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S.M. Di Licodia, Grazia Ranno diventa ancora più “indipendente”

Grazia Ranno: “Non voglio essere più complice della decadenza dei valori che hanno ispirato la mia volontà di entrare in politica per mettermi al servizio della mia popolazione”

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Riceviamo e pubblichiamo la nota della consigliera Grazia Ranno indirizzata al Sindaco, ai colleghi consiglieri e al Presidente del Consiglio relativamente alla posizione politica assunta dalla stessa all’interno del civico consesso.

La nota integrale

Signor Presidente, Signor Sindaco, Colleghi Consiglieri
È ormai un anno che, a causa fuoriuscita dalla maggioranza di alcuni consiglieri – me compresa – che il nostro comune è nella paralisi più assoluta. In questo periodo la nostra comunità ha pagato e sta continuando a pagare un prezzo altissimo in termini di organizzazione ed erogazione dei servizi che dovrebbero essere assicurati dalla Pubblica Amministrazione.

I nostri cittadini incominciano a chiedersi se questo è il modo di amministrare e ci attaccano, anche via social, manifestando il loro malcontento e le loro aperte e feroci critiche: sia nei confronti dell’Amministrazione ma soprattutto nei confronti di chi ha causato questo stato di cose.

Ormai non stiamo più affrontando una lotta, ma stiamo combattendo una guerra che non siamo noi a pagare, ma i nostri concittadini, quelli che ci hanno votato, che ci hanno dato la loro fiducia e che adesso subiscono le conseguenze dei nostri sbagli, dell’arroganza di qualcuno e delle pretese di pochi.

Entrando in questo consesso civico, tutti dovremmo sentire una grande responsabilità, perché si ha l’onore dilavorare per la nostra comunità e dovremmo tutti ricordare ogni giorno che siamo qui per servire e non per comandare. Siamo qui per aiutare e non per discriminare. Dovremmo dedicare a ogni nostro concittadino, l’intelligenza del nostro cuore ed offrire opportunità; Invece, mi sono accorta che ognuno di noi,nessuno escluso, dedica più tempo alle lotte personali per il potere e per come perpetuare la propria presenza in queste stanze s’è possibile con poltrone sempre piùimportanti.

Lei signor Sindaco e tutte le componenti della Giunta avete commesso tutti gli errori politici che potevate commettere, non esente da errori anche la Presidenza del Consiglio Comunale che molto spesso ha dimostrato – forse anche in maniera inconsapevole – arroganza e scarsa consapevolezza del ruolo, in alcuni provvedimenti adottati che sono andati tutti in direzione contraria alla volontà del consiglio comunale che si esprime nella sua maggioranza. Infine, anche noi consiglieri comunali che, perdendoci dentro le nostre pretese, abbiamo smarrito la via maestra, quella principale che deve percorrere la politica, che è quella di servire il popolo. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, la nostra piccola comunità che era il fiore all’occhiello di tutto il comprensorio è allo sbando completo.

In questa palude creata dall’immobilismo amministrativo qualcuno ha pascolato cercando di ingrassare politicamente arrogandosi il diritto di decideree di amministrare in maniera personalistica, mentre altri l’hanno preso come scusante la per adagiarsi sulla poltrona in attesa della fine del mese senza alcun progetto e senza alcuna prospettiva politicoamministrativa.

Ai consiglieri comunali tutti, dico che tutto questo si è verificato perché ci siamo fossilizzati su obiettivi che non sono il bene del nostro paese. Sicuramente siamo stati in buona fede, ma se un attimo ci fermiamo e guardiamo a fondo gli obiettivi che ci eravamo preposti,e analizziamo i fatti che in questo anno sono successi, forse possiamo dire che abbiamo tutti trascurato fin troppo quelli che sono i nostri doveri a vantaggio di quelle che sono aspettative personali che allo stato attuale si sono dimostrate inarrivabili, venendo anche strumentalizzati, se non perfino raggirati, da terzi soggetti.

La storia si studia per non commettere gli errori del passato e non per fare processi inutili fuori dalle sediedeputate, in ogni caso, la dialettica politica è il sale della democrazia, sempre che sia fondata su proposte ed idee,solo allora potrà essere fioriera delle migliori soluzioni.Quindi credo sia giunto il momento di prenderci nuove responsabilità e di avviare una nuova fase.

L’imminente scadenza del bilancio di previsione epluriennale, ci l’occasione per rivedere le nostre ragioni e confrontarle nuovamente con l’interesse pubblico. Questa assunzione di responsabilità non potrà avvenire senza un quadro politico più chiaro di quanto non lo è stato fino ad adesso.

