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Coppa Italia serie C, “manita” del Trapani al Massimino, Catania eliminato

Squadra etnea piena di giovani che è stata sconfitta per 5 a 0 con i tifosi rossazzurri che masticano amaro

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foto pagina ufficiale "Facebook" Catania FC

Catania eliminato, Trapani supera il turno e vai ai quarti di finale. E’ il risultato della gara di Coppa Italia serie C, giocata al “Massimino”, in un clima non sereno. Squadra etnea piena di giovani che è stata sconfitta per 5 a 0 con i tifosi che masticano amaro. Si può uscire da una competizione ma non in questo modo.

La cronaca. Ospiti in vantaggio al 8’ con Carraro con una punizione che si insacca all’incrocio dei pali della porta difesa da Adamonis. Trapani più intraprendente e sfiora il raddoppio dapprima con Marino e poi con Karic, ma è Gelli che centra i pali. Al 32’ Celiento di testa a seguito di un calcio d’angolo raddoppia per gli ospiti.

Nella ripresa la musica non cambia, nonostante Toscano effettua dei cambia per dare una scossa alla squadra che però non arriva. Al 9’ Karic porta a tre le reti degli ospiti; al 24’ Spini sigla la quarta rete. Catania ormai demotivato e rassegnato con Quaini che salva sulla linea di porta un tiro di Kanoute. Autore quest’ultimo del quinto gol. In pieno recuperato il Catania si sveglia: dapprima con D’Emilio e poi con Montalto gli etnei sfiorano la rete ma il portiere ospite non si fa cogliere impreparato e respinge le minacce.

  

Catania-Trapani 0-5

Marcatori: pt 8’ Carraro, 32’ Celiento; st 9’ Karić, 24’ Spini, 44’ Kanoute.

Catania (3-4-2-1): 31 Adamonis; 36 Allegra, 16 Quaini (K), 40 Sechi; 43 Bonaccorso (21’st 19 Raimo), 17 Luperini (VK) (22’st 10 Jiménez), 37 Forti, 35 Ciniero (21’st 20 Carpani); 39 Privitera (11’st 34 D’Emilio), 28 Popovic (11’st 38 Corallo); 32 Montalto. A disposizione: 1 Bethers, 12 Butano; 15 Di Gennaro, 27 Castellini; 14 Verna, 33 Anastasio; 21 Stoppa, 41 Coriolano; 9 Inglese, 11 D’Andrea. Allenatore: Toscano.

Trapani (3-5-2): 1 Ujkaj; 5 Celiento (VK), 6 Gelli, 28 Silvestri (K) (12’st 4 Sabatino); 11 Spini, 7 Karić (27’st 16 Sciortino), 21 Carraro, 8 Marino (37’st 15 Crimi), 3 Martina (12’st 33 Benedetti); 17 Fall (12’st 14 Bifulco), 77 Kanoute. A disposizione: 90 Seculin; 23 Malomo; 99 Ciotti, 20 Carriero. Allenatore: Aronica.

Arbitro: Gianluca Grasso di Ariano Irpino (Bianchi di Pistoia e De Vito di Napoli)

Quarto ufficiale: Alfredo Iannello di Messina.

Note: Ammoniti Quaini, Ciniero, Allegra (C); Carraro (T). Recuperi: PT 1’;ST3’.Angoli 8 a 4 per il Trapani.

Cultura

Storia dell’aviazione del Sud

Sicilia e Calabria protagoniste di un viaggio senza confini

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L’opera “Storia dell’aviazione nella Sicilia orientale e in Calabria (storia, uomini e territorio)” di Fabrizio Egizi continua a volare alto, conquistando un pubblico sempre più vasto e approdando, lo scorso 16 novembre, al Malta Aviation Museum per il suo debutto internazionale.

Dopo aver ricevuto il prestigioso Premio CIVITAS Europa 2024 – sezione editoria, libri e stampa – a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) e aver toccato le città di Paternò, Catania, Reggio Calabria e Messina con presentazioni coinvolgenti, l’opera ha trovato in Malta un palcoscenico unico. Grazie al supporto di Ray Polidano, direttore del museo maltese, e Nicholas Grech, comandante del Malta Air Wing delle Forze Armate di Malta, l’evento ha offerto una cornice straordinaria: alle spalle dell’autore campeggiavano un Supermarine Spitfire e un Hawker Hurricane, simboli iconici della Seconda guerra mondiale.

