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Cronaca

Licodia Eubea, fermato 73enne per tentato omicidio, avrebbe ferito un 64enne

Il feritore aveva avuto una disputa giudiziaria conclusasi a suo sfavore e avrebbe tentato di rivendicare il possesso di una villa della quale era stato il custode e nella quale la vittima si era da poco trasferita con la famiglia da Malta

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Un uomo di 73 anni è stato arrestato dai carabinieri di Licodia Eubea con  l’accusa di tentativo di omicidio. Dalle indagini è emerso che il 73enne, bracciante agricolo, lo scorso 24 ottobre avrebbe ferito a colpi di arma da fuoco un 64enne con il quale aveva una disputa giudiziaria conclusasi a suo sfavore: avrebbe tentato di rivendicare il possesso di una villa della quale era stato il custode e nella quale la vittima si era da poco trasferita con la famiglia da Malta.

L’anziano si era reso irreperibile ma è stato individuato e i militari hanno eseguito nei suoi confronti una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il ferimento avvenne nei pressi della villa, in contrada San Cono. La vittima fu raggiunta alla schiena, alla spalla sinistra e al braccio sinistro da due colpi di arma da fuoco. Soccorsa dai carabinieri, fece loro il nome nome del presunto aggressore.

Trasportato in codice rosso dal personale del 118 presso l’ospedale civile di Caltagirone, il 64enne fu curato per lesioni multiple da arma da fuoco dorso-lombari e agli arti superiori e poi dimesso con una prognosi di 20 giorni. I militari dello squadrone eliportato Cacciatori di Sicilia hanno ritrovato l’auto adoperata per la fuga, nella quale il 73enne aveva anche dimenticato il telefono cellulare che ha permesso agli investigatori di accertare che al momento dell’aggressione il 73enne si trovava presso la villa della vittima.

Cronaca

Catania, ferito un 21enne da colpi di pistola in Piazza Palestro

Sull’accaduto indaga la Squadra mobile della Questura

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Si torna a sparare a Catania a distanza di qualche settimana dall’ultimo fatto di sangue. Intorno alle 15 un 21enne è stato gravemente ferito con colpi di arma da fuoco.

Il giovane è stato trovato in piazza Palestro a terra da Volanti della polizia intervenute dopo la segnalazione di una sparatoria.

E’ stato trasportato con un’ambulanza del 118 al pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi Centro, dove è entrato in codice rosso. Sul posto agenti della Scientifica della polizia. Sull’accaduto indaga la Squadra mobile della Questura.

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Cronaca

Adrano, arrestato 26enne ai domiciliari, trovati nella scarpiera 400 grammi di marijuana

Gli agenti del commissariato hanno notato un insolito e frenetico via-vai di persone che si aggiravano in zona per poi dileguarsi tra le vie del centro cittadino dopo aver stazionato davanti alla casa del giovane

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Avrebbe trasformato la sua abitazione in una casa di spaccio per continuare a ricevere i suoi “clienti” ai quali vendere droga, nonostante si trovasse agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Il piano messo a punto da un 26enne di Adrano per eludere le prescrizioni della misura cautelare è stato scoperto dagli agenti del commissariato di Adrano che hanno notato un insolito e frenetico via-vai di persone che si aggiravano in zona per poi dileguarsi tra le vie del centro cittadino in pochi minuti, dopo aver stazionato davanti alla casa del 26enne, sottoposto ai domiciliari per un precedente in materia di maltrattamenti in famiglia.

Insospettiti dagli strani comportamenti, i poliziotti hanno voluto vederci chiaro e, per questo, hanno ritenuto necessario effettuare un controllo mirato nell’abitazione del giovane.  La perquisizione delle stanze ha permesso di scovare, nascosta in una scarpiera, una busta con la marijuana avvolta in alcuni involucri in alluminio, oltre a 120 euro in banconote di diverso taglio. Nello sgabuzzino, i poliziotti del Commissariato di Adrano hanno notato un’altra busta, utilizzata in genere per la spesa al supermercato, con all’interno uno zaino che conteneva ben 230 dosi di marijuana, anche in questo caso avvolta in carta alluminio.

Oltre alla sostanza stupefacente, sono stati trovati un micro telefono cellulare e quattro bilancini di precisione, perfettamente funzionanti, di cui due intrisi di sostanza stupefacente di colore bianco, verosimilmente cocaina. Infine, in fondo allo zaino, sono state rinvenute due cartucce calibro 7.65, detenute illegalmente. Oltre al materiale per il confezionamento della droga e alle cartucce, i poliziotti hanno sequestrato complessivamente in casa quasi 400 grammi di marijuana e hanno arrestato il giovane adranita per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e di detenzione di munizionamento di armi comuni. All’esito del giudizio direttissimo, il Gip ha convalidato l’arresto, disponendo nei confronti del 26enne la misura degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

 

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