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Ispettorato Lavoro Sicilia, sospeso cantiere edile nel catanese

Diverse le carenze riscontrate dagli ispettori. Salatissime le sanzioni amministrative irrogate

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Proseguono nelle province siciliane i controlli del Contingente Ispettorato Nazionale Lavoro Sicilia, con l’obiettivo di garantire controlli più capillari ed efficaci in tutti i settori produttivi dell’economia, contrastando lavoro sommerso, caporalato e mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro. Nella giornata di ieri, lunedì 16 settembre, personale appartenente al team di ispettori INL inviati nell’isola ha effettuato un accesso in un cantiere edile in un comune della provincia di Catania. L’accesso ha consentito di accertare che la ditta esecutrice operava con due dipendenti, di cui uno è risultato in nero; essendo stata superata la soglia del 10% di lavoratori irregolari, è stato adottato il provvedimento di sospensione dei lavori. Inoltre, sono state riscontrate e contestate violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro (mancato aggiornamento della visita medica, mancata esibizione del PIMUS (il Piano di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi). In totale, sono state impartite prescrizioni con ammenda massima complessiva di 8.543,05 euro, cui si sommano le sanzioni amministrative di sospensione e maxi-sanzione fino ad un massimo di 14.200 euro.

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Catania, cresciuto il numero di interventi Caritas nell’arcidiocesi

Nel Report annuale oltre 15mila interventi di aiuto strutturato, 4mila in più dello scorso anno. Aiutate 350 persone al giorno, il 51% è italiano

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Un cuore che vede dove c’è bisogno d’amore“, questo il titolo del 7° Report, presentato stamattina e realizzato dall’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse della Caritas Diocesana di Catania per monitorare le azioni e gli interventi messi in atto nel corso del 2024 a sostegno delle povertà presenti nel territorio dell’Arcidiocesi.

Migliaia e varie le povertà intercettate: non sempre e non solo c’è fame di pane, spesso c’è fame di ascolto, di attenzione, di trovare un orientamento e di essere salvati dall’isolamento.

Un’urgenza centrata in pieno nelle parole dell’Arcivescovo Luigi Renna:

Scoprire la bontà del povero, apprezzare la sua cultura, sono compiti ben più profondi di quelli di dargli un abito o un pasto caldo o accoglierlo in un luogo sicuro. Questo sguardo di amore fa sì che il povero si senta ‘a casa sua’, in quella Chiesa che siamo noi, in quella primizia di quel regno di Dio in cui i poveri hanno certamente il primo posto“.

Ma andiamo ai dettagli del Report: Nel corso del 2024 ogni giorno circa 350 persone hanno varcato la soglia dell’Help Center della Caritas diocesana di Catania – erano state circa 300 nel 2023 – per essere ascoltate e ricevere un aiuto calibrato sulle loro esigenze: colazione, cena, vestiario, pagamento utenze, igiene personale, consulenza legale, psicologica e sanitaria, orientamento sociale e al lavoro, titoli di viaggio. Sono per la maggior parte italiani (51%), uomini (70%), disoccupati (77%) e pensionati (10%), di età compresa tra i 25 e i 54 anni (64%), con la licenza media (51,3%) oppure elementare (14%). A loro si rivolge un articolato sistema di supporto, realizzato grazie a un’equipe di professionisti, agli oltre duecento volontari, ai fondi dell’8xmille alla Chiesa Cattolica e a donazioni private, che è stato illustrato stamattina al Seminario Interdiocesano “Regina Apostolorum”. 

Oltre 15mila interventi nel corso del 2024, circa 4mila in più del 2023, per diverse necessità tra cui vestiario e igiene personale, alimenti e prodotti per l’infanzia, ma anche pagamento delle utenze, farmaci, orientamento sociale e al lavoro, consulenze legali e mediche. È una richiesta diffusa di aiuto che comincia da un bisogno di base – doccia, pasto caldo, taglio di capelli – e poi si sviluppa nell’accesso a servizi sempre più strutturati coordinati dal Centro di Ascolto dell’Help Center, un vero e proprio pronto soccorso sociale per le variegate esigenze dei più fragili: persone che vivono in condizioni di disagio e povertà estrema, in stato di solitudine cronica e/o con difficoltà mentali e psichiche, afflitti da dipendenze da alcol e sostanze stupefacenti, o ancora famiglie che vivono in uno stato di deprivazione economica e di grave emarginazione sociale.

A queste realtà, si aggrega anche il dato della Caritas vicariale di Paternò, che include altre 8 parrocchie, per servizi di mensa (140 pasti giornalieri alla Bisaccia del Pellegrino), docce, lavanderia e vestiario (855 ingressi all’anno), e 785 famiglie supportate con aiuti alimentari e contributo utenza. Le parrocchie e le Caritas parrocchiali operano grazie agli aiuti del Banco Alimentare, al supporto di altri enti benefici, alle donazioni private, e anche tramite il coinvolgimento della Caritas diocesana che supporta per gli interventi più complessi come il pagamento delle bollette, un’azione che si sviluppa grazie anche al fondamentale contributo dei fondi dell’8xmille alla Chiesa Cattolica.

Rispetto al quadro complesso delle povertà evidenziate dal Report, ha sottolineato il direttore della Caritas diocesana di Catania, don Nuccio Puglisi, la speranza ha un posto ed una considerazione particolare, capace di farsi traino di un maggiore numero di coscienze. Quest’anno, tempo giubilare, è forte più che mai il desiderio di infondere fiducia a coloro che, dal mondo e dal loro ambiente sociale in particolare, fiducia ne ricevono sempre meno, rischiando di dimenticarsi essi stessi del valore incommensurabile della loro umanità“.

Il nostro è un impegno quotidiano – ha aggiunto la dott.ssa Valeria Pisasale, commissario arcivescovile della Confraternita Maria SS. del Soccorso, ente gestore della Caritasche viene garantito, nelle prestazioni degli operatori, così come nella logistica e nei beni forniti, dal fondamentale sostegno dell’8xmille alla Chiesa Cattolica e dal cofinanziamento della Diocesi. Decisivo, inoltre, il contributo di altri enti del terzo settore, come il Banco Alimentare, ma anche di forze dell’ordine, aziende, studi medici, farmacie, piccole imprese, esercizi commerciali, scuole e semplici cittadini che, attraverso la donazione di beni e l’erogazione di aiuti economici, consentono ai circa 250 volontari di compiere quotidianamente il loro servizio nei confronti dei più fragili della città“.

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S.M. Di Licodia, al via la nuova viabilità in alcune strade cittadine

La nota dell’assessore Antonio Calanna

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Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’assessore di Santa Maria di Licodia con delega alla viabilità, Antonio Calanna in merito all’attivazione dei nuovi segnali stradali che regolamenteranno la viabilità cittadina in alcune vie del centro urbano.

La nota
Come già anticipato in un’intervista della scorsa settimana, nella giornata di ieri, 4 luglio, sono stati attivati i nuovi segnali stradali previsti dal piano di viabilità. Desidero precisare che il progetto, elaborato dal sottoscritto in collaborazione con gli uffici competenti, riguarda esclusivamente le seguenti vie:
– Via Felice Magrì
– Via Sambataro
– Via Bellini
Le altre vie in cui sono stati installati segnali stradali non rientrano nella pianificazione originaria da me curata. Tali interventi sono stati aggiunti successivamente su indicazione della Polizia Municipale, che ha rilevato situazioni di criticità. Ribadisco l’importanza di una comunicazione trasparente e condivisa con i cittadini, e confermo il mio impegno.

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