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Cronaca

Calcio serie D, pari a reti bianche del Paternò ad Enna

Gli etnei tornano a casa con un punto e muovono la classifica, ma l’obiettivo rimane quello della salvezza da raggiungere il prima possibile

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foto pagina ufficiale "Facebook" Paternò Calcio

Finisce a reti bianche la partita tra Enna e Paternò; un match ben giocato dalle due squadre, soprattutto nella ripresa, che hanno provato a superarsi. Ma alla fine il pari sembra il risultato più giusto; il Paternò torna a casa con un punto e muove la classifica. Obiettivo rimane quello della salvezza da raggiungere il prima possibile. La cronaca.

Prima frazione di gioco non entusiasmante con il Paternò e l’Enna che hanno cercato di imporre il proprio gioco su un terreno pesante dovuto alla forte pioggia. Ripresa più vivace. Al 5’ botta dalla distanza di Batista ma Mileto è bravo a respingere in angolo. Al 12’ Enna ancora pericoloso con Nardella ma il portiere respinge; sul capovolgimento di fronte Guida sfiora il goal del vantaggio con il portiere che salva sul primo palo. Al 15’ Paternò ancora pericoloso con Guida la cui conclusione è deviata in angolo.

Due minuti dopo Guida per Asero che tenta il tiro al volo ma il pallone termina sopra la traversa.  Al 35’ occasione per il Paternò con Pinotti che da pochi passi calcia sopra la traversa; replica dell’Enna che mette al centro una palla che attraversa l’area di rigore. Al 40’ miracolo di Mileto che respinge un colpo di testa di Lusha destinato all’incrocio dei pali. In pieno recupero occasione per il Paternò: nei sedici metri avversari si accende una mischia, un’attaccante paternese tocca sotto porta con la palla destinata alla rete ma l’arbitro fischia per un presunto fuorigioco.

 

Enna 0

Paternò

 

 

Enna (4-3-3): Simeoli 6; Otero 5,5(1′ st Kalombola 6 ), Amenta 5,5, Mbaye sv( 9’ pt Espasa 6), Batista Sena 5,5; Timmoneri 6(1′ st Lusha 5,5 ), Cardore 6, Moreso 5,5; Cristiano 6 (20′ st Rotella 6), Cicirello 6 (33′ st Guadalupo sv), Nardella 6. A disp. Testagrossa, Bamba, Seck, Longhi. All. Pagana. 6

 

Paternò (3-5-2): Mileto 7; Panarello 6,5, Porcaro 6,5, Marino 7; Sinatra 6,5, Sanseverino 6,5 (29’st Puglisi sv), Viglianisi 6,5 (7′ st Marin 6), Bertella  6(20′ st Carmelo Greco 6,5),  Asero 6,5 (46′ st Marco Greco sv); Retucci 6 (29′ st Pinotti sv), Guida 6,5. A disp. Tosoni, Papito De Jesus, Prestigiacomo, Pappalardo. All. Catalano 6,5

 

Arbitro: Bruschi di Ferrara 6 (Melnychuk di Bologna e Dri di Reggio Emilia)

 

Note: Spettatori oltre 500. Ammoniti: Otero e Cardore per l’Enna, Viglianisi, Puglisi, Carmelo Greco e  Pinotti per il Paternò. Recupero: PT 1′, ST 4′.

Cronaca

Adrano, operazione antimafia “Meteora”, 18 soggetti indagati

Sono accusati, a vario titolo, di omicidio aggravato dalle finalità mafiose, associazione di tipo mafioso (clan Santangelo di Adrano e clan Mazzei intesi “carcagnusi” di Catania), porto e detenzione illecita di armi da sparo

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Con l’operazione “Meteora” scattata all’alba di oggi ad Adrano, la Polizia di Stato,  su delega della Procura Distrettuale della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia etnea, sta eseguendo,  con l’impiego di oltre un centinaio di poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Catania e del locale commissariato, un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania, a carico di 18 soggetti indagati a vario titolo, con differenti profili di responsabilità, dei delitti di omicidio aggravato dalle finalità mafiose, associazione di tipo mafioso (clan Santangelo di Adrano e clan Mazzei intesi “carcagnusi” di Catania), porto e detenzione illecita di armi da sparo aggravati dalle finalità di agevolare l’associazione mafiosa di appartenenza.