Una narrazione che lega storia e territorio

Durante l’evento, il Console italiano a Malta, Andrea Varischetti, ha sottolineato l’importanza della dimensione internazionale dell’opera, frutto di una fitta rete di collaborazioni tra musei siciliani come il Museo Storico dello Sbarco in Sicilia – 1943 di Catania e il Museo della Memoria Sicilia 1943 di Modica, oltre a enti di grande rilievo come il Centro Universitario di Studi sui Trasporti (CUST) dell’Università di Messina e numerosi aeroclub e associazioni culturali. Il risultato è una narrazione che celebra il ruolo pionieristico della Sicilia e della Calabria nella storia dell’aviazione italiana e mondiale.

L’autore, Fabrizio Egizi, ha riportato alla luce episodi e personaggi spesso dimenticati, come Giovanni Lavaggi di Augusta, pilota della Regia Aeronautica negli anni ’30, Dante Curcio di Catania, ingegnere militare durante il conflitto mondiale, e Giuseppe Gabrielli di Caltanissetta, geniale progettista aeronautico. Un altro nome, Vincenzo Raschella’ di Caulonia, emerge come uno dei precursori italiani del volo, attivo già alla fine dell’Ottocento, ben vent’anni prima dei fratelli Wright.

Un patrimonio culturale da preservare

La presentazione ha offerto al pubblico immagini inedite e storie affascinanti, come quella di Antonino Guglielmino, “militare sui generis” ritratto accanto a un bombardiere inglese abbattuto su Gerbini nel gennaio del 1943. Questi scatti, rimasti nascosti per decenni, arricchiscono ora la conoscenza delle operazioni aeree degli Alleati sulla Sicilia.

La qualità delle immagini e delle informazioni storiche, curata da Giuseppe Barbagiovanni, membro di SiciliAntica, ha reso l’evento un appuntamento di altissimo livello. La collaborazione tra istituzioni pubbliche e private dimostra l’enorme potenziale di valorizzazione culturale e turistica del patrimonio aeronautico siciliano, come dimostra l’idroscalo di Augusta, che meriterebbe un rilancio come sito UNESCO, nel rispetto della legge regionale del 2018.

Prospettive future

Il successo maltese è solo l’inizio. Fabrizio Egizi punta ora a portare il progetto in Egitto, presso l’Egyptian Air Force Museum di Almaza, luogo in cui si trova una stele commemorativa dedicata a un equipaggio della Regia Aeronautica. Tra loro, il pilota Giovanni Lavaggi, la cui memoria continua a unire idealmente il Mediterraneo in un unico grande cielo.

In Sicilia, nuove presentazioni sono già in programma, segno che la storia dell’aviazione del Sud non è solo un racconto del passato, ma una fonte di ispirazione per il futuro.

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In Primo Piano

Adrano, dopo il restyling il palazzo municipale sarà intitolato al giudice Livatino

2 mln di euro per finanziare un’imponente opera di restaurazione che darà vita nuova, e nome nuovo, al palazzo di città adranita.

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Foto Corriere Etneo

Partiranno a breve i lavori di ristrutturazione che interesseranno il palazzo municipale del Comune di Adrano. Previsti massicci interventi che inizieranno nei prossimi mesi, per il restauro delle facciate, il miglioramento degli spazi interni e l’adeguamento delle strutture per garantire accessibilità e sostenibilità.
L’intervento, volto a preservare l’integrità di una costruzione datata agli inizi degli anni ’60, servirà a migliorare i servizi ai cittadini e sarà reso possibile grazie al Decreto del Dipartimento della protezione civile della Regione Siciliana, pubblicato il 22 novembre scorso.

“Con questo progetto, vogliamo non solo ristrutturare l’edificio dove si erogano i servizi ai cittadini ma di fatto esso è il Palazzo di governo della città ed è nostro interesse primario renderlo sicuro. – ha dichiarato Fabio Mancuso, Sindaco di Adrano – Con questo finanziamento di oltre 2 milioni di euro sono stati riconosciuti l’intenso e discreto lavoro dell’Ufficio tecnico e l’assiduo impegno dell’Amministrazione comunale che lavora, desidero ricordare, senza sosta ma anche senza clamori.”

La scelta di dedicare il Palazzo al giudice Rosario Livatino, una figura emblematica nella lotta contro la mafia e simbolo di legalità, sottolinea la volontà dell’amministrazione comunale di promuovere valori di giustizia, trasparenza e legalità.

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