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Cronaca

Catania, minaccia e aggredisce dipendenti di ristorante, arrestato 50enne

L’uomo che avrebbe utilizzato un martello e uno spray al peperoncino, deve rispondere di lesioni personali e minaccia aggravata

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A Catania la polizia di stato ha arrestato un venditore ambulante di 50 anni che per difendere la compagna che aveva litigato con i dipendenti di un ristorante, nei pressi di Piazza Duomo, con il quale collaborerebbe saltuariamente come ‘procacciatrice’ di clienti, è entrato nel locale minacciando un dipendente e lo ha preso a schiaffi.

Fatto allontanare dai colleghi della vittima è poi ritornato sui suoi passi e avrebbe tentato di colpire con un grosso martello la vittima, che per schivare colpo si è gravemente ferita alla testa.  Il 50enne avrebbe continuato ad aggredire i presenti e avrebbe  usato uno spray al peperoncino contro alcuni clienti che tentavano di calmarlo, provocando loro uno stato di malore diffuso e difficoltà respiratorie. Il 50enne deve rispondere di lesioni personali e minaccia aggravata.

I poliziotti sono intervenuti dopo aver visto la donna che nei pressi del locale in evidente stato di agitazione rivolgeva frasi offensive al compagno. Per il dipendente ferito è stato necessario l’intervento dei sanitari del 118, che lo hanno immediatamente accompagnato al Pronto Soccorso.

Cronaca

Catania, scappa in Germania ma torna per tentare di uccidere i familiari, arrestato

L’uomo bloccato al suo arrivo all’aeroporto di Fontanarossa dai carabinieri

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Era scappato in Germania per scampare all’arresto, a seguito di una denuncia per maltrattamenti ai danni della madre e della sorella. Torna, dopo un mese, pensando di averla fatta franca e con un obiettivo: uccidere i suoi familiari. I suoi piani omicidiari per fortuna sono andati in fumo, grazie al tempestivo intervento dei carabinieri.  Per comprendere bene i fatti è necessario fare un passo indietro a qualche mese fa quando l’uomo, un 50enne di San Michele di Ganzaria, dopo aver vissuto per qualche anno all’estero, è tornato in Sicilia assieme ad una donna e ai 7 figli di lei, pretendendo che la madre li ospitasse tutti nella sua abitazione.

Una convivenza rivelatasi difficile, tra litigi e pressanti richieste di denaro ai danni dell’anziana madre che giunta al limite della sopportazione, aveva chiesto aiuto all’altra figlia, una 44enne, esternandole la sua volontà di far cessare quella difficile convivenza.  Le due hanno affrontato l’uomo, chiedendogli di andare via, ma lui ha reagito buttando fuori di casa la madre e aggredendo brutalmente a calci e pugni la sorella. A seguito delle aggressioni ricevute, le due donne hanno deciso di denunciare il congiunto. A lui, il Giudice ha ordinato il divieto di avvicinamento e l’applicazione del braccialetto elettronico. Prima che i carabinieri notificassero l’ordinanza però lui è riuscito a scappare in Germania, e da lì sono iniziate le minacce di morte.

La sorella, impaurita, si è rivolta nuovamente ai carabinieri quando ha visto che il fratello dopo averle inviato un ennesimo audio intimidatorio (del tipo “Io ora mi alzo, mi vesto, mi metto un bel vestito, mi vado a fare il biglietto e domani sono in paese…vi vengo a bruciare tutti quelli che siete”) ha pubblicato sui social network una fotografia nei pressi di una stazione ferroviaria con l’intenzione di tornare in Sicilia. I carabinieri tempestivamente hanno allertato i colleghi di Fontanarossa che hanno beccato e arrestato il 50enne in aeroporto.

 

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Cronaca

Paternò, si dimette l’assessore Lo Faro: “Continuerò il mio impegno in altri modi”

“Ci tengo a precisare che tale scelta è stata concordata con il primo cittadino” si legge in una nota diramata dal sindaco Nino Naso

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A Paternò l’assessore Andrea Lo Faro si è dimesso dalla sua carica nella tarda mattinata di oggi. Una decisione, da quanto si apprende, condivisa col sindaco Nino Naso.  “Ci tengo a precisare che tale scelta è stata concordata con il primo cittadino -si legge in una nota diramata da Naso- Nonostante non ricoprirà più il ruolo di assessore, Andrea Lo Faro continuerà a collaborare attivamente con il Sindaco e assumerà altri ruoli, mettendo a disposizione la sua esperienza e competenza a beneficio della nostra comunità”.

Fino a qui il sindaco Naso; tuttavia in realtà non è chiaro il fatto se le dimissioni siano una conseguenza del momento non sereno che sta vivendo il sindaco per via delle note vicende giudiziarie oppure vi siano alla base delle motivazioni di altra natura, magari politica. Ma è lo stesso Andrea Lo Faro a illustrare sulla propria pagina le motivazioni delle dimissioni: “In questi anni ho servito la mia città e i miei concittadini con grande responsabilità e senso del dovere- scrive Lo Faro- Con il mio impegno e di tutti gli uffici comunali tantissime iniziative e tante opere sono state già realizzate e tante altre troveranno realizzazione da qui ai prossimi mesi.  Insieme abbiamo raggiunto tanti obiettivi, tra i quali salvare Paternò dal dissesto finanziario.  Ho sempre operato per il bene della mia città, ascoltando e lavorando con i consiglieri di tutte le forze politiche, sacrificando il mio lavoro e la mia famiglia. Credo sia arrivato il momento di continuare il mio impegno sociale in altri modi- continua Lo Faro – Ho seguito il mio giuramento dal primo giorno ad oggi”.

Lo Faro chiude il suo post dapprima con un pensiero rivolto alla città che parla di un “arrivederci” perchè “adesso ho bisogno di viverti e guardarti da un altro punto di vista”; e poi con un sentito ringraziamento al primo cittadino Nino Naso: “Ringrazio il Sindaco per avermi dato fiducia e allo stesso dedico un abbraccio sentito con la certezza che saprà superare questo momento particolare nel miglior modo”.

Sulla questione è intervenuto il circolo PD di Paternò che attribuirebbe le dimissioni di Lo Faro alla vicenda giudiziaria di Naso: “Va dato atto all’assessore Lo Faro di aver compiuto-in ritardo- un gesto di intelligente consapevolezza. La domanda che ci poniamo, però, è un’altra: il sindaco e gli altri assessori hanno compreso che sta crollando tutto? Si sono resi conto che stanno tenendo una città sotto ostaggio? La situazione è divenuta insostenibile; Paternò è al collasso da ogni punto di vista (basta farsi un giro per le vie cittadine), e non può permettersi di avere un sindaco azzoppato da una pesantissima inchiesta giudiziaria- ricordiamo che su di lui vi è in sospeso una richiesta di arresto — e da una crisi politica senza precedenti. Signor Sindaco, signori assessori, a quanto le vostre dimissioni?” si chiude così la nota stampa del Partito Democratico di Paternò.

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