Nessuno chiede un cambio di casacca, ma ciascuno di noi dovrà prendere atto che non si può proseguire ad immobilizzare il paese e soprattutto voi, amici consiglieri, dovete capire, finalmente, che l’immobilismo gioca solo a favore di chi pascolando ingrassa politicamente, e che alla fine della legislatura  si presenterà come salvatore della patria  raccontando la storia a modo suo facendo sicuramente leva sui sentimenti di una popolazione  esasperata  da anni di inerzia purtroppo causata anche da noi.

Io non voglio essere più complice della decadenza dei valori che hanno ispirato la mia volontà di entrare in politica per mettermi al servizio della mia popolazione, pertanto, dopo avere partecipato a mille riunioni ed aver atteso altrettante scadenze che non hanno portato ad alcun frutto, ho deciso di ribadire la mia indipendenza dai gruppi consiliari e di non appartenere a questo o a quell’altro gruppo, come ho detto e ridetto parecchie altre volte e di decidere in piena autonomia –  senza vincolo di mandatocome prevede  il nostro sistema giuridico a partire dalla  nostra Costituzione, per arrivare al nostro statuto ed al nostro regolamento, quando e come votare i provvedimenti che verranno portati in consiglio comunale sia dalla Giunta Comunale che dalle componenti del Consiglio Comunale .

A lei Signor Sindaco voglio precisare che questa non è una dichiarazione di passaggio nelle file dei suoi sostenitori perché rimango fortemente critica sul modo di amministrare che ha avuto fino a questo momento. La esorto a cambiare registro, a mettersi davanti agli occhi il giuramento che ha formulato quando è stato eletto, e ad incominciare ad amministrare con “disciplina ed onore per il solo bene del nostro paese. Si pulisca di tutte le scorie che lei sa esistere nelle intercapedini politiche della sua amministrazione e si apra al confronto con tutte le parti in gioco, perché siamo tutti espressione della volontà popolare. Coinvolga tutte le forze sane del nostro paese nella vita amministrativa anche chi non è stato eletto, e porti aria nuova nellestanze del potere. Dimostri di essere un Sindaco innovativo, sincero, consapevole. Solo in questo modo potrà avere il mio voto favorevole, che non sarà diretto a lei, ma sarà un dovere verso la cittadinanza.  

Ai consiglieri di  opposizione ed indipendenti a cui rinnovo i sentimenti di amicizia   dico che la mia non è affatto una diserzione o se vogliamo nemmeno una presa di distanza perché io continuerò a sedere da questa parte della sala consiliare,  ma prenderò in autonomia le mie decisioni, perché ritengo giusto dopo un periodo – alquanto lungo – di riflessioni e di  tentativi anche giusti dal nostro punto di vista politico, che adesso sia  arrivato il momento della responsabilità personale , di poter parlare a viso aperto con chiunque sia da questo lato della sala del consiglio che dall’altro, senza pregiudizi e senza prese di posizione. Preconcetti che hanno causato lo sfacelo amministrativo che ho già descritto per sommi capi .  Vi esorto a diventare parte promotrice di iniziative concrete che abbiano come riferimento il bene del nostro comune e così mi avrete sempre al vostro fianco.

A tutti auguro che possiate riflettere sulla necessità dell’avvio di una nuova fase  della nostra vita politica ed amministrativa, che metta al centro dei programmi solamente il bene del nostro paese, senza personalismi o storture di alcun genere .

Eventi

Paternò, celebrata giornata contro la violenza sulle donne

Organizzata dal comune e dall’I.C. “GB Nicolosi”, la giornata ha coinvolto tutti gli istituti comprensivi del territorio e l’associazione “Laura Vive in Me” con la mamma coraggio Giovanna Zizzo

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Anche Paternò in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” ha detto no ad un “fenomeno” che sembra, al momento, difficile da eliminare. La violenza contro le donne è una piaga che colpisce tutti i Paesi del mondo, Italia inclusa, e che si manifesta in vari modi: dalla violenza domestica alla violenza sessuale fino a sfociare nel femminicidio. I dati raccolti dal dipartimento della Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno parlano di 97 femminicidi commessi sul territorio nazionale dal 1° gennaio al 10 novembre 2024, 83 dei quali consumati in ambito familiare/domestico, 51 donne uccise per mano del partner o dell’ex partner.

