Ruvolo mostra una prima fase di deformazione, segnalata nel precedente comunicato e che ha raggiunto circa 15 nanostrain, interrotta da una breve inversione alle 14.35UTC, con una successiva ripresa alle 15.15UTC. Al momento, questa seconda fase ha raggiunto circa 30 nanostrain. La rete GNSS ad alta frequenza non evidenzia al momento deformazioni al di fuori del rumore di fondo.

AGGIORNAMENTO ORE 19.30 

Problemi all’aeroporto di Fontanarossa. A  causa dell’attività eruttiva dell’Etna e contestuale emissione di cenere vulcanica in atmosfera, l’Unità di crisi ha disposto la chiusura del settore dello spazio aereo B2.

I movimenti sono limitati a 5 arrivi ogni ora, e le partenze saranno gestite di conseguenza.
“Consigliamo ai passeggeri di contattare le compagnie – dicono dalla SAC- per informazioni relative a eventuali ritardi o cancellazioni dei voli”.

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Belpasso, sindaco dispone chiusura notturna per le fontanelle pubbliche

“La decisione è stata presa per diminuire gli sprechi ed evitare i rumori notturni” ha detto il primo cittadino Carlo Caputo 

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Il sindaco di Belpasso, Carlo Caputo, ha disposto la chiusura notturna delle fontanelle pubbliche della città. L’erogazione dell’acqua sarà quindi sospesa ogni notte a partire dalle ore 23.00 fino alle ore 6.30 della mattina successiva. Si comincerà dalle fontanelle principali del centro (la prima è stata quella in piazza della Repubblica) per poi estendere la limitazione anche alle altre. “Una nuova misura volta a preservare le risorse idriche della nostra città e migliorare la qualità della vita dei nostri residenti”, ha spiegato Caputo. La decisione è stata presa per diminuire gli sprechi ed evitare i rumori notturni.

“Dovevamo innanzitutto prevenire gli sprechi di acqua in questo periodo di crescente attenzione alle risorse naturali. La siccità di cui tanto si parla in Sicilia è una realtà con cui dobbiamo fare i conti e anche i comuni possono adottare misure per risparmiare acqua. Chiudendo le fontanelle durante le ore notturne, riduciamo il rischio di sprechi accidentali e intenzionali”.

Un provvedimento anche per evitare schiamazzi notturni. “Le fontanelle spesso diventano punti di ritrovo notturni, generando rumori che possono disturbare il riposo dei cittadini residenti nelle vicinanze. La chiusura notturna contribuirà a mantenere la quiete pubblica durante le ore di sonno. L’impegno del Comune è costante per impedire l’abuso delle risorse da parte di alcuni cittadini con scarso senso civico. Purtroppo è stato osservato che alcune persone utilizzano le fontanelle per rifornirsi privatamente e riempire grandi contenitori d’acqua, così rendendo meno agevole l’accesso ad altri cittadini. La chiusura notturna ridurrà questi comportamenti abusivi, garantendo un uso più equo e rispettoso delle risorse idriche- ha detto  il sindaco – Siamo consapevoli dell’importanza delle fontanelle per la nostra comunità e ci impegniamo a garantire che siano accessibili durante le ore diurne per tutti i cittadini che ne hanno bisogno.

Allo stesso tempo, chiediamo la comprensione e collaborazione in questa iniziativa che ha l’obiettivo di educare la comunità a un uso consapevole dell’acqua e a proteggere le preziose risorse naturali”, ha concluso il sindaco Caputo.

 

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