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Cronaca

Catania, Aerotaxi e Elitaxi responsabili di omesso versamento all’Erario, ad accertarlo la Finanza

Si tratta di una somma pari a 798.343 euro, ossia 614.110 euro come imposta dovuta e 184.233 euro come sanzione accessoria

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La Guardia di Finanza di Catania ha scoperto una omissione nel versamento dell’imposta erariale dovuta dal 2020 al giugno del 2023 per il trasporti di lusso di passeggeri da e per l’aeroporto di Catania; si tratta di una somma pari a 798.343 euro, 614.110 euro – dei quali come imposta dovuta e 184.233 come sanzione accessoria; finanzieri che hanno avuto modo  di accertare tale omissione nei confronti di 228 vettori Aerotaxi ed Elitaxi (13 italiani e 225 con sede in Paesi Ue ed extra Ue), che sono stati sanzionati. In particolare i finanzieri hanno esaminato la posizione di 502 vettori.

L’imposta erariale istituita anche sui voli dei passeggeri di Aerotaxi è stata quantificata per ciascun passeggero nella misura di 10 euro per le tratte inferiori a 100 km, di 100 euro in caso di tragitto inferiore a 1.500 km e di 200 euro per le percorrenze superiori a 1.500 km. Le Fiamme Gialle etnee lo hanno accertato dopo aver acquisito ed esaminato le dichiarazioni uniche dei vettori depositate presso le società di Handling dell’aeroporto di Catania e incrociato i dati rilevati con quelli estrapolati dalle banche dati.

In particolare i Finanzieri della compagnia Catania Fontanarossa hanno appurato che a fronte dei 1.168 voli effettuati e di 4.576 passeggeri trasportati da e per l’aeroporto di Catania le società inadempienti non avrebbero provveduto al versamento dell’imposta erariale, il cui importo varia in funzione della tratta percorsa e del numero di passeggeri trasportati.

Una imposta erariale che rientra tra i cc.dd. “tributi ambientali” finalizzati a tassare i servizi aventi un impatto negativo sull’ambiente e il cui gettito è prioritariamente destinato alla tutela dell’ecosistema.

Cronaca

Catania, controlli in 8 attività commerciali, riscontrate irregolarità e elevate sanzioni

Ispezionati alcuni fast-food della zona della stazione ferroviaria, nonché alcuni esercizi che somministrano bevande alcoliche

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La Polizia di Stato ha coordinato una nuova ed intensa attività di controllo in 8 esercizi commerciali del centro storico, dedite alla somministrazione e alla vendita di alimenti, per accertare l’osservanza delle norme di settore, il rispetto delle prescrizioni previste dalle licenze e il possesso di tutte le necessarie autorizzazioni.

Tra le attività commerciali controllate figurano anche alcuni fast-food della zona della stazione ferroviaria, nonché alcuni esercizi che somministrano bevande alcoliche.  Durante gli accertamenti sarebbero state rilevate molteplici irregolarità che hanno comportato l’elevazione di sanzioni per circa 4 mila euro.

In particolare in uno dei quattro fast-food controllati, in pieno centro storico, sarebbe stato accertato un utilizzo di spazio pubblico maggiore rispetto a quello autorizzato, per cui è stato intimato il ripristino dei luoghi, come previsto dalla norma, che in caso di reiterazione prevede la revoca della concessione.

Anche in un’altra attività di ristorazione sarebbe stato notato un utilizzo improprio degli spazi esterni del locale, dove il titolare avrebbe installato alcune strutture fisse al posto di quelle mobili e facilmente rimovibili. In questo caso, la Polizia Locale ha disposto l’immediata rimozione dell’intera struttura montata abusivamente. 

I controlli sono proseguiti in via Garibaldi dove sono state raccolte diverse segnalazioni da parte di alcuni residenti della zona che hanno lamentato continui schiamazzi e rumori molesti di notte, con la diffusione di musica ad alto volume.

In uno dei locali sarebbero state rilevate alcune gravi irregolarità nella vendita degli alimenti, come la mancata indicazione degli ingredienti dei prodotti somministrati al consumatore. Per questo motivo, il titolare è stato sanzionato amministrativamente per 2 mila euro.

