Connect with us

Cronaca

Paternò, arrestato rapinatore seriale, sarebbe l’autore di ben 13 colpi

In manette Mirko Natale Fusto il quale tra gennaio ed il maggio scorso avrebbe effettuato con cadenza quasi bisettimanale rapine a distributori di carburanti ed esercizi commerciali, principalmente supermercati armato di coltello o pistola

Pubblicato

il

A Paternò i carabinieri della locale compagnia hanno arrestato su Mirko Natale Fusco, 31 anni, ritenuto l’autore di nove rapine compiute nei mesi scorsi con le stesse modalità in diversi esercizi commerciali di Paternò e Santa Maria di Licodia.  L’uomo era noto agli investigatori per averi in passato compiuto rapine con lo stesso modus operandi.

A tradirlo è stato un tatuaggio sul collo. Dalle indagini è merso che Fusto tra gennaio ed il maggio scorso avrebbe effettuato con cadenza quasi bisettimanale rapine a distributori di carburanti ed esercizi commerciali, principalmente supermercati armato di coltello o pistola. Le indagini si sono avvalse delle testimonianze dei dipendenti dei negozi e delle immagini registrate da telecamere di sorveglianza.

Dopo aver commesso le nove rapine nel comprensorio paternese, tutte con un bottino medio di circa 400 euro, l’indagato si sarebbe poi spostato nelle zone di Gravina di Catania e Catania, dove avrebbe rapinato un distributore di carburanti e una gioielleria – negozio dove si sarebbe impossessato di gioielli per un valore di oltre 100.000 euro, con dinamiche d’azione pressoché identiche tra loro – per le quali sarebbe stato immediatamente identificato e denunciato dai carabinieri della compagnia di Gravina di Catania e quelli di Catania Piazza Dante. Durante una perquisizione i militari dell’Arma hanno sequestrato alcuni capi d’abbigliamento che sarebbero stati indossati per compiere le rapine.

Lo stesso Fusto sarebbe l’autore di due altre rapine commesse tra aprile e maggio a Catania tra via Pietro Garifano e via Sangiuliano, che avevano fruttato circa 280 mila euro. Sui due colpi ha indagato la Squadra Mobile di Catania. La prima rapina risale allo scorso 16 aprile all’interno di una gioielleria del centro storico di Catania, nel corso della quale, un uomo armato di pistola ha portato via oro e preziosi per un valore di 220.000 euro, la seconda rapina risale al 10 maggio scorso, quando in un’altra gioielleria cittadina, ha portato via preziosi per 60 mila euro. Fusto è stato identificato anche perché ha commesso tutte e due le rapine a volto scoperto e facendo trasparire dei tatuaggi vistosi e con caratteristiche tali da agevolare la sua identificazione.

Cronaca

Paternò, strade formato “trazzera”, la rabbia dei cittadini

Numerosi i casi di automobilisti che hanno visto i pneumatici delle proprie auto bucati o ammortizzatori danneggiati. Problemi anche per conducenti di mono pattini caduti o pedoni scivolati in prossimità della “immancabile” buca

Pubblicato

il

Strade del centro storico e della periferia paternese piene di buche e imperfezioni di vario tipo, che le rendono insicure e pericolose. Numerose le richieste dei cittadini rivolte alle autorità comunali, affinchè intervengano per sistemarle, eliminando così il pericolo per automobilisti, scooteristi ma anche semplici pedoni.

A denunciare il tutto sono singoli cittadini ma anche associazioni non profit attive sul territorio. Sono numerosi i casi di automobilisti che hanno subito danni rilevanti alle proprie autovetture: pneumatici bucati o ammortizzatori danneggiati per non parlare di scooteristi o conducenti di mono pattini caduti proprio in prossimità di buche. Pedoni caduti con tanto di infortunio per via della “immancabile” buca. Situazione critica in buona parte di  Via Circonvallazione, Via Monti e via Lepanto (queste due ultime arterie viarie da rifare) nonche Via Reggio, Via Taormina. Strade che si trovano alle spalle della villa comunale.