A tal proposito questa mattina, al complesso monumentale San Francesco alla Collina, Paternò ha ribadito il suo NO alla violenza contro le donne. Un messaggio forte lanciato dall’amministrazione comunale, dalle scuole e dall’associazione “Laura Vive in Me”, trasformando questa giornata in un momento di riflessione e impegno collettivo. Organizzata dal Comune di Paternò e dall’I.C. “GB Nicolosi”, la giornata ha coinvolto tutti gli istituti comprensivi del territorio e l’associazione “Laura Vive in Me”. L’evento si è aperto con un emozionante flash mob realizzato dagli studenti dell’I.C. “GB Nicolosi”, seguito da una conferenza che ha ospitato gli interventi del Sindaco Nino Naso, dell’Assessore all’Istruzione Francesca Coluccio, dell’Assessore alla Cultura Giovambattista Caruso e di Giovanna Zizzo, rappresentante dell’associazione “Laura Vive in Me”.

Giovanna Zizzo ha condiviso una testimonianza toccante, raccontando la sua esperienza personale di madre colpita dalla tragedia dell’omicidio della figlia. “Con parole cariche di dolore e forza, ha affrontato il tema della violenza con una profondità che ha lasciato il segno, sottolineando l’importanza di non arrendersi e di trasformare il dolore in un messaggio di speranza e impegno per il futuro” si legge in una nota del comune.

La mattinata è proseguita con un intermezzo musicale a cura dell’I.C. “Don Milani”, una lettura poetica eseguita dagli studenti dell’I.C. “G. Marconi” e momenti di riflessione curati dall’I.C. “Lombardo Radice – Virgilio” e dall’Istituto Paritario “Mamma Provvidenza”. Alle ore 11 ha preso il via un’estemporanea grafico-pittorica coordinata da Melita Clemenza, Dirigente dell’I.C. “GB Nicolosi – Giovanni XXIII”.  La giornata si è conclusa con la premiazione dei lavori realizzati dagli studenti, valutati da una giuria composta da ragazzi del Liceo Artistico “M. Rapisardi”, dal Sindaco Nino Naso e dalla Presidente della Commissione Istruzione Rosanna Lauria. Durante la cerimonia sono intervenute anche le Dirigenti Scolastiche Maria Grazia D’Amico (I.I.S. “Mario Rapisardi”) e Giusy Morsellino (I. S. “Francesco Redi”).

“Un’iniziativa che ha voluto “togliere la voce al silenzio” e accendere una luce sulla necessità di combattere ogni forma di violenza. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato, rendendo questa giornata un momento indimenticabile” si chiude cosi la nota stampa del comune di Paternò.

 

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Cronaca

Aci S.Antonio, Finanza fa luce su sistema di distrazione di beni aziendali e frode fiscale

Disposto il sequestro preventivo della società “Arcaplast S.r.l.”, comprensivo delle quote societarie, dei conti correnti e dei beni strumentali per un valore complessivo di quasi 400 mila euro, reato contestato bancarotta fraudolenta

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I Finanzieri del comando provinciale di Catania hanno dato esecuzione ad un’ordinanza con cui il Giudice per le indagini preliminari presso il locale Tribunale ha disposto il sequestro preventivo d’urgenza dell’intero compendio aziendale della società “Arcaplast S.r.l.” con sede legale in Aci Sant’Antonio, comprensivo delle quote societarie, dei conti correnti e dei beni strumentali per un valore complessivo di quasi 400 mila euro; reato contestato bancarotta fraudolenta.

È stata, inoltre, disposta la nomina di un amministratore giudiziario per la gestione della società sequestrata. Le indagini, condotte dalla compagnia di Acireale avrebbero consentito di far emergere un sistema di frode a danno dei creditori, in particolare dell’erario. Le indagini hanno preso avvio a seguito di una indagine avviata dalla Procura con l’obiettivo di esaminare le dinamiche relative al dissesto finanziario della società fallita. Dalle indagini sarebbe emerso un disegno fraudolento che avrebbe visto il coinvolgimento del rappresentante della società fallita, Orazio Mattia Bella, con precedenti per concorso esterno in associazione mafiosa.

Il meccanismo di frode si sarebbe basato su uno schema operativo finalizzato a sottrarre beni e risorse dalla società fallita per trasferirli a una nuova entità giuridica, a prezzo irrisorio rispetto al loro valore, con l’obiettivo di eludere le responsabilità patrimoniali e fiscali.

L’illecita alienazione avrebbe riguardato il patrimonio aziendale della società fallita, comprendente know-how, dipendenti, fornitori e clienti, trasferito integralmente alla nuova impresa. In tal modo, la “New Company” avrebbe potuto proseguire l’attività imprenditoriale con i beni della fallita senza tuttavia farsi carico dei rilevanti debiti e passività accumulati. Tale cessione sarebbe stata quantificata in quasi 3 milioni di euro, con un danno patrimoniale complessivo di circa 1,5 milioni di euro a carico dei creditori, in particolare dell’Erario.

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