Domani, la città di Paternò si troverà al centro di uno degli eventi più intensi e solenni della sua tradizione religiosa, un momento eccezionale, destinato a rimanere impresso nel cuore della comunità. Per l’Anno Giubilare 2025, infatti, come già anticipato dalla nostra testata, farà ritorno, in processione, il simulacro del SS. Cristo alla Colonna, capolavoro secentesco di intensa spiritualità e straordinario valore devozionale, custodito nella Chiesa di Santa Maria dell’Alto (ex Monastero).
A mezzanotte di domani,10 aprile, sul sagrato della chiesa, ‘U Patruzzu o Munti si affaccerà alla città per intraprendere un cammino carico di significato. Il corteo si snoderà lungo piazza Indipendenza, via Roma, piazza Vittorio Veneto, via Santa Caterina, piazza Santa Barbara, via Provvidenza Virgillito-Bonaccorsi, via degli Svevi, fino a giungere al Cimitero Monumentale. Qui, il Cristo farà il suo ingresso nella storica chiesa di “Cristo al Monte”, dove resterà fino alla sera in attesa del commovente incontro del Venerdì con la Madre Addolorata.
Questo evento straordinario si inserisce in un contesto liturgico già profondamente radicato nella coscienza collettiva della città. Le processioni del Venerdì dell’Addolorata e del Venerdì Santo costituiscono il cuore pulsante della spiritualità paternese. In quei giorni, il silenzio e la devozione avvolgono le vie del centro storico, mentre il volto dolente della Vergine e il Cristo sofferente inondano le strade di una commozione palpabile.
Domani, con la processione del Cristo alla Colonna, la città vivrà un momento di rara intensità: l’immagine della flagellazione e dell’umiliazione di Gesù prima della croce si farà presenza viva tra i fedeli, portando con sé un carico emotivo e spirituale profondissimo. Un evento simbolico, raro e prezioso, destinato a lasciare un segno indelebile nella memoria di tutti.