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Centro scommesse o covo per pregiudicati? Revoca della licenza

Revoca della licenza ai danni di un centro scommesse che a Palagonia era diventato luogo di ritrovo per pregiudicati

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E’ successo a Palagonia, dove un centro scommesse ha attirato l’attenzione dei militari dell’Arma, che, dopo mesi di indagini e osservazioni hanno verificato che il luogo era frequentato in modo continuativo da clienti sospetti.

In aderenza alle linee guida del Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania, emanate per il contrasto all’illegalità diffusa e la tutela dell’ordine pubblico, i Carabinieri della Stazione di Palagonia hanno richiesto ed ottenuto, dal Questore di Catania, la revoca della licenza per l’agenzia di scommesse sportive di quel centro, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS).  Al fine di documentare tale situazione, i Carabinieri avevano predisposto, nel corso degli ultimi mesi, molteplici servizi ed accertamenti presso il locale rilevando, appunto, la costante presenza di soggetti che hanno avuto problemi con la Giustizia.
Acquisite le informazioni necessarie, gli investigatori della Stazione hanno stilato  una dettagliata relazione che è stata sottoposta al vaglio del Questore di Catania che ha accolto la richiesta di revoca della licenza, emettendo il relativo provvedimento, notificato dai Carabinieri alla titolare dell’agenzia, una 46enne del posto.

Tra gli abituali frequentatori del centro e degli spazi immediatamente  adiacenti, sono stati identificati  individui con a carico anche gravi vicende giudiziarie tra cui spaccio e traffico di stupefacenti, nonché porto abusivo di armi e reati contro la persona e contro il patrimonio.

Cronaca

Paternò, Polizia di Stato controlla diversi braccianti agricoli extracomunitari

Due stranieri sono stati condotti negli uffici del commissariato di Adrano in Via della Regione per ulteriori accertamenti finalizzati a verificare la loro posizione sul territorio nazionale

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Ancora controlli a Paternò da parte degli agenti del commissariato di Adrano e della Questura di Catania. Nel pomeriggio di ieri i poliziotti del commissariato adranita, supportati dalla polizia municipale di Paternò, hanno identificato e controllato diversi lavoratori stranieri del Nord Africa presenti in città per la campagna agrumicola.

L’attività di controllo si è principalmente concentrata tra Piazza Indipendenza e Piazza Regina Margherita. Numerosi i cittadini extracomunitari, soprattutto di nazionalità marocchina e tunisina, che sono stati sottoposti a controllo. Ieri, visto il maltempo imperversare nelle Sicilia orientale e quindi l’impossibilità di recarsi a lavoro nei campi, le due principali piazze cittadine pullulavano di cittadini stranieri; quest’ultimi sono stati controllati dai poliziotti per verificare la loro posizione sul territorio nazionale.

Forze dell’ordine che hanno controllato anche un furgone che trasportava braccianti agricoli, sempre stranieri che facevano ritorno in città dopo una giornata di lavoro. Alla fine dei controlli due stranieri sono stati condotti negli uffici del commissariato di Adrano in Via della Regione per ulteriori accertamenti.

 

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Cronaca

Catania, esplosione S. Giovanni Galermo, dalla Regione altri 180 mila euro

Si tratta di una somma per la messa in sicurezza degli edifici coinvolti. In precedenza erano già stati stanziati quasi 330 mila euro per affrontare i costi delle famiglie ospitate in strutture alberghiere o per le spese degli alloggi in affitto

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La giunta regionale guidata da Renato Schifani, su proposta della Protezione civile, ha stanziato 180 mila euro per i lavori urgenti di messa in sicurezza degli edifici coinvolti nella esplosione di una palazzina nel quartiere di San Giovanni Galermo, avvenuta a Catania il 21 gennaio scorso. Le risorse saranno prelevate dal Fondo di riserva per le spese impreviste. Gli interventi consentiranno ad alcune famiglie di rientrare nelle loro abitazioni.

Il provvedimento segue la dichiarazione dello stato di crisi e di emergenza deliberati dal governo regionale il 14 febbraio. In quella occasione, oltre a nominare commissario delegato per i lavori l’ingegnere capo del Genio civile etneo, Gaetano Laudani, erano stati stanziati quasi 330 mila euro per affrontare i costi delle famiglie ospitate in strutture alberghiere o per le spese degli alloggi in affitto.

L’esplosione dello scorso 21 gennaio, causata da una perdita nella rete cittadina del gas, ha coinvolto le aree della città metropolitana di Catania comprese tra via Fratelli Gualandi e via Carmelo Salanitro e aveva causato 14 feriti, distrutto completamente due unità immobiliari e danneggiato diversi edifici dichiarati inabitabili e dunque completamente sgomberati.

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