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Cronaca

Etna, attività stromboliana intracraterica al cratere di Nord-Est

Intorno alle 20 di stasera una esplosione impulsiva ha prodotto materiale cineritico freddo che si è rapidamente disperso in atmosfera

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L’Etna è irrequieta ed è monitorata costantemente dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia , i cui esperti hanno registrato intorno alle 20 di stasera una esplosione impulsiva da cratere di Nord-Est, che ha prodotto materiale cineritico freddo che si è rapidamente disperso in atmosfera. L’ analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza e le osservazioni effettuate oggi da personale INGV durante un sopralluogo in area sommitale hanno evidenziato che è in corso un’attività stromboliana intracraterica al cratere di Nord-Est.

Tale attività produce materiale fine e grossolano, lanciato fino a decine di metri di altezza sull’orlo craterico; i prodotti più grossolani ricadono sia internamente alla depressione craterica che sui fianchi del cono.  Intorno alle ore 20 di stasera le stazioni della rete sismica hanno registrato un transiente a bassa frequenza con ampiezza tra le maggiori degli eventi sismici sommitali registrati nelle ultime ore. A questo evento sismico risulta associato un segnale infrasonico localizzato al cratere di Nord-Est.

Nel corso della giornata odierna l’ampiezza media del tremore vulcanico è rimasta sempre confinata nell’intervallo dei valori bassi con tendenza al decremento. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato in prossimità del cratere di Sud-Est ad una elevazione di circa 2500-2800 m sul livello del mare. L’attività infrasonica è principalmente localizzata in coincidenza del cratere di Nord-Est. Il tasso di accadimento degli eventi risulta basso, mentre le ampiezze di questi mostrano valori alti. Per quanto riguarda le deformazioni del suolo, le reti permanenti non mostrano variazioni significative.

Cronaca

Catania, corse turistiche con taxi abusivi, sanzionati 4 finti tassisti

La Polstrada ha provveduto il ritiro della patente ai fini della sospensione per un periodo dai 4 ai 12 mesi e il sequestro dei mezzi ai fini della confisca

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Giro di vite della Polizia di Stato per contrastare il fenomeno dei tassisti abusivi che diventa sempre più frequente in concomitanza con la crescita dei flussi turistici in città.

Negli ultimi giorni, gli agenti del Compartimento Polizia Stradale di Catania hanno intensificato i servizi di controllo nei principali snodi turistici della città dove sono stati trovati autisti non autorizzati che, con le proprie autovetture private, hanno occupato le corsie riservate ai veri taxi per intercettare i viaggiatori, in gran parte stranieri, offrendo servizi di trasporto in modo del tutto abusivo e senza garanzie di sicurezza.

Il disorientamento iniziale dei turisti e i prezzi ritenuti più bassi costituiscono linfa vitale per coloro che svolgono la professione illegale di “finti tassisti” e cercano di accaparrarsi turisti fornendo corse fino alle strutture ricettive e giri turistici senza alcun riferimento alle tabelle tariffarie.  Per contrastare questa prassi la Polstrada ha rafforzato le attività di controllo nella zona della Stazione ferroviaria di Catania dove sono stati individuati diversi “falsi tassisti” che avrebbero tentato di convincere alcuni turisti a salire a bordo delle loro autovetture, assicurando prezzi appetibili.

I poliziotti hanno identificato 4 uomini sprovvisti di licenza, in violazione di tutte le prescrizioni previste dal Codice della Strada per la categoria professionale degli autisti.

In un caso, uno di loro aveva già convinto otto turisti lituani a compiere un percorso turistico verso l’Etna, mentre in un altro caso due stranieri avevano optato per la corsa abusiva rispetto a quella offerta legittimamente dagli autobus di linea.  Per i 4 autisti abusivi è scattata oltre una sanzione amministrativa pecuniaria, il ritiro della patente ai fini della sospensione per un periodo dai 4 ai 12 mesi e il sequestro dei mezzi ai fini della confisca.

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Cronaca

Catania, annegato 20enne, avrebbe tentato di recuperare una palla caduta in mare

La tragedia nel pomeriggio di ieri. A recuperare il corpo senza vita una motovedetta della Guardia Costiera. Indagini in corso da parte della Polizia di Stato

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FOTO REPERTORIO

Tragedia nelle scorse ore a Catania dove una giornata di allegria si è trasformata in dramma. Un 20enne è morto annegato nel pomeriggio di ieri nelle acque antistanti Piazza Nettuno, nel capoluogo etneo, nei pressi del lungo mare di Ognina.  Si tratta di Simone Currò. A recuperare il corpo in acqua senza vita una motovedetta dalla Guardia Costiera.

Da una prima ricostruzione fatta dalle autorità competenti il giovane si sarebbe tuffato in mare per recuperare un pallone mentre giocava con un amico. Purtroppo per il giovane non c’è stato nulla da fare.

Infatti scattata la segnalazione per la presenza in acqua di un corpo la motovedetta giunta sul posto l’ha recuperato e condotto presso il porticciolo di Ognina per affidarlo ai sanitari del 118.  Successivamente, il corpo senza vita del 20enne, e su disposizione del magistrato di turno, è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale Cannizzaro. La polizia di stato ha avviato le indagini del caso.

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