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Cronaca

Etna, attività vulcanica con ricaduta di cenere sulla fascia ionica

Si segnala caduta sui territori dei comuni di Milo, Zafferana Etnea, Santa Venerina e le frazioni collinari di Giarre nonche sulla A18

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Torna a farsi sentire l’Etna con un’attività stromboliana in atto. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha comunicato che al momento la visione dell’edificio vulcanico attraverso la rete di telecamere di sorveglianza è totalmente occlusa a causa della copertura nuvolosa. Il modello previsionale della dispersione dell’eventuale nube eruttiva indica una direzione sud-est.

Si segnala caduta di cenere vulcanica sui territori dei comuni di Milo, Zafferana Etnea, Santa Venerina e le frazioni collinari di Giarre, come Miscarello. Si registra ricaduta di cenere anche sulla A18. A partire dalle ore 10.40 circa il tremore vulcanico mostra un rapido aumento dell’ampiezza portandosi su valori alti.

La localizzazione della sorgente media del tremore è in corrispondenza del cratere Bocca Nuova. Contemporaneamente si registra un analogo andamento del tremore infrasonico con eventi esplosivi localizzati al cratere Bocca Nuova. A partire dalle ore 9.40 si registrano variazioni sui segnali clinometrici con un massimo di circa 1.5 microradianti registrato alla stazione di Pizzi dei Neri. I segnali della rete GNSS non mostrano variazioni significative.

AGGIORNAMENTO ORE 13.05 

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle 10.45 UTC è stata segnalata ricaduta di cenere sull’abitato di Milo e Torre Archirafi. Al momento la visione dell’edificio vulcanico attraverso la rete di telecamere di sorveglianza è totalmente occlusa a causa della copertura nuvolosa. Dopo aver raggiunto il massimo valore di ampiezza alle ore 10:10 UTC il tremore vulcanico ha iniziato a diminuire. Le localizzazioni medie permangono in corrispondenza del cratere Bocca Nuova ad una quota di circa 3000 metri.
Anche il tremore infrasonico ha raggiunto il massimo alle ore 10:10 UTC per poi diminuire nettamente. Gli eventi infrasonici sono localizzati in corrispondenza del cratere Bocca Nuova.
Dalle ore 08:40 UTC, si registra una variazione cumulata di circa 30 nanostrain al dilatometro di Monte Ruvolo (DRUV). I dati della rete GNSS non mostrano variazioni significative.

Cronaca

Adrano, operazione antimafia “Meteora”, 18 soggetti indagati

Sono accusati, a vario titolo, di omicidio aggravato dalle finalità mafiose, associazione di tipo mafioso (clan Santangelo di Adrano e clan Mazzei intesi “carcagnusi” di Catania), porto e detenzione illecita di armi da sparo

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Con l’operazione “Meteora” scattata all’alba di oggi ad Adrano, la Polizia di Stato,  su delega della Procura Distrettuale della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia etnea, sta eseguendo,  con l’impiego di oltre un centinaio di poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Catania e del locale commissariato, un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania, a carico di 18 soggetti indagati a vario titolo, con differenti profili di responsabilità, dei delitti di omicidio aggravato dalle finalità mafiose, associazione di tipo mafioso (clan Santangelo di Adrano e clan Mazzei intesi “carcagnusi” di Catania), porto e detenzione illecita di armi da sparo aggravati dalle finalità di agevolare l’associazione mafiosa di appartenenza.

Le indagini avrebbero consentito di individuare gli esecutori materiali di un omicidio commesso nel 2016 nonché soggetti chiamati a ricoprire i ruoli di vertice del clan Santangelo di Adrano e della frangia del clan Mazzei di Catania operante nel territorio di Adrano.

