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Cronaca

Etna, biker muore nella zona impervia di Timpa Modda, incerte cause decesso

Non è chiaro cosa abbia provocato il decesso: ossia un malore che lo avrebbe fatto successivamente cadere oppure un incidente vista la zona piuttosto “particolare” che si sarebbe rilevato alla fine fatale.

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Un biker di 50 anni di Pedara è morto oggi poco prima delle 13.30 mentre si trovava con un gruppo di amici a percorrere con la propria mountain- bike una zona impervia dell’Etna. Non è chiaro cosa abbia provocato il decesso: ossia un malore che lo avrebbe fatto successivamente cadere oppure un incidente vista la zona piuttosto “particolare” che si sarebbe rilevato alla fine fatale. A tal proposito sono stati allertati dalla Centrale Operativa 118, i tecnici delle Stazioni Etna Nord ed Etna Sud del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano; l’uomo percorreva, insieme ad un gruppo, il sentiero sterrato di Timpa Modda, zona di Pietracannone, nel territorio del comune di Milo, sul versante sud-est dell’Etna.

La squadra di soccorso del CNSAS Sicilia, insieme ai sanitari del 118, a bordo di un mezzo fuoristrada e poi a piedi fino al punto delle coordinate fornite, ha raggiunto il luogo impervio dell’incidente, dove si trovava il biker caduto. Valutate le condizioni dell’infortunato, sono state immediatamente praticate le procedure di rianimazione, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare e il medico del 118 presente sul posto, ne ha constatato il decesso. Su autorizzazione dell’autorità giudiziaria, il biker, privo di vita, è stato trasportato dai soccorritori, con ausilio di barella portantina, fuori dal sentiero sterrato fino alla vicina strada “Mareneve”, per le successive procedure di trasferimento della salma. Sul posto presenti i carabinieri della Stazione di Sant’Alfio e il SAGF della Guardia di Finanza.

Cronaca

Catania, getta droga nel water ma la Polizia la recupera tra i liquami, 43enne arrestato

Si tratta di 450 grammi di marijuana e 15 grammi di cocaina, mentre è stata ritrovata a seguito di una perquisizione domiciliare una somma pari a circa 27 mila euro

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Avrebbe escogitato un piano per sbarazzarsi della droga attraverso il water per poi recuperarla tramite un pozzo nero realizzato direttamente in casa. L’ideatore sarebbe stato un 43enne catanese che è stato arrestato dalla polizia. Nel corso di un servizio di controllo di Picanello, centro storico di Catania,  i poliziotti hanno notato strani movimenti proprio dinnanzi l’abitazione dell’uomo noto alle forze dell’ordine.

Da qui è scattato il controllo nella casa del 43enne. Non appena hanno bussato al portone di casa, i poliziotti hanno sentito il rumore dello scarico del water in azione e, non appena il proprietario ha aperto la porta è stato avvertito un fortissimo odore di marijuana. Grazie alle tracce d’acqua presenti sul pavimento i poliziotti sono arrivati nella lavanderia, luogo in cui è stata scoperta una botola piazzata proprio al centro della stanza. Una volta sollevato il coperchio è stato possibile scoprire il pozzetto nero, congegnato proprio per disfarsi della droga in modo rapido nel caso di visite indesiderate delle forze dell’ordine.

Infatti, una volta tirato lo sciacquone, la droga gettata nel water passava nel pozzetto dove l’uomo avrebbe potuto recuperarla, individuandola tra i liquami. Recuperati dalla polizia ben 450 grammi di marijuana e 15 grammi di cocaina. La perquisizione è stata estesa all’intero appartamento e ha consentito di ritrovare un’ingente somma di denaro, pari a circa 27 mila euro, ritenuta palesemente provento dell’intenso traffico di droga, considerato che, oltre a non essere occupato in alcuna attività lavorativa, il 43enne ha precedenti di polizia giudiziaria legati al mondo della droga.

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Cronaca

Catania, coniugi nascondevano armi e droga, arrestati dai carabinieri

Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina nonche due pistole scacciacani modificate, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti anti proiettili

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A Catania una coppia di coniugi, di 59 e 46 anni, è stata arrestata dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale per detenzione abusiva di armi clandestine e per spaccio di sostanze stupefacenti. Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari dell’Arma hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina e una macchina per la preparazione di confezioni di sottovuoto.

In uno scantinato in uso alla coppia i carabinieri hanno sequestrato due pistole scacciacani modificate e rese offensive e letali considerate pertanto clandestine, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti antiproiettili. La coppia è stata arrestata e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento e disposto per entrambi la misura della custodia cautelare in carcere.

 

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