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Cronaca

Paternò, 17enne annuncia di volersi suicidare, ma è in casa e sta bene

Ha inviato un messaggio all’utente con cui stava giocando on-line, quest’ultimo avvisa l’Interpol che a sua volta allerta i colleghi di Adrano i quali hanno rintracciato il ragazzo

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Ha inviato un messaggio all’utente con cui stava giocando on-line sostenendo di voler compiere un gesto estremo. Ravvisata la gravità delle intenzioni, il destinatario del messaggio, un coetaneo residente all’estero, ha pensato subito di dare l’allarme e l’Interpol ha inviato alla sala operativa della Questura di Catania una nota di rintraccio per il giovane, un 17enne di Paternò.

 

L’utente ha spiegato ai poliziotti che, dopo aver giocato in una nota piattaforma di gaming on-line, ha scambiato diversi messaggi con il 17enne paternese fino a quando non è sorto un alterco virtuale tra i due e, colto da una crisi di nervi, il ragazzo ha manifestato intenti suicidi. Raccolta la segnalazione dell’Interpol, la Questura di Catania ha attivato gli agenti del commissariato di Adrano. I poliziotti si sono recati a Paternò raggiungendo l’indirizzo segnalato e, non trovando il giovane, hanno raccolto alcune necessarie informazioni dai condomini dello stabile che hanno spiegato come, in realtà, il ragazzo si trovava domiciliato con la madre.

 

Giunti all’abitazione della donna, gli agenti hanno trovato il ragazzo che si trovava in compagnia della madre e appariva assolutamente tranquillo e in buona salute. Dopo aver spiegato la ragione della loro presenza e sentita la versione dei fatti, che confermava quanto accaduto tra i giovani gamer, i poliziotti hanno sensibilizzato il giovane ad evitare, in futuro, di tenere condotte tali da creare allarme e apprensione.

Cronaca

Giarre, Ispettori del lavoro scoprono lavoratori in nero in cantiere

Sanzioni salate per l’azienda, compresa la sospensione del cantiere

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Nei giorni scorsi, gli Ispettori INL del Contingente Sicilia hanno effettuato a Giarre un accesso in un cantiere edile. La verifica ha consentito di accertare che tutti e 3 i lavoratori presenti erano in nero. Essendo stata superata la soglia del 10% di irregolari, è stata imposta la sospensione dei lavori. Nel corso dell’accertamento è stata altresì appurata la mancata effettuazione della visita medica dei lavoratori. Gli ispettori hanno irrogato sanzioni amministrative di sospensione per 2.500 euro, oltre alla maxi-sanzione fino ad un massimo di 14.200 euro, alle quali si aggiungono le sanzioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, fino ad un massimo di 5.695,36 euro.

 

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Cronaca

San Cono, banda dell’escavatore in azione, sradicato ATM con circa 40 mila euro

Furto nella notte tra sabato e domenica ai danni della Banca Di Credito Cooperativo Dei Castelli E Degli Iblei sita lungo Viale Don Luigi Sturzo 

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E sono nove. Si tratta dei colpi, complessivamente messi a segno negli ultimi due mesi, dalla banda dell’escavatore con l’utilizzo del mezzo cingolato per sradicare il bancomat dalla banca e portarlo via. L’ultimo colpo in ordine di tempo nella notte tra sabato e domenica a San Cono, un piccolo comune del calatino, ai danni della Banca Di Credito Cooperativo Dei Castelli E Degli Iblei sita lungo Viale Don Luigi Sturzo.

Un commando composto da diversi banditi, almeno 8 che hanno agito col volto travisato e con le mani coperte probabilmente da guanti, ha assaltato, notte tempo, l’istituto di credito. I banditi, giunti sul posto con diversi mezzi, hanno utilizzato un mini escavatore, di probabile provenienza furtiva, per “prelevare” il bancomat dalla banca dopo averlo sradicato dalla parete. Messo a segno il colpo i banditi, dopo aver caricato ATM su un furgone, hanno tagliato la corda a bordo di due autovetture, facendo perdere le proprie tracce.

I malviventi hanno lasciato sul posto il mini escavatore e l’autocarro su cui è stato trasportato il mezzo cingolato. L’operazione è durata pochi minuti. Scattato l’allarme sul posto si sono dirette i carabinieri della compagnia di Caltagirone. Sul posto è stato eseguito anche un sopralluogo da parte del personale delle Sezioni investigazioni scientifiche del comando provinciale etneo. Al vaglio degli inquirenti le immagini di video sorveglianza della zona. Il bottino si aggirerebbe sui 40 mila euro.

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