Oppure via Campania, Via Venezia, Via Napoli, Via De Amici o via Generale Carrascosa. Per non parlare della strada che collega Via Scala Vecchia con Via Leoncavallo nel villaggio Giaconia in territorio di Belpasso. Una vera e propria gruviera. Si tratta di strade che ricadono tra i quariteri Villetta e Scala Vecchia. Rete viaria in ginocchio e strade malmesse nel quartiere Montecenere: come in via Sant’Anna, via Gatto, via Russo, via Marchese e via Renna. Imperfezione di diverso tipo, anche con la presenza di avvallamenti si riscontrano nella zona di Piazza Vittorio Veneto: in via Chiesa Nuova, Via Girgenti, via Cutore Davide, Via Celona e via Signorelli.

Tuttavia sono tante altre le strade non elencate ma di cui è stata segnalata la presenza che sono “caratterizzate” da profonde “ferite”. Da giorni comunque, visto che il tempo lo consente, sono in atto da parte dell’ente comunale interventi finalizzati a “chiudere” le centinaia di buche presenti sul territorio urbano.

Continua a leggere

Associazionismo

Caltagirone, un corteo di uomini per dire un no alla cultura della violenza di genere

L’evento non si è limitato alla denuncia, ma era anche un momento di costruzione e impegno per il futuro

Pubblicato

il

Foto "LiveSicilia"

Si è svolto ieri pomeriggio a Caltagirone un “corteo di soli uomini” che nel tratto finale del percorso è stato “raggiunto da un corteo di donne” per sfilare insieme. A promuovere l’iniziativa il comitato #noncisonoscuse per dire no ai femminicidi e le violenze di genere e per “mettere in moto un processo di consapevolezza, di coscienza e di impegno, per avviare un cambiamento culturale profondo e duraturo”.

L’idea del comitato nasce dalla consapevolezza che la battaglia contro la violenza di genere appartiene tanto alle donne quanto agli uomini e che l’azione di contrasto per l’abbattimento di quella sottocultura di prevaricazione del maschile sul femminile che, stando alla cronaca, resiste ancora nella relazione uomo-donna, non debba essere una battaglia esclusivamente femminile, come spiegato dall’avvocato Luca Cultrera, promotore dell’evento.

“La violenza di genere ha radici profonde, ma coinvolge entrambi i generi. È necessario che anche gli uomini si assumano la responsabilità e il dovere di agire concretamente per un cambiamento ha dichiarato Cultrera- L’incontro con le donne, che attendono gli uomini quasi a fine corteo per poi percorrere l’ultimo tratto assieme è la metafora di un percorso che va fatto necessariamente assieme dopo il riconoscimento da parte dell’uomo che il cammino è lungo e che è rimasto indietro”.

Il promotore dell’iniziativa l’avvocato Luca Cultrera e uomini e donne del comitato organizzatore hanno stilato un decalogo letto durante l’incontro.

1)Riconosco la fragilità e la sensibilità come qualità che rendono migliori gli esseri umani;

2)Esprimere le emozioni non è debolezza, ma forza;

3)Rispetto la libertà, l’autonomia e l’indipendenza di ogni donna: nessuno ha potere assoluto sull’altro;

4)Rimango fuori da ciò che non mi è concesso: il “no” di una donna non è una sfida da cogliere, ma un confine sacro e inviolabile;

5)Rifiuto l’uso della forza, della prepotenza e dell’aggressività come forme di interazione tra uomini e donne: non alzo la voce, non punto il dito, non mi impongo con la forza, non faccio commenti umilianti;

6)Non faccio battute sessiste e prendo le distanze da chi le fa;

 

7)Intervengo e denuncio qualsiasi forma di violenza contro le donne, anche se coinvolge qualcuno a me vicino: l’indifferenza è complicità;

 

8)Educo e mi educo: parlo apertamente di femminicidio e violenza di genere con figli, amici e colleghi;

 

9)Non cerco alibi: non ci sono scuse che giustifichino la violenza; non oserò mai fare a una donna ciò che non vorrei fosse fatto a mia figlia, a mia madre o alle persone a me più care;

 

10)Scelgo di non restare a guardare, agisco per il cambiamento: parteciperò alle manifestazioni #noncisonoscuse per onorare la memoria delle donne uccise finora.

 

L’evento, quindi, non si è limitato alla denuncia, ma come momento di costruzione e impegno per il futuro.

 

Continua a leggere

Trending