Connect with us

Cronaca

Aci Castello, controlli mercato del pesce di Aci Trezza, sequestrati 170 Kg prodotti ittici

Accertato che circa 140 chili hanno mantenuto i caratteri organolettici e di freschezza e sono stati donati alla Caritas, i rimanenti 30 kg di pesce sequestrato, invece, è stato distrutto

Pubblicato

il

Lente d’ingrandimento della Polizia di Stato al mercato del pesce di Aci Trezza. Al centro la verifica della tracciabilità e la genuinità degli alimenti. Cominciata alle primi luci dell’alba, l’articolata attività ha permesso di trovare una gran quantità di pescato privo di tracciabilità.

Nello specifico, nei confronti di due venditori, è scattato il sequestro di 170 kg di pesce posto in vendita senza la necessaria documentazione sulla tracciabilità. Dei 170 kg sequestrati, e conseguentemente ispezionati, è stato accertato che circa 140 chili, mantenevano i caratteri organolettici e di freschezza previsti dalla normativa comunitaria, giudicati pertanto idonei al consumo umano sono stati donati alla Caritas.

I rimanenti 30 kg di pesce sequestrato, invece, è stato giudicato assolutamente non idoneo al consumo e, quindi, ne è stata disposta la distruzione.

Al termine delle verifiche sono state elevate sanzioni per 4500 euro.  I controlli hanno riguardato anche l’osservanza delle prescrizioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e, in questo caso, i Vigili del Fuoco hanno constatato la mancata manutenzione delle luci di emergenza e la mancanza di un estintore. Per queste irregolarità, sono state contestate sanzioni per 1700 euro.

Nel corso del controllo straordinario, sono state identificate complessivamente 80 persone, di cui 18 già note alle forze di Polizia. I controlli serrati delle forze dell’ordine, con l’unico obiettivo del rispetto della legge e della salvaguardia della salute dei consumatori, proseguiranno anche nei prossimi giorni e interesseranno altre realtà commerciali della zona.

Cronaca

Etna, soccorsa escursionista rimasta ferita nei pressi del Rifugio Sapienza

La ragazza si trovava in escursione con un gruppo quando è scivolata sulla neve ghiacciata procurandosi la sospetta frattura di un arto inferiore

Pubblicato

il

I Tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico della Stazione Etna sud sono stati attivati stamane dalla Centrale Operativa 118 per recuperare un’escursionista scivolata sulla neve a quota 2000. La ragazza, 20 anni, originaria di Belpasso, si trovava in escursione con un gruppo quando è scivolata sulla neve ghiacciata procurandosi la sospetta frattura di un arto inferiore.

I tecnici del Servizio Regionale Sicilia del Soccorso Alpino hanno raggiunto rapidamente l’infortunata nell’area dei crateri a nord ovest del Rifugio Sapienza ed hanno provveduto a fornirle le prime cure, proteggendola dall’ipotermia ed immobilizzandola.

L’infortunata è stata quindi posizionata in una barella specifica per il trasporto in ambiente innevato e ghiacciato e quindi trasportata sin dove poteva giungere un mezzo gommato di soccorso del 118. La ragazza, una volta a bordo dell’ambulanza è stata trasportata verso il presidio ospedaliero di Acireale.

Anche nella giornata di ieri il Soccorso Alpino e Speleologico era intervenuto per recuperare, mediante i Tecnici del Soccorso Alpino di presidio presso il piazzale del Rifugio Sapienza, un turista in ambiente innevato e ghiacciato nell’area di Piano Vetore (Etna sud), colto da un importante malore. Il turista era stato consegnato all’ambulanza medicalizzata del 118 per il trasferimento verso adeguata struttura sanitaria.

 

Continua a leggere

Cronaca

Santa Venerina, esplode petardo, feriti tre bambini, due in prognosi riservata

Un dodicenne albanese ha subito l’amputazione del dito di una mano all’ospedale Cannizzaro, un altro ragazzino ha riportato delle ferite giudicate guaribili in 20 giorni ed è stato dimesso, mentre un terzo ha subito la perforazione del timpano dell’orecchio destro

Pubblicato

il

FOTO WEB

A Linera, frazione del comune di Santa Venerina, un dodicenne albanese ha subito l’amputazione del dito di una mano all’ospedale Cannizzaro di Catania dove era stato trasferito per le ferite riportare per l’esplosione di un ‘botto’ mentre erano in strada proprio nella piccola frazione. L’episodio è avvenuto ieri, intorno alle 20.

Il ragazzino è stato sottoposto a un delicato intervento di ricostruzione dell’arto effettuato da un’equipe composta da chirurghi plastici, ortopedici e vascolari. La mano è stata salvata, ma un dito era compromesso al punto che i medici hanno dovuto amputarlo. Il paziente, che ha altre ferite al corpo causate dalla deflagrazione, è ricoverato con la prognosi riservata. Altri due ragazzini, connazionali del 12enne, sono rimasti feriti nell’esplosione: uno di loro ha riportato delle ferite giudicate guaribili in 20 giorni ed è stato dimesso, mentre un terzo è ricoverato nel reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Acireale per la perforazione del timpano dell’orecchio destro riportata a causa dell’esplosione del petardo.

Il piccolo ha riportato anche lesioni corneali all’occhio sinistro, per cui la prognosi rimane ancora riservata. I tre ragazzini dopo l’esplosione sono stati portati al pronto soccorso di Acireale, ma il 12enne, per le sue gravi condizioni, è stato prima stabilizzato e poi trasferito al Cannizzaro di Catania dove è stato operato. Secondo quanto si è appreso, i ragazzini avrebbero detto di avere trovato per terra il petardo che è esploso mentre uno di loro, quello ricoverato a Catania, lo aveva in mano.

Sul posto per le indagini del caso si sono recati agenti del commissariato di polizia di Acireale che hanno sentito i genitori dei tre feriti, che non hanno saputo dare indicazioni sull’accaduto. Gli investigatori avrebbero anche visionato le registrazioni di sistemi di videosorveglianza della zona, ma non sarebbero state trovate immagini utili alle indagini.

 

Continua a leggere

Trending