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Cronaca

Ss284, due morti nell’incidente auto-camion di oggi

“E’ stato terribile non poter soccorrere il conducente del camion che nel frattempo andava in fiamme” racconta una testimone. “Occorre subito uno spartitraffico in cemento” scrive un cittadino su Facebook

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Un bilancio pesantissimo, due morti carbonizzati, quello dell’incidente verificatosi intorno alle 11:00 di oggi sulla Ss284 tra Santa Maria di Licodia e Paternò poco distante dalla svincolo di Scalilli. Ad essere coinvolti un’auto con alla guida un 80enne di Paternò e un camion che trasportava materiale di risulta (e non un’autocisterna come era inizialmente trapelato) con alla guida un 40 enne di Motta Camastra. Secondo le prime ricostruzioni sembrerebbe che l’auto con alla guida l’ottantenne che procedeva in direzione Catania (ma si tratta solo di una ipotesi, al momento la più accreditata fatta dalle forze dell’ordine anche se non si escludano altre) abbia invaso, per cause al vaglio della Polizia Municipale di Paternò che dovrà definire l’esatta dinamica dell’incidente,  la corsia di marcia opposta sulla quale viaggiava il camion. L’impatto è stato violentissimo con il conducente del camion che nel tentativo di evitare l’auto avrebbe dato un colpo di sterzo impattando poi contro il muro di delimitazione della strada e disperdendo sull’asfalto il materiale trasportato. Poi le fiamme e la densa coltre di fumo nero, che hanno avvolto i due veicoli non lasciando scampo ai due occupanti rimasti intrappolati tra le lamiere. Le fiamme, si sono poi propagate anche nelle vegetazione limitrofa al luogo dell’incidente. Sul posto, allertati dalle tante chiamate al Numero Unico per l’Emergenza 112, sono giunti i Vigili del Fuoco dei distaccamenti di Adrano e Paternò, la Polizia Municipale di Paternò, i Carabinieri e i soccorritori del 118. A levarsi in volo dal Cannizzaro di Catania anche l’elisoccorso che dopo alcuni giri sopra il luogo dell’incidente ha fatto rientro a Catania senza nemmeno atterrare. Un segnale, questo, che non c’era più nulla da fare, in questa ultima – l’ennesima – tragedia dell’asfalto che si verifica su questa maledettissima strada che negli anni ha fatto registrare decine e decine di morti. Sul posto è anche intervenendo una gru dei Vigili del Fuoco per rimuovere il mezzo pesante. “E’ stato terribile non poter soccorrere il conducente del camion che nel frattempo andava in fiamme” racconta una testimone. “Occorre subito uno spartitraffico in cemento” scrive un cittadino su Facebook. La strada al momento rimane chiusa facendo registrare disagi agli automobilisti in entrambe le direzioni di marcia.

Cronaca

Catania, litigio tra un 72enne e 77enne, quest’ultimo lo minaccia con un coltello

Scattata per l’uomo una denuncia per minacce aggravate

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Non avrebbe digerito le offese e gli insulti rivolti alla moglie da un conoscente al culmine di un litigio in autobus e, per questo, avrebbe voluto chiarire la questione presentandosi nella sua abitazione.

Per tutta risposta, l’uomo, un 77enne originario di Tripoli, non appena trovatosi di fronte il conoscente con cui aveva litigato poco prima, avrebbe tirato fuori dal cassetto della cucina un grosso coltello dalla lama di circa 17 centimetri e l’avrebbe minacciato.

Per fortuna, è intervenuto un vicino di casa che, sentendo le urla, ha dapprima separato i due settantenni, facendo cadere il coltello, e poi ha chiesto l’intervento della Polizia di Stato.

In pochi minuti, i poliziotti della volante hanno raggiunto l’abitazione di via Pacinotti a Catania dove era in corso la lite trovando i due uomini, un 72enne in compagnia della moglie e il 77enne proprietario di casa, ancora immersi in una discussione particolarmente infuocata.

