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Cronaca

Catania, lotta ai parcheggiatori abusivi, denunciato 51enne recidivo

L’uomo, negli ultimi anni, è stato sanzionato e denunciato per lo stesso motivo decine di volte ed è stato trovato in possesso di oltre 40 chiavi di autovetture parcheggiate in modo irregolare

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Linea dura della Polizia di Stato sui parcheggiatori abusivi. Il servizio di controllo si è focalizzato ieri nel centro storico catanese dove parecchi parcheggiatori abusivi vi sono stati fermati e ai quali sono state sequestrate le somme di denaro provento dell’attività illecita.

Occhi puntati, in particolare, in via Santa Maria la Grande dove gli agenti hanno constatato che la strada era quasi del tutto occupata da veicoli in sosta irregolare, molti dei quali parcheggiati in doppia fila o sui marciapiedi. Denunciato in questo caso un 51enne per la violazione del provvedimento del Dacur (divieto di accesso al centro urbano) emesso nei suoi confronti dal Questore di Catania. L’uomo recidivo, negli ultimi anni, è stato sanzionato e denunciato per lo stesso motivo decine di volte ed è stato trovato in possesso di oltre 40 chiavi di autovetture, parcheggiate in modo irregolare.

Considerato l’elevato numero di auto in sosta irregolare, i poliziotti hanno richiesto la collaborazione della Polizia Locale e degli addetti al traffico dell’AMTS per sanzionare e rimuovere i veicoli in sosta selvaggia. Complessivamente sono stati sanzionati 63 veicoli e sono state rimosse 10 auto, elevando contestualmente sanzioni per l’importo di circa 4.500 euro.

Ma c’è dell’altro: durante la contestazione delle infrazioni, il parcheggiatore ha raccontato ai poliziotti che la sua “attività” è una vera e propria “attività familiare” – ovviamente illecita – che si protrae da più di 50 anni essendo stata svolta prima dai suoi fratelli e adesso da lui. Addirittura è emerso che alcuni automobilisti, sanzionati, affidassero le loro auto al parcheggiatore da anni, anche con “abbonamenti” mensili, ovviamente del tutto irregolari, per un corrispettivo di 50 euro. Insomma parcheggiatori abusi con “clienti” affezionati, in barba alla legge e a discapito delle regole.

Cronaca

Catania, sventata dalla Polizia una truffa da 14 mila euro ad un’anziana

Fermato un 17enne emissario del truffatore, il quale era riuscito a raggirare la donna col metodo del “falso poliziotto”

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Sarebbe stata una questione di attimi e la truffa ad un’anziana catanese di 80 anni sarebbe stata messa a segno. A mandare in fumo il piano criminale di un truffatore e del suo emissario, un giovane di soli 17 anni, sono stati gli agenti della Polizia di Stato.

Durante un servizio di controllo del territorio, in via Faraci, i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “Borgo-Ognina” si sono resi conto che stava accadendo qualcosa di strano e sono intervenuti appena in tempo, dal momento il 17enne si era presentato davanti all’abitazione dell’anziana per riscuotere il bottino di circa 14 mila euro, tra argenteria, gioielli e orologi.

Alla donna era stata spacciata una storia del tutto priva di fondamento, legata al coinvolgimento di un suo stretto familiare in un incidente. Nello specifico, l’anziana ha raccontato ai poliziotti di essere stata contattata al telefono di casa da un sedicente appartenente alle Forze dell’Ordine il quale le aveva riferito che il figlio aveva appena causato un gravissimo incidente stradale, travolgendo con la propria auto una donna incinta e, per questo motivo, era stato arrestato.

L’interlocutore ha fatto leva sullo stato emotivo della donna che, impaurita, ha cominciato ad assecondare le assurde richieste del truffatore nel tentativo di trovare una soluzione per il figlio. Carpita la buona fede dell’anziana, l’uomo le ha chiesto il pagamento di una cauzione di 14 mila euro in modo da liberarlo e farlo tornare a casa nel più breve tempo possibile. Dall’altro capo del telefono, però, la donna ha riferito di non avere a disposizione una somma così importante, ma, preoccupata, ha assicurato di poter mettere insieme alcuni oggetti di argenteria e preziosi il cui valore era di poco inferiore alla cifra richiesta.

Senza alcuna esitazione, il falso appartenente alle forze dell’ordine ha acconsentito alla controproposta della donna, avvertendola che, nel giro di alcuni minuti, avrebbe mandato un suo emissario a ritirare gli oggetti in oro. Così è stato: il 17enne si è presentato davanti all’abitazione dell’anziana, citofonando con una certa insistenza e guardandosi ripetutamente intorno. È in questo momento che l’atteggiamento del ragazzo è stato notato dai poliziotti del Commissariato “Borgo-Ognina” che hanno voluto vederci chiaro fino in fondo, fermando il 17enne per sottoporlo ad un controllo, nella convinzione che stesse importunando uno dei residenti del palazzo.

Al momento di esibire i documenti, il giovane, con uno scatto fulmineo, ha provato a fuggire, tentando di nascondersi nel giardino interno di un’abitazione vicina dove si era introdotto, approfittando del cancello aperto. I poliziotti l’hanno subito individuato, accovacciato tra le piante, e, dopo averlo bloccato definitivamente, hanno provveduto a identificarlo.

Nel frattempo, gli agenti del Commissariato sono tornati nell’abitazione in cui il giovane aveva citofonato, trovando l’anziana con la busta dei gioielli, ancora scossa per l’accaduto. Ai poliziotti ha raccontato ogni dettaglio della telefonata, delle richieste del truffatore e dell’arrivo del suo emissario che, al citofono, si è presentato come un dipendente del Tribunale, incaricato di prelevare i preziosi, per poi, all’improvviso, non sentire più la sua voce. Le comunicazioni, infatti, si erano interrotte perché il giovane era stato sorpreso e fermato dalla pattuglia del Commissariato che, in quegli stessi attimi, stava passando per via Faraci. Il tempestivo intervento dei poliziotti ha così scongiurato che la donna venisse truffata, bloccando e denunciando il truffatore per il reato di tentata truffa.

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Cronaca

Paternò, incendio all’interno di un cortile privato, in fiamme pneumatici e altro materiale

Sul posto pompieri di Adrano, personale medico del 118 e carabinieri

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Incendio nella mattinata di oggi all’interno di un cortile privato incastonato tra due edifici. Il fatto è successo a Paternò in via Circonvallazione, a poche decine di metri dalla centralissima Via Fiume. Per cause in corso di accertamento si è sviluppato un rogo in quella parte del cortile dove si trovavano pneumatici e altro materiale facilmente infiammabile.

Le fiamme hanno generato una densa colonna di fumo nero ben visibile anche da fuori città in particolare da Santa Maria di Licodia.

Sul posto, subito dopo esser scattato l’allarme, sono giunti i vigili del fuoco del distaccamento di Paternò; a scopo precauzionale sono arrivate anche due ambulanze del 118; fortunatamente, da quanto si apprende, nessuno è rimasto intossicato e ferito.

I carabinieri della compagnia di Paternò hanno provveduto a chiudere la strada e deviare il traffico veicolare.  Solo in tarda mattinata sono state ultimate le operazioni di spegnimento e di bonifica.

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