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Catania, GdF scopre oltre 100 lavoratori in nero e 40 irregolari

Irrogate sanzioni pari a quasi 2 milioni di euro.

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Nuovo duro colpo al fenomeno del lavoro sommerso da parte della Guardia di Finanza.

I militari del Comando Provinciale di Catania hanno sottoposto a controllo numerosi esercizi commerciali dei comuni facenti parte del versante Sud-Ovest del vulcano. Numerose le irregolarità rilevate.

Sono state, in particolare, le Fiamme Gialle della compagnia di Paterno’, a seguito di ventinove mirati interventi lungo il territorio di sua competenza (da Maletto a Motta), ad individuare 103 lavoratori in nero, 40 lavoratori irregolari e proposto la sospensione dell’attività imprenditoriale per 18 esercizi commerciali che sono stati segnalati all’ispettorato del Lavoro di Catania, in ragione del superamento della soglia del 10% del personale impiegato in “nero”.

Tra i numerosi esercizi commerciali controllati, è caduto nella rete della GdF uno dei locali della movida di Adrano: dove i militari hanno rilevato la presenza di 12 lavoratori di cui ben dieci “in nero”, due irregolari e l’utilizzo di mezzi di pagamento non tracciabili. Per tali violazioni sono state inflitte sanzioni amministrative nel massimo pari a € 205.600,00.

Nel bersaglio anche un ristorante di Paternò, dove le Fiamme Gialle hanno individuato sette lavoratori in nero e pagamenti stipendiali in contanti non tracciati: al ristoratore è stata applicata la sanzione massima di € 106.900.

Complessivamente, l’intera azione di controllo delle violazioni alla normativa di settore ha consentito di applicare sanzioni amministrative pecuniarie per un ammontare massimo di € 1.869.930.

La Guardia di Finanza è da sempre impegnata nella lotta al contrasto dell’economia sommersa, concentrandosi fortemente sul fenomeno del lavoro nero ed irregolare che infliggono una importante ferita all’intero sistema economico perché sottrae risorse all’erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e consente una competizione sleale con le imprese oneste.

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Amministrative, voto nel 2026 e nel 2027 per i comuni andati alle urne durante il Covid

In provincia etnea nel 2026 andranno al voto i comuni Bronte, Mascali, Milo, Pedara, San Giovanni La Punta, San Pietro Clarenza e Trecastagni, mentre nel 2027 quelli di Adrano, Caltagirone, Giarre, Grammichele e Ramacca

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Una circolare firmata dall’assessore regionale alle Autonomie locali, Andrea Messina ha disposto che i comuni siciliani che, a causa del Covid-19, hanno svolto le elezioni per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale nell’autunno del 2020 e del 2021, torneranno alle urne rispettivamente nella primavera del 2026 e del 2027.

Si tratta di un rinvio rispetto alla scadenza del mandato che permetterà di riallineare così le tornate elettorali di queste amministrazioni alla “finestra” ordinaria prevista dalla normativa regionale. Si tratta di una circolare con la quale anche in Sicilia, per la sostanziale coincidenza con la normativa statale in materia di turno elettorale, vengono adottate le disposizioni del ministero dell’Interno contenute nella circolare del 6 novembre scorso.  La circolare spiega che, ad essere interessati dal rinvio, sono 97 Comuni (58 che hanno votato nel 2020 e 39 nel 2021) i cui cittadini saranno chiamati a rinnovare gli organi elettivi tra il 15 aprile e il 15 giugno del 2026 e del 2027, tornando così alla “finestra” individuata con la legge regionale n.16 del 1963.

“La scelta di far votare i Comuni in una tornata elettorale ordinaria durante il periodo primaverile, così come previsto dalla normativa vigente – precisa l’assessore alle Autonomie locali, Andrea Messina – rappresenta un segnale di normalità e di ripresa dopo la deroga necessaria legata all’emergenza sanitaria della pandemia. Questo passaggio istituzionale ha l’obiettivo di informare preventivamente gli enti interessati e l’elettorato, per consentire una doverosa ed essenziale programmazione amministrativa. Il provvedimento permette, inoltre, la pianificazione delle attività elettorali da parte di tutti i soggetti interessati e di riaffermare l’importanza della partecipazione democratica e della stabilità dei processi elettorali, pilastri fondamentali della nostra società” ha concluso Messina.

I comuni della provincia di Catania che andranno al voto nella primavera del 2026 sono Bronte, Mascali, Milo, Pedara, San Giovanni La Punta, San Pietro Clarenza e Trecastagni. Invece quelle che andranno al voto nel 2027 sono Adrano, Caltagirone, Giarre, Grammichele e Ramacca

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Biancavilla, parte il nuovo asilo nido nei pressi della Chiesa “SS. Cuore di Gesù”

L’inaugurazione ieri mattina e la nuova struttura aumenta la disponibilità e allarga ancora di più la platea dei beneficiari, per lo più giovani famiglie

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Il comune di Biancavilla si arricchisce di un nuovo asilo nido, ubicato nei locali attigui alla chiesa del Sacratissimo Cuore di Gesù. L’inaugurazione ieri mattina. Il nuovo asilo nido aumenta la disponibilità e allarga ancora di più la platea dei beneficiari, per lo più giovani famiglie.  Infatti il nuovo asilo offre la possibilità di aggiungere 24 posti ai 40 dell’asilo nido comunale ‘Domenico Savio’, inaugurato dall’amministrazione Bonanno nel maggio del 2021.

A festeggiare ieri mattina, sono state anche tante famiglie con i loro bambini. Presenti all’inaugurazione tante famiglie con i loro bambini, nonche il sindaco Antonio Bonanno, il presidente del Consiglio comunale, Luigi D’Asero, il vice sindaco Martina Salvà e gli assessori Vincenzo Giardina e Vincenzo Randazzo.  Il nuovo asilo nido gode di un grande spazio a disposizione dei piccoli che vanno dai 18 ai 36 mesi. Una struttura moderna, arredata e attrezzata a dovere con alcune stanze che ospitano lettini e fasciatoi. Colorato e multifunzionale l’ampio salone. La gestione è affidata alla cooperativa Giglio. L’asilo è già pienamente operativo. Da lunedì ospita 20 dei 24 piccoli previsti.

“L’amministrazione comunale, sempre attenta alle fasce più deboli della società, – osserva il parroco Ambrogio Monforte – ha permesso alla parrocchia di essere non soltanto un luogo religioso ma anche una comunità dove si cresce in rapporto che va dalla testa al cuore e alle azioni di ogni giorno. Grazie per questa opportunità di raggiungere tutti attraverso i piccoli”. Il sindaco Antonio Bonanno ha apprezzato la disponibilità del parroco: “È bellissimo sottolineare che sin dal primo minuto, il parroco della chiesa – Padre Ambrogio – ha dato la disponibilità per il bene di tutta la comunità. Esprimo massima gratitudine per la sua sensibilità. Centrato un obiettivo fino a pochi anni fa impensabile, – aggiunge Bonanno – siamo adesso concentrati sulla prossima apertura delle mense scolastiche. Anche queste rappresentano una grossa mano d’aiuto per le famiglie”.

Uno speciale ringraziamento è stato rivolto dal primo cittadino ad Alfio Santangelo, Davide Marino e l’assessore Vincenzo Randazzo per l’ottimo lavoro svolto.

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