Giunti sul posto, i poliziotti hanno riportato la situazione alla calma e hanno ricostruito i fatti all’origine del litigio, scoppiato per futili motivi, qualche ora prima, mentre i tre si sarebbero trovati a bordo di un autobus. Durante il tragitto, il 77enne avrebbe offeso la moglie del 72enne, apparentemente senza motivo, e ciò avrebbe innescato una furiosa lite al punto tale che tutti e tre sarebbero stati invitati a scendere dal bus.

Tornato a casa, il 72enne, rimuginando sulle offese rivolte alla moglie, in compagnia di quest’ultima si sarebbe recato presso l’abitazione del 77enne per chiarire la vicenda una volta per tutte.

Per tutta risposta, il 77enne, dopo essersi trovato di fronte il conoscente con cui aveva avuto la discussione sull’autobus, avrebbe cominciato a minacciarlo, agitando un coltello che, nel frattempo, si sarebbe procurato in cucina.  Il coltello è stato recuperato e sequestrato dai poliziotti. Il 77enne, avendo intuito che fosse stata chiamata la Polizia, lo avrebbe velocemente riportato in casa, prima dell’arrivo degli agenti, nascondendolo in un panno, per poi riporlo di nuovo nel cassetto della cucina.

A seguito di quanto appurato, una volta acquisita la querela della vittima delle minacce, i poliziotti hanno denunciato il 77enne per minacce aggravate.

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Cronaca

S. Gregorio di Catania, omicidio Carlo La Verde, giovani danneggiano ambulanza 118

“Con profondo rammarico – afferma il presidente della Seus 118, Riccardo Castro – apprendo che una nostra ambulanza è stata colpita. E’ l’ennesimo atto di violenza che suscita forte preoccupazione e indignazione”.

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FOTO REPERTORIO

L’omicidio di Carlo La Verde avvenuto ieri sera a San Gregorio di Catania ha provocato anche un danneggiamento di un’ambulanza del 118 da parte di alcuni giovani.

Appena arrivata il personale è stato aggredito verbalmente, ma è stato poi fatto entrare nella villa dove è avvenuto il delitto, ma qualcuno ha danneggiato l’interno dell’ambulanza che dovrà essere riparata e sostituita. “Con profondo rammarico – afferma il presidente della Seus 118, Riccardo Castro – apprendo dell’episodio accaduto questa notte: una nostra ambulanza, impegnata in un intervento di soccorso, è stata colpita. E’ l’ennesimo atto di violenza che suscita forte preoccupazione e indignazione”.

Il direttivo di Coes Sicilia, che rappresenta gli autisti soccorritori, invita a “non ignorare più la crescente pericolosità che gli equipaggi del 118 affrontano quotidianamente durante le missioni di soccorso”, perché “ogni aggressione subita è una ferita per tutti noi, impegnati ogni giorno a salvare vite umane”. “Ogni giorno – spiega il Coes Sicilia – siamo esposti a rischi enormi e, per questo, chiediamo con forza maggiore tutela e sicurezza. Rivolgiamo un appello alle istituzioni: aiutateci. La nostra non è una strumentalizzazione. Non chiediamo di essere considerati eroi, né cerchiamo riconoscimenti speciali: chiediamo soltanto rispetto, dignità e sicurezza da parte della cittadinanza e delle istituzioni”.

“Per “lanciare ancora una volta il nostro grido d’allarme, senza creare disservizi e continuando a svolgere con orgoglio il nostro dovere”, il Coes annuncia uno sciopero simbolico di tre ore il primo maggio. Dalle 9 alle 12, in tutta la Sicilia, ci sarà uno “sciopero virtuale”, una protesta simbolica con l’applicazione di un adesivo nei mezzi di soccorso. Continueremo a garantire regolarmente il servizio, ma sarà chiaro il nostro disagio. Non interrompiamo il servizio perché è essenziale per la salute pubblica. “Il primo maggio – annuncia il presidente Castro – sarò al loro fianco, come sempre, i ‘miei ragazzi’, per portare loro la mia vicinanza e il mio sostegno nel segno del rispetto e della gratitudine per il lavoro che svolgono ogni giorno con coraggio e dedizione”.

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