Le indagini avrebbero consentito di individuare gli esecutori materiali di un omicidio commesso nel 2016 nonché soggetti chiamati a ricoprire i ruoli di vertice del clan Santangelo di Adrano e della frangia del clan Mazzei di Catania operante nel territorio di Adrano.

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Cronaca

Maltempo, fascia ionica etnea devastata, in azione ancora i soccorritori

Proseguono senza sosta le operazioni di rimozione del fango e drenaggio delle acque a Torre Archirafi, duramente colpita dal nubifragio delle ultime ore

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Proseguono senza sosta le operazioni di rimozione del fango e drenaggio delle acque a Torre Archirafi, duramente colpita dal nubifragio delle ultime ore. Attualmente, sono 114 i volontari della Protezione Civile impegnati sul campo, suddivisi in 35 squadre provenienti dalle province di Ragusa, Siracusa, Enna, Messina e Catania. Questi uomini e donne stanno lavorando incessantemente per liberare gli scantinati allagati, offrendo anche supporto tecnico ai Vigili del Fuoco e assistenza alle famiglie rimaste bloccate. Tante le case allagate.

Le squadre di volontari si sono impegnate a lavorare per tutta la notte, accelerando le operazioni di drenaggio e facilitando il ripristino delle condizioni di sicurezza e normalità. Oggi a partire dalle 10 il Capo Dipartimento della Protezione Civile Siciliana, Salvo Cocina, farà visita alle aree più colpite, accompagnato dal Capo Servizio Regionale di Protezione Civile per la Provincia di Catania, Giuseppe La Rosa, nonché dai funzionari e dai principali referenti operativi. Incontrerà i sindaci e le popolazioni colpite nei comuni di Giarre, Riposto, Mascali e Acireale per fare il punto sulla situazione e coordinare ulteriori interventi.

Sopralluogo alla frana presso la Timpa di Acireale per valutare i danni e pianificare gli interventi necessari.  A seguire incontri con il sindaco di Riposto e sopralluoghi nelle aree di Torre Archirafi, lungo il torrente Archi e Babbo, il lungomare Pantano, e nelle strade più danneggiate dalla recente alluvione. Infine, sopralluogo presso la frana di via San Giovanni a Nunziata. “La cosa più importante è stata che, in una situazione di grave pericolo, non ci siano stati né feriti, né dispersi- ha detto il prefetto Maria Carmela Librizzi- Dalla Protezione civile nazionale ho avuto rassicurazioni sul fatto che i fenomeni atmosferici sono già in diminuzione e questo ci consentirà di valutare la situazione in queste ore”. Appuntamento alle 9.30 con la sala della Protezione civile.

“La violenta ondata di maltempo che si è abbattuta in queste ore sulla Sicilia orientale e in particolare sul Catanese conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, che ci troviamo di fronte alla “nuova normalità” – ha detto il Ministro per la protezione civile Nello Musmeci- Da Nord a Sud, sarà questa la difficile realtà con la quale dovremo convivere. L’unico strumento di cui disponiamo per mitigarne le conseguenze si chiama prevenzione, strutturale e non. Intanto, ho disposto con il capo dipartimento nazionale della Protezione civile Fabio Ciciliano l’invio a Catania già stasera di due tecnici esperti, a supporto degli operatori locali.

Il previsto miglioramento delle condizioni del tempo nelle prossime ore consentirà il ripristino della viabilità, dopo la chiusura dell’autostrada Messina-Catania. Con il prefetto del capoluogo etneo Maria Librizzi e con il dirigente del dipartimento regionale Salvo Cocina sono in costante contatto telefonico, mentre mi sento di esprimere un plauso a tutte le unità impegnate in questo momento a rendere meno difficili i disagi delle persone coinvolte”

Il deputato nazionale Francesco Ciancitto sull’argomento evidenzia: “Esprimo la mia piena solidarietà alle persone colpite dal nubifragio abbattutosi sulla costa ionica. Sono vicino ai cittadini e ai sindaci, dei territori devastati dalla furia dell’acqua. Sono subito entrato in contatto con il Ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, che sta costantemente monitorando l’evolversi della situazione. La Protezione civile è in stato di massima allerta ed il supporto fin da subito fornito, con uomini e mezzi, è stato fondamentale per dare un immediato aiuto alla popolazione colpita. Voglio a tal proposito ringraziare la Protezione civile, i Vigili del Fuoco e le Forze dell’ordine che si sono subito prodigati per aiutare i territori alluvionati”.

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