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Cronaca

Catania, stupro 13enne Villa Bellini, 12 anni e 8 mesi ad uno dei violentatori

Il giudice inoltre ha condannato l’imputato al pagamento di 50 mila euro come provvisionale ai genitori della minorenne, parti civili, e 20 mila euro alle altre parti civili tra cui il fidanzato della vittima

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A Catania  il Gup Giuseppina Montuori ha condannato a 12 anni e 8 mesi di reclusione uno dei maggiorenni egiziani accusato di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una tredicenne il 30 gennaio scorso nei bagni pubblici della Villa Bellini davanti al suo ragazzo diciassettenne. La sentenza è arrivata nel primo pomeriggio di oggi .

Il giudice inoltre ha condannato l’imputato al pagamento di 50 mila euro come provvisionale ai genitori della minorenne, parti civili, e 20 mila euro alle altre parti civili tra cui il fidanzato della vittima, e al pagamento delle spese processuali.

La pm Anna Trinchillo e il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita hanno chiesto una condanna a 14 anni. Il legale dell’imputato aveva sollevato delle eccezioni sulle parti civili, oltre alla vittima si è costituito anche il fidanzato, che sono state rigettate.

L’imputato è stato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e per la durata della pena è decaduto dalla responsabilità genitoriale. Il giudice ha ordinato tra l’altro che dopo aver scontato la pena l’imputato per due anni non potrà avvicinarsi a luoghi frequentati abitualmente da minori. Altri quattro maggiorenni sono a processo, col rito ordinario, davanti alla seconda sezione del Tribunale penale di Catania.

Tutti i procedimenti sono celebrati a porte chiuse. Mentre due egiziani, non maggiorenni, sono a processo davanti ai giudici per i minorenni di Catania: uno ha avuto accesso al rito abbreviato e l’altro è giudicato col rito ordinario.

Determinanti nelle due inchieste sono state le dichiarazioni della 13enne e del suo fidanzato che hanno denunciato la violenza e poi riconosciuto gli aggressori. Le loro testimonianze sono state acquisite durante un incidente probatorio che si è svolto davanti ai due gip, distrettuale e per i minorenni, che è stato acquisito agli atti dei due procedimenti.

 

Cronaca

Adrano, sospesa per 7 giorni attività di un bar, ritenuto ritrovo abituale di pregiudicati

La presenza di questi clienti non è risultata sporadica, ma è stata riscontrata in molteplici accertamenti, al punto da rappresentare un rischio concreto per l’ordine e la sicurezza pubblica

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Ad Adrano agenti del locale commissariato hanno sospeso temporaneamente l’attività di un bar in quanto ritenuto ritrovo abituale di pregiudicati.  Il provvedimento di sospensione ha una durata di 7 giorni ed è stato emesso dal Questore di Catania, secondo le prerogative previste dall’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza che prevede la momentanea chiusura di un esercizio pubblico, abituale ritrovo di persone pregiudicate, per garantire l’ordine e la sicurezza dei cittadini, come pure per assicurare le legittime aspirazioni a vivere in una comunità sicura.

Un provvedimento nato a seguito delle costanti attività di controllo di bar, pub ed esercizi commerciali di somministrazione di bevande e alimenti, finalizzate a tutelare la sicurezza e l’ordine pubblico.

In particolare, i poliziotti del locale commissariato hanno avuto modo di constatare, in diversi controlli effettuati in specifiche occasioni, come il locale, situato nel quartiere Cappellone, fosse diventato un luogo di incontro abituale di pregiudicati ritenuti responsabili di reati contro la persona e il patrimonio, tra cui spaccio di sostanze stupefacenti, rapina, truffa e rissa, costituendo una situazione di particolare allarme sociale.

La presenza di questi clienti non è risultata sporadica, ma è stata riscontrata in molteplici accertamenti, al punto da rappresentare un rischio concreto per l’ordine e la sicurezza pubblica. Disposta, pertanto, la chiusura del bar e l’apposizione dei sigilli per 7 giorni.

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Cronaca

Giarre, scontro tra due autovetture in via Croce, ferite serie per un 15enne

Sul posto carabinieri della locale compagnia per i rilievi del caso e personale medico del 118

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FOTO LIVESICILIA

Incidente stradale oggi a Giarre poco prima delle 13.30 in via Benedetto Croce, nei pressi del sottopasso del nodo ferroviario tra Riposto e Giarre. A scontrarsi, per cause in corso di accertamento, due autovetture.

A seguito dell’impatto si sono registrati due feriti: madre e figlio che viaggiavano sullo stesso mezzo. Scattato l’allarme sul posto sono arrivate ambulanze del 118; il personale medico appurando la gravità delle ferite riportate dal minore ha allertato l’elisoccorso. Quest’ultimo è atterrato nei pressi dell’elipista.

Preso in carico il ferito l’eliambulanza si è diretta al Policlinico di Catania. Qui i medici hanno sottoposto il giovane agli accertamenti del caso. Non si conoscono al momento le sue condizioni. La madre sarebbe stata condotta in uno degli ospedali della zona. Per i rilievi i carabinieri della compagnia di Giarre. Traffico a rilento nella zona dell’incidente.

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