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Cronaca

Catania, diverse le persone ferite dai botti di Capodanno” recatesi al Cannizzaro

Il più grave è un 50enne di Bronte che ha subìto un’ustione al volto causata dalla fiammata di un fuoco d’artifizio, mentre una bambina di 3 anni ha fatto ricorso alle cure dei sanitari per le conseguenze dello scoppio di un petardo

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A Catania si tira un primo bilancio delle persone rimaste ferite a causa dei botti del Capodanno. In particolare diversi accessi in Pronto Soccorso, a causa dello scoppio dei “botti”, sono stati registrati nelle scorse ore nell’Azienda Ospedaliera per l’emergenza Cannizzaro di Catania, il cui personale è stato fortemente impegnato nelle visite specialistiche e negli esami strumentali.

È stato ricoverato al Centro Grandi Ustioni, dopo il primo trattamento al PS in codice rosso, un 50enne di Bronte che ha subìto un’ustione al volto causata dalla fiammata di un petardo; l’uomo, vigile e cosciente, è nel complesso in buone condizioni.

Un 25enne di Catania, in codice giallo per un trauma facciale, con ferite al naso e al viso, è stato fino a stamattina al trauma center dove è stato sottoposto agli approfondimenti del caso. Nella tarda serata, un 38enne della provincia era stato trattato al PS per la ferita procuratasi a un dito di una mano. Gli specialisti di chirurgia plastica sono intervenuti su un 21enne di Lentini con ferita alla mano sinistra con perdita di sostanza.

Anche una bambina di 3 anni ha fatto ricorso alle cure del Pronto Soccorso pediatrico per le conseguenze dello scoppio di un petardo e fortunatamente è stata dimessa senza gravi conseguenze. Nel corso della notte, diversi giovanissimi si sono rivolti al PS dell’Ospedale Cannizzaro per abuso di alcolici.

Cronaca

Catania, ruba profumi e aggredisce addetti alla sicurezza, arrestata adranita di 36 anni

I poliziotti sono intervenuti presso una rivendita di prodotti di lusso a seguito di segnalazione da parte del personale addetto alla vigilanza che aveva sorpreso una donna mentre tentava di scappare

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La Polizia di Stato ha arrestato una 36enne originaria di Adrano sorpresa a rubare un profumo del valore di più di 200 euro in un noto negozio della centralissima via Etnea a Catania.

I poliziotti sono intervenuti presso una nota attività commerciale di rivendita di prodotti di lusso a seguito di segnalazione da parte del personale addetto alla vigilanza che aveva sorpreso una donna mentre tentava di scappare dopo aver rubato un profumo. 

Secondo le testimonianze, la 36enne ha agito con disinvoltura: dapprima ha selezionato il profumo di valore, cui ha tolto l’antitaccheggio adesivo, successivamente lo ha nascosto all’interno della propria borsa e poi ha tentato di guadagnare l’uscita. Tuttavia, non appena varcate le barriere antitaccheggio dell’attività, queste ultime hanno iniziato a suonare e la donna è stata fermata dal personale di vigilanza, contro il quale si è scagliata con spintoni e calci per poter fuggire. 

I poliziotti, giunti tempestivamente sul posto, hanno fermato la 36enne che, oltre al profumo rubato pochi minuti prima, aveva nascosto nella borsa anche altri due profumi del valore complessivo di oltre 300 euro, ai quali aveva già rimosso il dispositivo. Messa alle strette, di fronte all’evidenza dei fatti, la donna ha ammesso di averli rubato poco prima in un altro noto negozio di cosmetica della Via Etnea.

I poliziotti hanno anche accertato che la 36enne, oltre ad avere numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, è destinataria di un avviso orale emesso dal Questore di Enna e di un divieto di ritorno nel comune di Catania emesso dal Questore di Catania per la durata di tre anni, provvedimento quest’ultimo che aveva già violato 13 volte. 

Gli agenti hanno arrestato la donna per rapina impropria, e dopo la convalida del fermo  il giudice ha applicato nei confronti della donna la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

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Cronaca

Paternò, tensione in pieno centro, gruppo armato di bastoni alla ricerca di uno o due stranieri

Una quindicina di persone sarebbero giunte nei pressi di via Vittorio Emanuele a bordo di alcuni mezzi

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Tensione a Paternò nel pomeriggio di ieri tra Piazza Indipendenza e Piazza Regina Margherita. Da quanto si apprende un gruppo di persone almeno una quindicina sarebbero giunte nei pressi di via Vittorio Emanuele non distante da Piazza Indipendenza a bordo di alcuni mezzi. Si tratta di persone (un gruppo probabilmente composto sia da italiani che da cittadini stranieri) alcune delle quali erano armate di bastoni e col volto travisato. Il gruppo si sarebbe messo alla ricerca di uno o due uomini extracomunitari.

Rimane un mistero il perchè li cercassero. Il gruppo si sarebbe mosso tra Piazza Regina Margherita e Piazza Indipendenza ma dei soggetti cercati nessuna traccia, andati via con molta probabilità una volta notata in zona la presenza del gruppo di uomini. Non è chiaro se successivamente l’incontro tra le due parti sia avvenuto. Sul fatto ai carabinieri della locale compagnia è giunta una segnalazione ma giunti sul posto non sarebbe stata trovata alcuna traccia di presunti aggressori e presunte vittime.

Rimane un dubbio sul quesito della presenza del commando di uomini armati di bastoni in pieno centro storico. Potrebbe trattarsi di una sorta di spedizione punitiva (è solo una delle tante ipotesi che sarebbero state prese in esame dalle forze dell’ordine), nata come risposta ai fatti registratesi la sera del primo gennaio a Paternò in occasione della processione del Bambino Gesù in piazza Indipendenza.

In quella circostanza quando il corteo si trovava in piazza, sono partiti i fuochi d’artificio; nel contempo si sarebbe levato un coro di approvazione, ma anche fischi da parte di alcuni stranieri, alcuni dei quali probabilmente un pò “alticci”.

Un atteggiamento mal digerito in città che avrebbe suscitato tanta indignazione nella comunità paternese. Intanto alcuni consiglieri appartenenti ai gruppi Paternò On, Fratelli d’Italia e Forza Italia, sulla vicenda, hanno richiesto nei giorni scorsi, al presidente del consiglio Marco Tripoli la convocazione urgente e straordinaria del consiglio comunale.

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