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Catania: intensificati i controlli per un “Natale in sicurezza “

Azione di monitoraggio e controllo delle fasi di preparazione e somministrazione degli alimenti a difesa della salute dei consumatori.

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Con l’approssimarsi delle festività natalizie, i Carabinieri della stazione di Catania e gli agenti del NAS stanno intensificando i controlli presso bar e punti di ristoro della città al fine di garantire la sicurezza e la salute dei cittadini e dei numerosi turisti attesi nel periodo delle vacanze e che approfitteranno delle specialità della gastronomia siciliana. Le operazioni di controllo, dunque, finalizzate al contrasto dell’illegalità nel settore agroalimentare e condotte in seno all’operazione “Natale in Sicurezza” disposta dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania, hanno mirato a verificare il rispetto delle norme igienico-sanitarie. Nel corso dei suddetti accertamenti, i Carabinieri e gli agenti del NAS hanno comminato ai due titolari di due bar del corso Italia, entrambi catanesi, sanzioni amministrative per un totale di 3.000 euro ciascuno. Durante le ispezioni gli agenti hanno rilevato violazioni ai sensi dell’articolo 6, comma 5 del D.Lgs. 193/2007, e la mancata attuazione delle procedure di autocontrollo previste dal sistema HACCP, come stabilito dall’articolo 6, comma 8 del medesimo decreto legislativo.
Più specificamente, gli investigatori hanno rilevato condizioni igieniche non conformi alla normativa vigente ed in particolare, pulizia insufficiente delle superfici di lavoro e delle attrezzature, nonché una gestione non ottimale della manutenzione di frigoriferi e congelatori, fondamentali per garantire il rispetto delle temperature di conservazione dei cibi.

Le violazioni accertate, pur significative, sono state considerate di lieve entità e non hanno portato alla sospensione dell’attività. In questi casi, la legge consente ai Carabinieri del N.A.S. di impartire precise prescrizioni al titolare, obbligandolo a ripristinare le opportune condizioni igieniche nel più breve tempo possibile e ad adeguarsi alle normative.

 

amministrazione

Paternò, sottoscritta da otto consiglieri di opposizione mozione di sfiducia verso il sindaco

La mozione affinchè venga discussa in consiglio deve essere sottoscritta da almeno 10 consiglieri e affinchè passi necessari almeno 16 voti

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Presentata da otto consiglieri di opposizione Rosanna Lauria, Alfio Virgolini, Mariabarbara Benfatto, Francesco Borzì, Salvatore Frisenna, Giovanni Piana, Lorenzo Terranova, una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Nino Naso. L’annuncio, arrivato nel corso di una conferenza stampa da parte dei consiglieri Lauria, Virgolini, Benfatto, Borzì, Piana, Terranova, tenutasi all’interno di Palazzo Alessi,  è stato fatto ieri  nella tarda mattinata, al termine di una seduta consiliare rinviata per ben due volte per mancanza del numero legale: assise civica che avrebbe dovuto discutere un solo punto all’ordine del giorno “Gestione della cosa pubblica. La richiesta della convocazione era stata presentata dai consiglieri di Fratelli D’Italia.

Seduta rinviata a questa mattina alle ore 10. Assenti i consiglieri vicino al sindaco Nino Naso e parte dell’opposizione. Perché iniziasse il dibattito necessaria la presenza di 13 consiglieri; invece erano soltanto 12.  I consiglieri proponenti hanno sottolineato il fatto che mozione è a disposizione dell’intera assise civica, invitando il resto del consiglio comunale “a pensare in primis agli interessi di tutti i paternesi per porre fine ad una amministrazione disastrosa”. La mozione affinchè venga discussa in consiglio deve essere sottoscritta da almeno 10 consiglieri e affinchè passi necessari almeno 16 voti.

“Il consiglio comunale verteva anche sull’opportunità di un confronto con l’amministrazione comunale e la sua maggioranza- ha detto il capogruppo di Fratelli D’Italia Alfio Virgolini, i quali evidentemente non hanno bisogno di un confronto visto che si è aperto il mercato delle vacche, quindi prossimamente ci saranno nuovi assessori; siamo consiglieri comunali che meritano rispetto, abbiamo avuto questo coraggio e invitiamo i colleghi consiglieri che non la pesano come noi a firmare la mozione di sfiducia perchè crediamo che la città debba essere liberata da questo sindaco”.

Per Rosanna Lauria, capogruppo di “Paterno- On” ha specificato che bisogna dare una svolta a livello amministrativo a questa città. Sappiamo che siamo impantanati da troppi mesi sia per questioni amministrative sia per questione di ingovernabilità purtroppo anche per questioni giudiziarie. Grazie alla mozione di sfiducia molte maschere sono cadute giù con consiglieri traballanti tra maggioranza e opposizione. Adesso è giunta l’ora che la città abbia un’altra possibilità di crescita”.

Sul mancato avvio della seduta consiliare in programma a Palazzo Alessi, una seduta consiliare aperta alla citta è intervenuto il Partito Democratico di Paternò. “Siamo dinanzi ad una prova provata che nessuno vuole andare a casa e sono tutti saldamente attaccati alle loro comode poltrone- si legge in una nota stampa- tutto ciò perche stanno barattando con il Sindaco il rimpasto di Giunta che ci sarà oggi con la nomina di quattro nuovi assessori e ognuno di loro ambisce ad “un posto al sole” corredato dalla lauta indennità”. I DEM nella nota stampa invitano “Sindaco, assessori e consiglieri comunali ad un scatto di orgoglio personale e pubblico, liberate Paternò, fate in modo di ridare la parola alle urne affinché siano i Cittadini a giudicare e non gli intrecci di Palazzo. Questa è la vera tutela e salvaguardia della Città”.

 

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Cronaca

Catania, operazione “Villa Glori”, estorsione col metodo del “cavallo di ritorno”

Secondo l’accusa gli indagati sono ritenuti responsabili, in concorso e a vario titolo, di estorsione, furto aggravato, ricettazione aggravata, produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti, nonché detenzione illegale di armi

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A Catania con l’operazione “Villa Glori”,  oltre 100 militari del comando provinciale dei carabinieri, hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale (6 in carcere e 6 all’obbligo di dimora) emessa dal gip. Perquisizioni domiciliari con contestuale informazione di garanzia nei confronti di ulteriori 8 indagati in stato di libertà. Secondo l’accusa gli indagati sono ritenuti responsabili, in concorso e a vario titolo, di estorsione, furto aggravato, ricettazione aggravata, produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti, nonché detenzione illegale di armi.

L’operazione, denominata “Villa Glori”, ha permesso di colpire un gruppo criminale, con disponibilità di armi e con base operativa in una “stalla” situata nel quartiere Picanello di Catania. Il gruppo, utilizzando strumenti altamente tecnologici, avrebbe perpetrato decine di furti di veicoli in tutta la provincia etnea. Successivamente, gli indagati avrebbero estorto somme di denaro, che superavano le migliaia di euro a seconda del valore di mercato del mezzo, ai proprietari per la restituzione tramite il cosiddetto metodo del “cavallo di ritorno”.

In alternativa, i veicoli sarebbero stati venduti per essere smembrati per ricettare i pezzi nel mercato nero. Dalle indagini è inoltre emerso che 12 indagati sarebbero stati anche coinvolti in un’attività di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, principalmente marijuana, hashish e droghe sintetiche.

 

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