Connect with us

Cronaca

Paternò, cambio al comando della compagnia carabinieri

Il capitano Giammauro Cipolletta trasferito a Brescia e oggi il comune di Biancavilla gli ha donato una targa come riconoscenza per il servizo reso a favore della comunità locale

Pubblicato

il

A Paternò il capitano Gianmauro Cipolletta lascia, dopo quattro anni, il comando della locale compagnia carabinieri per andare ad assumere quello della compagnia di Brescia. Questa mattina Antonio Bonanno, sindaco di Biancavilla ha donato all’ufficiale una targa per ringraziarlo per l’attività svolta in questi 4 anni a servizio della comunità biancavillese.

“Nel nostro territorio- ha affermato il sindaco Bonanno – il Capitano Cipolletta e i Carabinieri al suo comando hanno svolto un lavoro di contrasto a dir poco eccellente contro la criminalità mafiosa e l’illegalità diffusa. La mia amministrazione, per ciò che le compete, non gli ha mai fatto mancare un sostegno concreto. Per questa ragione sono state molto gradite le sincere parole di ringraziamento che il Capitano Cipolletta ha inteso rivolgere a me nella qualità di sindaco”.

Assieme al primo cittadino presenti anche il presidente del consiglio comunale, Luigi D’Asero, il vice sindaco Martina Salvà, gli assessori Giardina e Randazzo. Hanno presenziato alla cerimonia anche alcuni consiglieri comunali e varie associazioni del comprensorio. Presente anche il presidente dell’associazione Antiracket Libero Impresa Rosario Cunsolo.

Il capitano Cipolletta nel corso del suo intervento ha parlato della realtà di Biancavilla : “È inutile negarlo questo è un territorio nel quale delle persone, solo perché hanno un determinato cognome e nome, si permettono ancora di entrare nelle attività commerciali e chiedere, senza nessun titolo, del denaro per niente. Lo fanno con la paura, la minaccia, le intimidazioni Sono convinto- ha ribadito il Capitano-che le cose cambieranno.  Ognuno deve fare la propria parte,. Sappiate che i carabinieri danno il massimo per il ruolo sociale che hanno”. Parole di elogio del capitano Cipolletta per il comandante della stazione carabinieri di Biancavilla Francesco De Giovanni.

A sostituire il Capitano Cipolletta sarà, a novembre, il Capitano Marco Savo proveniente dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Reggio Calabria, romano come il Comandante Cipolletta. In queste settimane il comando della compagnia di Paternò è stato affidato a Rosario Frau comandante del nucleo operativo e radiomobile della locale compagnia. Da osservare che la compagnia carabinieri di Paternò estende la propria giurisdizione su otto comuni: ossia oltre Biancavilla e Paternò, anche Adrano, Santa Maria di Licodia, Ragalna, Belpasso, Nicolosi e Motta Sant’Anastasia. Fino adesso solo il comune di Biancavilla ha organizzato ufficialmente una cerimonia per il commiato del comandante della compagnia.

Cronaca

Catania, tenta di aggredire medico del Policlinico: arrestata una 45enne

La donna è stata posta ai domiciliari con l’accusa di lesioni, minacce ed interruzione di pubblico servizio

Pubblicato

il

Infastidita per l’attesa al pronto soccorso dell’ospedale Policlinico di Catania, una 45enne catanese, ha inveito contro il personale sanitario, ma la sua azione è stata bloccata prontamente dalla Polizia di Stato che l’ha arrestata per lesioni, minacce ed interruzione di pubblico servizio, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva.

La donna si è presentata alle prime ore del mattino in pronto soccorso in codice azzurro. Una volta fatta accomandare in barella, nell’ambulatorio, per essere visitata, visibilmente infastidita per l’attesa, avrebbe preteso che i medici effettuassero subito una tac ed una risonanza magnetica, minacciandoli di denunciarli se non l’avessero assecondata. A quel punto un infermiere del reparto sarebbe stato costretto ad intervenire per tranquillizzarla, cercando di rassicurarla, dicendole che sarebbero stati espletati tutti gli esami ritenuti necessari dai medici. La 45enne, tuttavia, in stato di alterazione, avrebbe minacciato il suo interlocutore proferendo frasi come: “stai zitto…ti do una pedata in pancia, ti ammazzo!”

Subito dopo, improvvisamente, alzandosi dal lettino con uno scatto fulmineo, avrebbe tentato di colpire con un calcio l’infermiere che, tuttavia, sarebbe riuscito a parare il colpo con la mano, riportando un trauma contusivo all’arto con prognosi di 3 giorni. Non paga di ciò, la donna gli avrebbe scagliato contro due bottiglie contenenti soluzioni farmacologiche, che fortunatamente il sanitario sarebbe riuscito a schivare.

A quel punto, prima che la situazione potesse degenerare ulteriormente, è intervenuto personale del Commissariato di pubblica sicurezza “Borgo-Ognina”, in servizio al posto di Polizia presente in ospedale, che, avvalendosi dell’ausilio delle guardie giurate, presenti al pronto soccorso, dopo aver messo in sicurezza il personale sanitario, ha bloccato e arrestato la donna, la quale su disposizione del Pm di turno è stata sottoposta agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida prevista per la giornata odierna.

Continua a leggere

Cronaca

Riposto, carabinieri trovano 5 kg di cocaina dentro attività commerciale, due arresti

La droga immessa sul mercato avrebbe garantito introiti per circa 400 mila euro

Pubblicato

il

Detenzione ai fini di spaccio di droga. Per questo sono stati arrestati dai carabinieri di Giarre un 50enne giarrese ed un 34enne di Acireale. I militari dell’Arma, impegnati in un servizio di controllo del territorio, hanno notato attorno alle 17 di ieri un’autovettura di grossa cilindrata lasciata in moto, senza nessuno a bordo, nel piazzale di una rivendita di bombole di gas a Riposto.

Insospettiti hanno effettuato un controllo nella zona, fino a giungere all’interno di un casotto adibito ad ufficio. All’arrivo dei militari il proprietario (il 50enne) è fuoriuscito dal retrobottega, seguito dal 34enne, proprietario del veicolo. I due si sono subito mostrati nervosi e questo atteggiamento ha ancor di più insospettito i carabinieri, i quali hanno deciso di ispezionare la stanza sul retro. Quella che apparentemente sembrava un semplice deposito nascondeva ben altro: tra una bicicletta, un lenzuolo e un secchio, sono stati rinvenuti ben 9 sacchetti pieni di cocaina, del peso di quasi 2 kg.

A quel punto la pattuglia ha chiesto rinforzi e, assieme ai colleghi giunti in supporto, ha perquisito tutto l’edificio fino a quando, nell’osservare l’insegna dell’attività commerciale, un militare  si è accorto che aveva delle viti allentate e, perciò, ha deciso di esaminarla con attenzione. L’intuizione si è rivelata corretta perché infatti, all’interno, i carabinieri hanno scovato altre 5 buste di cocaina, per oltre 3,5 kg di droga.  I due complici sono stati arrestati. La droga, che immessa sul mercato avrebbe garantito introiti per circa 400 mila euro, è stata sequestrata.

 

Continua a leggere

Trending