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Cronaca

Catania, sospesa l’attività del bar di Piazza Addamo

Una decisione maturata a seguito dell’episodio di violenza avvenuto alcuni giorni addietro, in prossimità del locale, quando due fratelli di 33 e 37 anni, si sono scagliati contro due agenti della Polizia Locale e i titolari di un ristorante vicino

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A Catania la Polizia di Stato ha eseguito il provvedimento con il quale il Questore Giuseppe Bellassai  ha disposto la sospensione dell’attività di un bar di piazza Addamo per 10 giorni ed è stato notificato nella giornata di ieri alla titolare dell’attività. Il provvedimento scaturisce dall’episodio di violenza avvenuto alcuni giorni addietro, in prossimità del locale,  allorquando due fratelli di 33 e 37 anni, si sono scagliati contro due agenti della Polizia Locale, intervenuti per verbalizzare violazioni al Codice della strada, e contro i titolari di un’attività di ristorazione vicina.

In quell’occasione, i due uomini sono stati arrestati dalla Polizia di Stato e dalla Polizia Locale per i reati di violenza e/o minaccia a pubblico ufficiale, resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio a pubblico ufficiale, rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale, lesioni personali e minacce.

Dagli accertamenti fatti dagli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, si è appurato che entrambi i fratelli sono di fatto i gestori dell’esercizio pubblico sospeso e che quanto accaduto non costituisce un episodio isolato, ma si colloca nell’ambito di una serie di condotte di minacce e molestie che si sarebbero protratte  da tempo da parte dei due uomini nei confronti dell’attività di ristorazione attigua.

“Alla luce della particolare gravità dei fatti accaduti, si configura l’esistenza di una situazione di pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini che giustifica la temporanea sospensione dell’attività commerciale, come previsto dalla legge -si legge in una nota della Questura di Catania-  Nei confronti dei due fratelli il Questore di Catania aveva già disposto l’applicazione della misura di prevenzione personale del D.A.C.Ur, ai sensi dell’art.13 bis del D.L. 14 del 2017, in forma estesa e per la durata di tre anni, con la quale ai due destinatari si fa divieto di accedere o di stazionare nelle immediate vicinanze dei pubblici esercizi e dei locali di pubblico trattenimento presenti nel territorio dell’intera provincia”.

 

Cronaca

Piano Tavola, crolla solaio in via Piersanti Mattarella

Si registra un ferito. Sul posto i Vigili del Fuoco ed i soccorritori

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Intervento dei Vigili del Fuoco intorno alle 13:15 di oggi in via Piersanti Mattarella a Piano Tavola a seguito di una chiamata giunta al Numero Unico per le Emergenze 112. Secondo le prime informazioni, sembrerebbe che il pavimento del primo piano di un’abitazione sia crollato al piano inferiore per cause ancora tutte da accertare. Sul posto è intervenuta anche un’ambulanza di Eccedenza della Misericordia di Santa Maria di Licodia inviata in codice rosso dalla Centrale Operativa 118. A riportare un severo trauma alla gamba una donna che si trovava al piano terra, colpita da pesanti pezzi di soffitto. La donna è stata poi trasportata al San Marco di Catania.

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Cronaca

Pedara, denunciato commerciante abusivo e sequestrati circa 550 kg di alimenti

I carabinieri hanno sequestrato formaggi, tra freschi e stagionati, funghi freschi e 48 uova

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Nell’ambito del potenziamento dei controlli in materia ambientale e alimentare i carabinieri del comando provinciale di Catania hanno intensificato le ispezioni su tutto il territorio, con l’obiettivo di prevenire la commercializzazione di prodotti alimentari pericolosi per la salute dei consumatori e garantire il rispetto della normativa igienico-sanitaria.

In tale contesto i militari della compagnia di Acireale e della dipendente stazione di Pedara, con l’ausilio degli ispettori del Noras (Nucleo Operativo Regionale Agroalimentare Sicilia) del Corpo Forestale della Regione Siciliana e dei veterinari dell’ASP, Dipartimento di Prevenzione Veterinaria del distretto di Gravina, hanno condotto un’importante attività in località Tarderia del comune di Pedara, nel corso della quale hanno denunciato un 65enne per  violazione della normativa in materia di sicurezza alimentare, esercizio abusivo di attività commerciale e detenzione di alimenti in condizioni non conformi agli standard igienico-sanitari”.

Il 65enne è stato controllato su strada mentre vendeva alcuni generi alimentari su una bancarella. Dal controllo è emerso che l’uomo fosse privo di qualsiasi autorizzazione che lo abilitasse alla vendita di alimenti.  In seguito a questa preliminare verifica, i militari dell’Arma e gli ispettori del Corpo Forestale e dell’ASP hanno deciso di approfondire gli accertamenti presso i depositi in uso al “commerciante”, nel corso dei quali, gli investigatori hanno potuto verificare che i locali presso cui conservava gli alimenti destinati alla vendita al dettaglio, fossero fatiscenti, privi di adeguate chiusure e ubicati in un contesto di totale degrado. Inoltre, i generi alimentari erano conservati in un ambiente circondato da rifiuti di ogni tipo e, pertanto, assolutamente sprovvisto dei requisiti sanitari minimi previsti dalla legge.

Considerato che lo stato in cui si presentavano i locali rappresentassero un rischio per la salute dei consumatori e una potenziale fonte di contaminazioni, i carabinieri hanno sequestrato tutti gli alimenti ivi conservati, consistenti in circa 500 kg di formaggi, tra freschi e stagionati, 45 kg di funghi freschi e 48 uova. Trattasi di tutti alimenti conservati in condizioni non idonee alla vendita e, pertanto, destinati alla successiva distruzione secondo le procedure previste dalla normativa vigente.  La vendita illegale di tali prodotti senza le necessarie autorizzazioni comporta rischi significativi per la salute dei consumatori. Alimenti mal conservati o manipolati in condizioni igieniche carenti possono essere contaminati da batteri pericolosi, come la Salmonella o l’Escherichia coli, capaci di provocare gravi intossicazioni e malattie infettive. Formaggi non trattati adeguatamente e funghi raccolti senza i necessari controlli possono portare anche all’avvelenamento, mettendo a rischio la salute pubblica.

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