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Ragalna apre il nuovo anno con un momento d’arte

Quest’anno a Ragalna, nel giorno dell’Epifania di Nostro Signore, l’arte, la musica e la preghiera si sono fuse consegnando un momento di commozione e speranza.

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E’ nato quasi per caso, da una battuta del parroco di Ragalna, don Vincenzo Savio Nicolosi, quello che ha assunto, alla fine, i tratti di un autentico evento artistico. E’ nato così il concerto dell’Epifania, realizzato con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Ragalna. All’interno della chiesa di S. Barbara, grazie al talento di un giovane pianista paternese, Leone Cartalemi, pezzi significativi del romanticismo musicale europeo quali Schubert, Chopin, Rachmaninov hanno ripreso vita regalando ai presenti un suggestivo momento artistico.

L’amministrazione comunale, rappresentata dal vicesindaco Emanuele Motta e dall’assessore Maria Rita Vitaliti, si è fatta promotrice di questo evento riconoscendone la valenza artistica e lo ha individuato come un’opportunità da cui partire per avviare una stagione di promozione culturale della comunità cittadina ragalnese. L’anno nuovo, dunque, a Ragalna si apre sotto i migliori auspici e propositi in campo culturale: si delinea chiara la volontà di fare emergere tra i suoi cittadini quanti più talenti possibili tra pittori, musici e artisti vari.

A presentare l’esibizione è stata il M° Maria Santina Schillaci del Conservatorio “V. Bellini” di Catania, orgogliosa ed emozionata nel vedere il proprio allievo crescere artisticamente. La stessa Schillaci ha sottolineato come i talenti dei cittadini vadano riconosciuti, condivisi e sostenuti dalla comunità, affinché possano sbocciare e arricchire il tessuto culturale del territorio.

amministrazione

Catania, il sindaco Trantino incontra a Roma la Premier Giorgia Meloni

Consegnato alla Presidente del Consiglio “un dossier” articolato in diversi temi, tra questi sicurezza in città e difficoltà nel sostenere il peso economico relativo al conferimento in discarica dei rifiuti abbandonati

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Un “dossier Catania” relativo alla sicurezza in città e altre problematiche che riguardano il c capoluogo etneo è quello consegnato dal sindaco di Catania Enrico Trantino nelle mani della Premier Giorgia Meloni. Trantino si è recato a Roma e ha incontrato a Palazzo Chigi la Presidente del Consiglio. Obiettivo rappresentare alcune questioni di rilevanza strategica per la città. Un dossier , articolato in diversi temi e contenente proposte concrete di intervento per la città.

Il sindaco ha sottolineato la necessità di rafforzare la presenza dell’Esercito nei punti nevralgici della città, proponendo una riedizione migliorata dell’operazione “Strade Sicure” e “Vespri Siciliani”. In tal senso, ha richiesto al Capo del Governo l’invio di un numero consistente di unità militari, da dislocare nelle aree più a rischio, con l’obiettivo di dissuadere comportamenti illeciti e, al contempo, rassicurare la popolazione, sempre più esposta a fenomeni di microcriminalità che alimentano un crescente senso di insicurezza.

Trantino ha evidenziato il peso economico, ormai insostenibile, che grava sul Comune per il conferimento in discarica dei rifiuti abbandonati. Ha quindi proposto misure normative che incentivano comportamenti civili, tra cui, per esempio, la possibilità per i Comuni di disporre il fermo amministrativo dei veicoli utilizzati per abbandonare rifiuti; la sospensione per sei mesi del reddito d’inclusione per chi, già diffidato, venga nuovamente colto a compiere la medesima infrazione:

“La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni – ha detto il sindaco Trantino – si è mostrata molto attenta e interessata alle esigenze da noi rappresentate, nell’interesse dei cittadini. Ho percepito un forte sostegno alla nostra azione, improntata alla fermezza e al buon governo. Il dossier Catania presentato verrà adesso analizzato dal Governo per individuare i percorsi legislativi e amministrativi più idonei a dare attuazione alle proposte, tutte concrete e operative”.

 

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giudiziaria

Catania, sospesi dal CGA i lavori di ampliamento del porticciolo

Per il Cga il parere favorevole espresso dalla Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Catania “appare priva di adeguata motivazione e per taluni profili finanche contraddittorio

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Il Consiglio di giustizia amministrativa (CGA), accogliendo il ricorso presentato da Legambiente, ha emesso un’ordinanza che, riformando la valutazione del Tar etneo del 17 aprile scorso, sospende i lavori di ampliamento del porticciolo di Catania.

Secondo i giudici esistono “i requisiti del ‘fumus boni iuris’ e del ‘periculum in mora’ per la concessione della richiesta misura cautelare della sospensione dell’efficacia della sentenza appellata e, conseguentemente, del provvedimento impugnato con il ricorso di primo grado”.

Per il Cga il parere favorevole espresso dalla Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Catania “appare priva di adeguata motivazione e per taluni profili finanche contraddittorio,  dove si tenga conto dell’indiscussa valenza storico- culturale del sito, un borgo marinaro le cui origini risalgono al VII secolo avanti Cristo, riconosciuta nel medesimo parere e della natura degli interventi previsti (eliminazione di una parte del molo antico)”.

Per i giudici amministrati di Palermo, le prescrizioni della Soprintendenza di Catania “non si palesano idonee a perseguire l’obiettivo della salvaguardia del valore paesaggistico” che deve perseguire. Nel provvedimento i giudici del Cga sottolineano anche come “assume in questa sede rilevanza anche la conclusione del concorso di progettazione indetto dal Comune di Catania per la riqualificazione dell’area interessata dalla estensione della concessione demaniale marittima oggetto di gravame”.

Per questi motivi, conclude l’ordinanza, “il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana, in sede giurisdizionale, accoglie l’istanza cautelare e sospende l’esecutività della sentenza impugnata”.

 

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