Presentato a Paternò, all’interno dei saloni dell’ex Macello di Via Fonte Maimonide, il progetto “Break Free! Spezza le catene dello sfruttamento”. Una iniziativa finanziata da “Action Aid” e “Fondazione Realizza il Cambiamento” che mira a realizzare interventi di contrasto e prevenzione dello sfruttamento dei lavoratori agricoli vittime di caporalato, coinvolgendo istituzioni locali e regionali, nonché le organizzazioni del territorio della Valle del Simeto.
A promuovere il progetto, in qualità di Capofila, è il Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto insieme ai partner locali e regionali: l’APAS Paternò, il Biodistretto del Simeto, FLAI CGIL Federazione Lavoratori Agro Industria – Catania e la Regione Siciliana – Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro – Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio.
Al nostro microfono David Mascali, presidente del Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto, Emanuel Sammartino, responsabile immigrazione Flai CGIL Catania, Michela Bongiorno, dirigente assessorato alla famiglia e politiche sociali, i quali hanno spiegato nel dettaglio le finalità e gli obiettivi del progetto.
Presenti all’incontro la Caritas Vicariale (con don Salvatore Mazzamuto responsabile della mensa sociale “La bisaccia del pellegrino”) e l’amministrazione comunale di Paternò con l’assessore Francesca Coluccio.