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Cronaca

Adrano, trovati dentro auto droga e fuochi d’artifizio illegale

Rinvenuti 115 grammi di marijuana e tre candelotti esplodenti di fattura artigianale

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Nascosti all’interno di una autovettura, artifizi pirotecnici e sostanze stupefacenti, sono stati rinvenuti e sequestrati dalla Polizia di Stato ad Adrano.  In particolare nel corso dei servizi di controllo del territorio l’attenzione degli agenti della volante del Commissariato è stata attirata da un’autovetture parcheggiata in modo sospetto nei pressi di uno stabile in contrada Roccazzello.

Insospettiti gli agenti hanno effettuato il controllo del veicolo scoprendo, tramite il numero di targa, che il mezzo fosse sottoposto a fermo amministrativo ed affidato in custodia al trasgressore, un 23enne adranita che avrebbe dovuto custodirlo in un box privato in tutt’altra zona della città. I poliziotti hanno deciso di approfondire il controllo che ha consentito di rinvenire, all’interno di una busta di plastica 115 grammi di marijuana, nascosta sotto il sedile del conducente e tre candelotti esplodenti di fattura artigianale e illegali, nascosti all’interno di un sacco di carta arrotolato e posizionato davanti al sedile anteriore, lato passeggero.

Quanto scoperto dagli agenti è stato sottoposto a sequestro e in considerazione alla pericolosità degli artifizi pirotecnici è stata richiesta al Pubblico Ministero di turno l’autorizzazione alla immediata distruzione. Successivamente, ottenuta l’autorizzazione, il materiale è stato affidato agli agenti del Nucleo Artificieri della Questura di Catania per la successiva distruzione.

Sono in corso ulteriori accertamenti volti a risalire all’identità di chi ha nascosto quanto rinvenuto all’interno.  L’autovettura è stata rimossa e il proprietario verrà rintracciato successivamente e sanzionato per le violazioni al Codice della Strada poiché l’autovettura, che è risultata priva di assicurazione obbligatoria, è stata spostata dal luogo in cui era custodita per il periodo di fermo amministrativo.

 

Cronaca

Giarre, terreno abbandonato trasformato in base per lo spaccio, arrestati due uomini

Recuperati complessivamente oltre un chilogrammo di marijuana, 63 grammi di crack e 132 grammi di cocaina, un bilancino elettronico di precisione e denaro e denaro contante

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A Giarre i carabinieri della locale compagnia hanno arrestato in flagranza due uomini, rispettivamente di 27 e 22 anni, residenti a Mascali e Giarre, in quanto i militari li hanno sorpresi in un terreno abbandonato alla periferia della città, utilizzato come base operativa per il confezionamento delle dosi di droga da destinare allo spaccio.

I carabinieri della locale compagnia, dopo una specifica indagine fatta di appostamenti e pedinamenti, grazie anche all’ausilio dei colleghi “Cacciatori di Sicilia”, sono entrati in azione i due uomini si stavano recando presso il fondo agricolo. Qui, i militari li hanno colti di sorpresa proprio mentre erano intenti a gestire lo stupefacente, impacchettandolo per la vendita.

Bloccati e messi in sicurezza, gli investigatori hanno iniziato a perquisire l’intera area, recuperando complessivamente oltre un chilogrammo di marijuana, 63 grammi di crack e 132 grammi di cocaina, un bilancino elettronico di precisione e denaro contante per ben 2.500 euro.

Le perquisizioni sono state estese anche alle abitazioni dei due giovani e, a casa del 27enne, i carabinieri hanno sequestrato ulteriori 12 grammi di marijuana e altri 4.500 euro, somma che, molto probabilmente, il pusher aveva già incassato per la vendita della droga. Tutta la sostanza stupefacente e il denaro rinvenuto sono sequestrati mentre i due uomini sono finiti ai domiciliari.

 

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Cronaca

Acireale, ha aggredito e picchiato la moglie, arrestato 40enne tunisino

La donna ha subito un trauma cranico, ferite al volto e la frattura del naso, così come refertato dal personale sanitario che, dopo le necessarie cure, l’ha dimessa con una prognosi di 30 giorni

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A Santa Tecla, frazione di Acireale, la Polizia di Stato ha arrestato un tunisino di 40 anni per maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti della moglie. L’intervento dei poliziotti del commissariato di Acireale è scaturito da una segnalazione di un vicino di casa della coppia che ha riferito su linea di emergenza di una furiosa lite tra i coniugi andata avanti fino all’alba.

Dopo aver dato l’allarme, il vicino ha sentito bussare alla sua porta, trovandosi davanti la donna in lacrime e visibilmente scossa. La vittima dell’aggressione è riuscita a trovare rifugio nell’appartamento dei vicini, fuggendo da casa sfruttando la momentanea assenza del marito.

Giunti sul posto, i poliziotti hanno chiesto l’intervento dei sanitari del 118 viste le ferite riportate dalla donna, per poi raccogliere le sue prime dichiarazioni. La vittima ha riferito dei continui maltrattamenti che sarebbero stati perpetrati dal marito in più occasioni. Alcuni di questi episodi erano già stati denunciati dalla vittima e, a giorni, si sarebbe dovuta svolgere l’udienza davanti al giudice.

Dopo la denuncia, i due erano tornati a convivere e l’uomo sembrava aver messo da parte del tutto le condotte violente e gli atteggiamenti aggressivi. Con l’approssimarsi della data dell’udienza, però, il marito avrebbe ripreso a minacciare la moglie e a compiere atti intimidatori, fino all’ultima lite durante la quale il 40enne avrebbe picchiato la donna, con spintoni e schiaffi, minacciandola persino di morte.

Durante l’aggressione, uno dei colpi che sarebbero stati inferti dall’uomo ha provocato alla vittima un trauma cranico, ferite al volto e la frattura del naso, così come refertato dal personale sanitario che, dopo le necessarie cure, ha dimesso la donna con una prognosi di 30 giorni.  I poliziotti del commissariato hanno avviato subito le indagini, rintracciando l’uomo nella sua abitazione. Il 40enne è stato arrestato e condotto in carcere a Catania per rimanere ristretto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

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