In un’altra attività di via Garibaldi sarebbero stati trovati alimenti conservati in modo non conforme alle norme comunitarie. Infatti, i poliziotti e il personale del Corpo Forestale hanno trovato alcuni prodotti, ittici e vegetali, di dubbia provenienza, contenuti in alcuni banconi frigoriferi. Per la mancata tracciabilità degli alimenti, si è proceduto a sequestrare quasi 40 chilogrammi di pesce e a sanzionare il titolare per 1500 euro.

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Cronaca

Catania, picchiato un medico all’interno della Pediatria del Policlinico

Il medico è stato curato nel pronto soccorso dello stesso ospedale e i suoi colleghi lo hanno giudicato guaribile in 20 giorni

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Un increscioso episodio di violenza si è registrato nelle scorse ore al Policlinico di Catania. Un dirigente medico è stato aggredito, con un pugno al volto e poi colpito con calci quando è caduto a terra, nel reparto di Pediatria del Policlinico di via Santa Sofia. Picchiato anche un altro medico che era intervenuto in sua difesa.

La vicenda, ricostruisce il sito la siciliaweb.it citando fonti legali, sarebbe scaturita dal ricovero di un paziente nel reparto di Pediatria. Il bambino è stato accompagnato da un medico, risultato non iscritto all’ordine, per ottenere un accesso al reparto più celere.

Quando il dirigente medico si è accorto che il presunto “collega” aveva fornito false generalità si è rivolto a lui, al genitore del piccolo e a una terza persona per avere spiegazioni. E’ stato a quel punto che è stato aggredito da uno dei tre con un pugno che gli ha provocato la frattura del setto nasale e altre diverse ferite.

Gli aggressori sarebbero poi fuggiti a bordo di alcuni ciclomotori, guidati da cinque-sei persone che erano rimasti in attesa fuori dalla struttura. Il dirigente medico è stato curato nel pronto soccorso dello stesso ospedale e i suoi colleghi lo hanno giudicato guaribile in 20 giorni.

“La selvaggia aggressione a danno di due medici del Policlinico di Catania prova ancora una volta che il personale sanitario è il bersaglio troppo facile di un pericoloso clima di violenza” dicono Carmelo De Caudo e Concetta La Rosa, rispettivamente segretario generale della CGIL Catania e segretaria generale Fp CGIL Catania. “Esprimiamo grande e sincera solidarietà ai due professionisti del servizio nazionale, colpevoli solo di fare il proprio lavoro. In più occasioni, anche come sindacato di categoria dei medici e di tutti i lavoratori della sanità, abbiamo chiesto attenzione alle istituzioni, ottenendo anche l’attivazione di un apposito “Tavolo” in prefettura. Pensiamo che gli operatori devono trovarsi in condizione di essere maggiormente protetti, potendo magari usufruire di apparecchi elettronici per chiamate di aiuto”.

Preoccupati Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, con Massimo De Natale e Danilo Sottile, segretari generali rispettivamente di Cisl Medici e Cisl Fp di Catania. “Il nuovo anno si apre con l’aggressione ai danni di due medici della Pediatria del Policlinico. Nel deprecare l’ennesimo vile atto di violenza contro gli operatori della sanità catanese e portare loro la solidarietà del sindacato, la Cisl, la Cisl Medici e la Cisl Funzione pubblica di Catania ritengono necessario che la Prefettura riconvochi il tavolo di confronto avviato lo scorso mese di ottobre, perché siano verificate quante e quali delle azioni promesse i direttori generali delle aziende ospedaliere catanesi hanno messo in atto. Auspichiamo che anche in quest’ultimo episodio, il direttore generale del Policlinico-San Marco si costituisca parte civile nei confronti di chi ha aggredito i due medici. Anche nel corso della campagna contro le aggressioni in sanità promossa da Cisl, Cisl Medici e Cisl Funzione pubblica di Catania nel 2024, “Prendiamoci cura di chi si prende cura della nostra salute” – aggiungono – abbiamo chiesto che per consentire al personale sanitario di lavorare in serenità bisogna andare oltre: c’è bisogno di maggior personale nelle strutture d’urgenza/emergenza; l’esigenza di poter avere una protezione, come avviene in tutti gli altri campi, con un ruolo diverso per le guardie giurate, un raccordo migliore con la Polizia di Stato e le forze dell’ordine”. 
   

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