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In Primo Piano

Sanità, prosegue il reclutamento di medici stranieri da parte della Regione Siciliana

I medici assunti in questi mesi provengono prevalentemente da Argentina e Cuba e complessivamente occorrono in Sicilia 1.494 unità

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Prosegue il reclutamento dei medici stranieri per sopperire alle carenze strutturali di personale del sistema sanitario siciliano. Altri sette medici sono stati selezionati in questi giorni dalla Regione grazie all’avviso aperto emanato dal dipartimento di Pianificazione strategica dell’assessorato della Salute, guidato da Salvatore Iacolino.

“Procede ancora il percorso innovativo di arruolamento di medici extracomunitari – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – per colmare i vuoti di organico e garantire i servizi degli ospedali e delle aziende sanitarie, specialmente negli ospedali di frontiera. Si tratta di personale qualificato che assicura la qualità delle prestazioni fornite ai pazienti siciliani e che viene immesso in servizio dopo la selezione da parte di una commissione formata da capi dipartimento e un adeguato periodo di formazione sia dal punto di vista linguistico che da quello relativo al funzionamento del sistema sanitario siciliano”.

I medici assunti in questi mesi sono stati immessi soprattutto nelle Aziende sanitarie provinciali che gestiscono gli ospedali del territorio. Si tratta di chirurghi, internisti, pediatri, cardiologi, psichiatri, ortopedici, anestesisti, ginecologi, medici di pronto soccorso, gastroenterologi, neurologi, specialisti in terapia intensiva, neonatologi, chirurghi vascolari e cardiochirurghi pediatrici e provengono prevalentemente da Argentina e Cuba.

L’avviso di reclutamento rimane ancora aperto. In Sicilia, il fabbisogno rilevato dalle aziende sanitarie e ospedaliere è di 1.494 unità. “Le aziende sanitarie ed ospedaliere sono impegnate, su costante impulso del presidente Schifani, a completare le procedure di stabilizzazione e quelle di mobilità e concorsuali” dicono dalla Regione siciliana.

 

In Primo Piano

Paternò, incidente in centro città

Auto spacca coppa dell’olio e provoca lo scivolamento di uno scooter passato subito dopo

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Incidente, in queste ore, a piazza Santa Barbara.  Un’auto ha spaccato la coppa dell’olio dopo avere urtato contro una delle basole sporgenti del manto stradale.  La carreggiata, dunque, resa untuosa dalla perdita vistosa d’olio, ha subito dopo provocato la caduta di uno scooter che si trovava a percorrere quel tratto di strada. Il conducente del mezzo a due ruote è finito a terra. Pare abbia riportato lesioni probabilmente non gravi.

Al momento la strada è bloccata. Sul posto il 118 e i Vigili Urbani ad accertare i fatti. Dell’auto che ha spaccato la coppa dell’olio, nessuna traccia. E intanto riceviamo e pubblichiamo l’amaro commento del consigliere Michele Russo che definisce gli incidenti come questo “figli dell’abbandono” in cui versa la città:

Ogni giorno percorriamo strade che sembrano uscite da un campo di battaglia: buche ovunque, asfalto sbriciolato, marciapiedi impraticabili.
E ogni giorno, qualcuno si fa male. Qualcuno finisce in ospedale. Perché? Perché chi dovrebbe intervenire non lo fa. 

Questa non è sfortuna, è responsabilità politica. È l’effetto di anni di promesse non mantenute, di cantieri mai partiti, di fondi mal gestiti.
Ma soprattutto, è il risultato di un’amministrazione cieca, sorda e lontana dai problemi reali della città.

Chi guida oggi la città non può continuare a girarsi dall’altra parte. Le strade raccontano il fallimento di chi governa.
E ogni incidente è una ferita che pesa anche sulla coscienza di chi ha scelto l’immobilismo.

Basta scuse. Basta silenzi.
Pretendiamo sicurezza. Pretendiamo rispetto.”

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Cronaca

Catania, smantellata piazza di spaccio in un immobile già sequestrato dalle forze dell’ordine

Arrestato giovane evaso dai domiciliari e denunciati 5 assuntori di stupefacenti per violazione di sigilli. All’interno della drug room è stato identificato e denunciato un ulteriore pusher

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La Polizia di Stato di Catania ha arrestato un 25enne catanese per spaccio di stupefacenti ed evasione dai domiciliari e ha denunciato cinque persone per violazione dei sigilli.  In particolare il 25enne è stato sorpreso dai poliziotti alle 8 del mattino di domenica scorsa mentre usciva da una nota piazza di spaccio di via Murifabbro.

Alla vista dei poliziotti ha tentato di allontanarsi, ma è stato fermato e, sottoposto a controllo, è stato trovato in possesso di quattro involucri contenenti cocaina e crack per un totale di quasi 62 grammi. L’uomo si sarebbe dovuto trovare ai domiciliari, ma era uscito di casa per procurarsi la droga da rivendere. Da accertamenti in banca dati è emerso che l’immobile era stato sottoposto a sequestro solo pochi giorni prima, grazie ad un’attività di polizia giudiziaria realizzata dalla Squadra Mobile della Questura di Catania nell’ambito delle incessanti attività poste in essere per prevenire e contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanza stupefacenti.

Avendo, quindi, il fondato timore che in quel momento nella piazza di spaccio si stesse ancora svolgendo attività illecita, i poliziotti hanno deciso di farvi accesso trovando all’interno ben cinque persone, tutte consumatrici di crack, in possesso di singole dosi che avrebbero consumato da lì a breve. Questi soggetti, quattro uomini e una donna, tutti di età compresa tra i 25 e i 47 anni, sono stati denunciati per violazione dei sigilli in concorso e sono stati anche segnalati alla Prefettura per la detenzione per uso personale della droga di cui sono stati trovati in possesso.

La drug room era costituita da un grosso stanzone al cui interno erano presenti unicamente sedie e divani in condizioni fatiscenti e un portone blindato in ferro con una finestrella utilizzata per la cessione della droga, proprio in quanto la stanza era utilizzata dagli stessi solo per acquistare e consumare la droga.

Gli agenti, dopo diversi tentativi, sono riusciti ad entrare con l’ausilio dei Vigili del Fuoco e hanno colto in flagranza anche uno degli spacciatori mentre consegnava una dose di marijuana ad un acquirente.

L’uomo, un 47enne catanese, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per spaccio di droga. All’interno, nell’arco di pochi giorni, i pusher avevano ripristinato l’impianto di videosorveglianza, collegato a numerose telecamere che riprendevano le vie intorno all’immobile e ad un monitor al fine di intercettare l’arrivo della polizia.

Trovate anche alcune radioline ricetrasmittenti, anche queste utilizzate dai pusher per dare l’allarme in caso di controlli. Gli agenti, in seguito all’arresto del venticinquenne e alla sua traduzione presso la casa circondariale di Piazza Lanza in attesa della convalida dinanzi al GIP, hanno proceduto a ripristinare lo stato dei luoghi, in modo da impedire che i consumatori di crack e i pusher potessero nuovamente accedervi.

 

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