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Cronaca

Maltempo, fascia ionica etnea devastata, in azione ancora i soccorritori

Proseguono senza sosta le operazioni di rimozione del fango e drenaggio delle acque a Torre Archirafi, duramente colpita dal nubifragio delle ultime ore

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Proseguono senza sosta le operazioni di rimozione del fango e drenaggio delle acque a Torre Archirafi, duramente colpita dal nubifragio delle ultime ore. Attualmente, sono 114 i volontari della Protezione Civile impegnati sul campo, suddivisi in 35 squadre provenienti dalle province di Ragusa, Siracusa, Enna, Messina e Catania. Questi uomini e donne stanno lavorando incessantemente per liberare gli scantinati allagati, offrendo anche supporto tecnico ai Vigili del Fuoco e assistenza alle famiglie rimaste bloccate. Tante le case allagate.

Le squadre di volontari si sono impegnate a lavorare per tutta la notte, accelerando le operazioni di drenaggio e facilitando il ripristino delle condizioni di sicurezza e normalità. Oggi a partire dalle 10 il Capo Dipartimento della Protezione Civile Siciliana, Salvo Cocina, farà visita alle aree più colpite, accompagnato dal Capo Servizio Regionale di Protezione Civile per la Provincia di Catania, Giuseppe La Rosa, nonché dai funzionari e dai principali referenti operativi. Incontrerà i sindaci e le popolazioni colpite nei comuni di Giarre, Riposto, Mascali e Acireale per fare il punto sulla situazione e coordinare ulteriori interventi.

Sopralluogo alla frana presso la Timpa di Acireale per valutare i danni e pianificare gli interventi necessari.  A seguire incontri con il sindaco di Riposto e sopralluoghi nelle aree di Torre Archirafi, lungo il torrente Archi e Babbo, il lungomare Pantano, e nelle strade più danneggiate dalla recente alluvione. Infine, sopralluogo presso la frana di via San Giovanni a Nunziata. “La cosa più importante è stata che, in una situazione di grave pericolo, non ci siano stati né feriti, né dispersi- ha detto il prefetto Maria Carmela Librizzi- Dalla Protezione civile nazionale ho avuto rassicurazioni sul fatto che i fenomeni atmosferici sono già in diminuzione e questo ci consentirà di valutare la situazione in queste ore”. Appuntamento alle 9.30 con la sala della Protezione civile.

“La violenta ondata di maltempo che si è abbattuta in queste ore sulla Sicilia orientale e in particolare sul Catanese conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, che ci troviamo di fronte alla “nuova normalità” – ha detto il Ministro per la protezione civile Nello Musmeci- Da Nord a Sud, sarà questa la difficile realtà con la quale dovremo convivere. L’unico strumento di cui disponiamo per mitigarne le conseguenze si chiama prevenzione, strutturale e non. Intanto, ho disposto con il capo dipartimento nazionale della Protezione civile Fabio Ciciliano l’invio a Catania già stasera di due tecnici esperti, a supporto degli operatori locali.

Il previsto miglioramento delle condizioni del tempo nelle prossime ore consentirà il ripristino della viabilità, dopo la chiusura dell’autostrada Messina-Catania. Con il prefetto del capoluogo etneo Maria Librizzi e con il dirigente del dipartimento regionale Salvo Cocina sono in costante contatto telefonico, mentre mi sento di esprimere un plauso a tutte le unità impegnate in questo momento a rendere meno difficili i disagi delle persone coinvolte”

Il deputato nazionale Francesco Ciancitto sull’argomento evidenzia: “Esprimo la mia piena solidarietà alle persone colpite dal nubifragio abbattutosi sulla costa ionica. Sono vicino ai cittadini e ai sindaci, dei territori devastati dalla furia dell’acqua. Sono subito entrato in contatto con il Ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, che sta costantemente monitorando l’evolversi della situazione. La Protezione civile è in stato di massima allerta ed il supporto fin da subito fornito, con uomini e mezzi, è stato fondamentale per dare un immediato aiuto alla popolazione colpita. Voglio a tal proposito ringraziare la Protezione civile, i Vigili del Fuoco e le Forze dell’ordine che si sono subito prodigati per aiutare i territori alluvionati”.

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