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Aeroporto Catania: quando un viaggio inizia con un salasso al bar

La segnalazione giunge da una nostra lettrice

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Se si è viaggiatori abituali, lo si sa bene: l’aeroporto è un luogo dove le leggi del mercato sembrano sospendersi. Ed è quello che ha vissuto sulla propria pelle, suo malgrado, una nostra lettrice al terminal partenze dell’Aeroporto “Vincenzo Bellini” di Catania, dove si è vista presentare un conto salatissimo – e non per via delle patatine acquistate – presso uno dei tanti bar presenti nell’aerea imbarchi.

Al centro della vicenda, un acquisto che, in altre circostanze ed in altri luoghi, sarebbe passato inosservato. Il costo per una semplice bottiglietta d’acqua da 500 ml e un pacchetto di patatine da 50 grammi? Ben 4,70 euro. Il dettaglio che fa più scalpore, però, sono i singoli prezzi immortalati nello scontrino postato sui social: 1,90 euro per l’acqua e 2,80 euro per le patatine. Cifre che farebbero sbiancare chiunque, soprattutto considerando che, fuori dalle mura dell’aeroporto, quei prodotti avrebbero un prezzo significativamente inferiore. Lo stesso pacchetto di patatine potrebbe essere acquistato per poco più di un euro, e una bottiglietta d’acqua raramente supererebbe il costo di 50 centesimi nei supermercati. Ma negli aeroporti, dove la concorrenza è limitata e le persone sono spesso obbligate a fare acquisti all’ultimo minuto, i prezzi lievitano alle stelle. “Mi sarei aspettata prezzi del genere in aeroporti come Parigi o Dubai. Tra l’altro nel bar in questione non erano nemmeno esposti i prezzi” ha commentato alla nostra redazione la viaggiatrice.

Questo episodio non è comunque un caso isolato, visto che poco tempo fa era scoppiato un altro caso mediatico su arancini venduti ad oltre 6 euro l’uno che aveva visto l’intervento anche del Codacons. Anche se i viaggiatori sono abituati a sopportare il “rincaro da aeroporto”, è sempre bene tenere gli occhi aperti, e, magari, fare una sosta per comprare snack prima di attraversare le porte di un terminal e sperare in un rapido “via libera” agli scanner di nuova generazione che permetteranno ai viaggiatori di poter introdurre dall’estero liquidi senza dover essere obbligati ad acquistare beni di prima necessità come l’acqua a prezzi esorbitanti.

giudiziaria

Morte Stancampiano, giudizio immediato per il proprietario di casa che lo uccise durante furto

Secondo la Squadra Mobile, Stancampiano e un complice avrebbero tentato un furto nell’abitazione dell’imputato, il quale, rientrando a casa li ha sorpresi e durante una colluttazione con un coltello li avrebbe colpiti

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foto Ansa

A Reggio Calabria inizierà il 27 dicembre il processo per Francesco Putortì, il macellaio di 48 anni accusato di aver ucciso Alfio Stancampiano, di 30 anni originario di Catania, che il 28 maggio era entrato all’interno della sua abitazione in contrada Oliveto di Rosario Valanidi, e di avere ferito Giovanni Bruno, di 46 anni anche lui catanese. Come richiesto dal pubblico ministero che ha coordinato le indagini, Nunzio De Salvo, nei confronti di Putortì, difeso dagli avvocati Giulia Dieni e Natale Polimeni, è stato disposto il giudizio immediato.

Dopo un periodo di detenzione in carcere, l’imputato è adesso sottoposto agli arresti domiciliari ed è accusato di omicidio volontario e tentato omicidio.   Stando alle indagini della Squadra Mobile, Stancampiano e Bruno avrebbero tentato un furto nell’abitazione di Putortì, il quale, rientrando a casa, li ha sorpresi al piano superiore dello stabile. A quel punto, il macellaio, secondo il suo racconto, ha preso un coltello e durante una colluttazione ha colpito i due ladri che poi sono fuggiti facendo cadere le pistole che avevano appena rubato e che erano legalmente detenute da Putortì.

Una ricostruzione che non ha convinto gli inquirenti, secondo i quali, invece, l’uomo avrebbe accoltellato i due alle spalle mentre scappavano.  Il primo accoltellato, Alfio Stancampiano, è stato abbandonato dai complici nei giardini dell’ospedale reggino “Morelli”, dove poi è morto, mentre il secondo, Giovanni Bruno, dopo aver traghettato per la Sicilia, è stato costretto perché ferito a recarsi all’ospedale di Messina. Non è escluso che quest’ultimo e i familiari del deceduto decidano di costituirsi parte civile nel processo a carico del macellaio reggino.

 

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Ragalna, presentato progetto “Spazi Civici di Comunità”, Play District

“L’obiettivo-ricorda Emanuele Basile, responsabile Sport e Salute  in Sicilia per Play District -che si intende raggiungere è quello di promuovere la realizzazione di attività di aggregazione rivolte a giovani”

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“Sport Ability” è ufficialmente operativo. Il progetto, che rientra nell’ambito di “Play District- Spazi Civici di Comunità”, è stato presentato nella sala convegni del Palmento Arena di Ragalna. Il percorso progettuale, riservato a soggetti che vanno dai 14 ai 34 anni, è stato promosso in campo nazionale, dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con Sport e Salute.

A Ragalna il progetto è realizzato dall’Asd Sport Insieme con il partenariato del comune di Ragalna, dell’Istituto Marconi di Paternò/Ragalna, della Cooperativa Marianella Garcia ed Euro Soluzioni con il coinvolgimento esterno dell’ente di promozione C.S.A.In (Centri sportivi aziendali e industriali). “L’obiettivo-ricorda Emanuele Basile, responsabile Sport e Salute  in Sicilia per Play District -che si intende raggiungere è quello di promuovere, attraverso gli spazi civici, la realizzazione di attività di aggregazione rivolte a giovani, realizzate dalle associazioni, in partnership con altri soggetti pubblico e privati”.

Il progetto è stato illustrato dal sindaco del comune etneo, Nino Caruso, che ha ricordato l’importanza dello sport a Ragalna, l’impatto sul piano turistico e sociale che ricopre l’attività strutturata, e l’importanza di poter disporre di impianti sportivi all’avanguardia. Giuseppe Lombardo, direttore generale dell’associazione Sport Insieme ha illustrato le caratteristiche del progetto che durerà due anni.

“Proponiamo il calcio, la cinofilia sportiva e tiro con l’arco e, in particolare, allestiremo conferenze con tematiche sociali come “Responsabil-mente” e “Edu-Eat”, dove si affronteranno tematiche delicate e strettamente attuali tra i giovani come il cyberbullismo e la sana e corretta alimentazione, e lo Sportello Ascolto e di consulenza”. Apprezzati gli interventi dei tecnici di cinofilia sportiva, rappresentati da Andrea Foti, e quello di tiro con l’arco, Angelo Corsaro.

Come del resto, quello di Marco Alberio, ex calciatore professionista, che ha raccontato agli studenti del Marconi presenti, annunciando la nascita, all’interno del progetto di una squadra di mamme, che parteciperà al campionato Csain fuori classifica. Ad allenarla Concetta Santangelo.

 

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