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Cronaca

Catania, controllo a San Berillo e zona Stazione, rinvenuta 400 grammi di droga

Stupefacente scoperto grazie al fiuto del cane antidroga “Maui”che ha trovato marijuana, hashish, crack e cocaina

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Controlli a tappeto nel quartiere San Berillo a Catania, eseguito dalla Polizia di Stato per prevenire e reprimere il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, dei reati predatori e di varie forme di illegalità diffusa, a salvaguardia della legalità e a tutela della sicurezza dei cittadini, come disposto dal Questore di Catania.

Negli ultimi giorni, i poliziotti sono scesi in campo per un nuovo servizio serale, coordinato dal Commissariato di Pubblica Sicurezza “Centrale” ed eseguito con il supporto degli agenti del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, delle unità cinofile dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, di una squadra del Reparto Mobile e di una pattuglia della Polizia Locale.

L’attenzione dei poliziotti si è concentrata tra le stradine del quartiere San Berillo, spesso piazza di spaccio. In particolare, sono stati scandagliate via delle Finanze, via Pistone, via Buda, via Carro, via Reggio e via De Marco e, grazie all’infallibile fiuto del cane antidroga “Maui”, è stato possibile scoprire una importante quantità di droga.

In particolare, come spesso accertato dai poliziotti, soprattutto nell’ultimo periodo, le sostanze stupefacenti vengono nascoste tra gli anfratti dei muri di vecchie abitazioni, specialmente quelle ormai abbandonate, e, persino, sotto ai bidoni della spazzatura. Infatti, “Maui” ha fiutato droga per oltre 400 grammi, tra marijuana, hashish, crack e cocaina. Quanto rinvenuto è stato sequestrato a carico di ignoti.

Ulteriori controlli sono stati effettuati anche in piazza della Repubblica, via Di prima, via Sturzo e via Sada, fino ad arrivare alla Stazione.

Cronaca

Catania, corse turistiche con taxi abusivi, sanzionati 4 finti tassisti

La Polstrada ha provveduto il ritiro della patente ai fini della sospensione per un periodo dai 4 ai 12 mesi e il sequestro dei mezzi ai fini della confisca

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Giro di vite della Polizia di Stato per contrastare il fenomeno dei tassisti abusivi che diventa sempre più frequente in concomitanza con la crescita dei flussi turistici in città.

Negli ultimi giorni, gli agenti del Compartimento Polizia Stradale di Catania hanno intensificato i servizi di controllo nei principali snodi turistici della città dove sono stati trovati autisti non autorizzati che, con le proprie autovetture private, hanno occupato le corsie riservate ai veri taxi per intercettare i viaggiatori, in gran parte stranieri, offrendo servizi di trasporto in modo del tutto abusivo e senza garanzie di sicurezza.

Il disorientamento iniziale dei turisti e i prezzi ritenuti più bassi costituiscono linfa vitale per coloro che svolgono la professione illegale di “finti tassisti” e cercano di accaparrarsi turisti fornendo corse fino alle strutture ricettive e giri turistici senza alcun riferimento alle tabelle tariffarie.  Per contrastare questa prassi la Polstrada ha rafforzato le attività di controllo nella zona della Stazione ferroviaria di Catania dove sono stati individuati diversi “falsi tassisti” che avrebbero tentato di convincere alcuni turisti a salire a bordo delle loro autovetture, assicurando prezzi appetibili.

I poliziotti hanno identificato 4 uomini sprovvisti di licenza, in violazione di tutte le prescrizioni previste dal Codice della Strada per la categoria professionale degli autisti.

In un caso, uno di loro aveva già convinto otto turisti lituani a compiere un percorso turistico verso l’Etna, mentre in un altro caso due stranieri avevano optato per la corsa abusiva rispetto a quella offerta legittimamente dagli autobus di linea.  Per i 4 autisti abusivi è scattata oltre una sanzione amministrativa pecuniaria, il ritiro della patente ai fini della sospensione per un periodo dai 4 ai 12 mesi e il sequestro dei mezzi ai fini della confisca.

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Cronaca

Catania, annegato 20enne, avrebbe tentato di recuperare una palla caduta in mare

La tragedia nel pomeriggio di ieri. A recuperare il corpo senza vita una motovedetta della Guardia Costiera. Indagini in corso da parte della Polizia di Stato

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FOTO REPERTORIO

Tragedia nelle scorse ore a Catania dove una giornata di allegria si è trasformata in dramma. Un 20enne è morto annegato nel pomeriggio di ieri nelle acque antistanti Piazza Nettuno, nel capoluogo etneo, nei pressi del lungo mare di Ognina.  Si tratta di Simone Currò. A recuperare il corpo in acqua senza vita una motovedetta dalla Guardia Costiera.

Da una prima ricostruzione fatta dalle autorità competenti il giovane si sarebbe tuffato in mare per recuperare un pallone mentre giocava con un amico. Purtroppo per il giovane non c’è stato nulla da fare.

Infatti scattata la segnalazione per la presenza in acqua di un corpo la motovedetta giunta sul posto l’ha recuperato e condotto presso il porticciolo di Ognina per affidarlo ai sanitari del 118.  Successivamente, il corpo senza vita del 20enne, e su disposizione del magistrato di turno, è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale Cannizzaro. La polizia di stato ha avviato le indagini del caso.

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